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Se dovessi inventarmi il sogno
del mio amore per te
penserei a un saluto
di baci focosi
alla veduta di un orizzonte spaccato
e a un cane
che si lecca le ferite
sotto il tavolo.
Non vedo niente però
nel nostro amore
che sia l'assoluto di un abbraccio gioioso.
Leonardo Tonini Sep 2018
At the cinema they project a movie
And in that movie at a certain point it's raining
And it's a so realistic rain
That I pull the jacket on
Almost to protect myself
Even outside it's raining, or
Perhaps  not.
It's truth this rain that in a dream we dream
Even when it's raining outside?

*

POESIA 2:

Al cinema danno un film
e nel film a un certo punto piove
ed è una pioggia così realistica
che io mi tiro addosso il giubbino
quasi a proteggermi
anche fuori sta piovendo, o forse no.
E’ vera la pioggia che in un sogno sogniamo
anche quando fuori piove?
Second poem for the Luton Festival.
tangshunzi Jun 2014
Sarò onesto .L'autunno è la mia stagione preferita .E ** tempo per maglioni accogliente .buonissimo cacao caldo e curling dal fuoco per quasi tutto l'anno .Cioè .fino a quando io offro i miei occhi su un tropicale amore -fest come questo giorno cara catturato dai Jonas Peterson .Perché questo .amici miei .è un insieme capolavoro piena di sole contro la terra mozzafiato conosciuta come Fiji .e se ogni ultima immagine gloriosa non ti vuole mettere in valigia un po 'di infradito e prendere il primo volo fuori .non so cosa farà .Vedi tutto qui .


E un piccolo film magia Zoom Fiji ?Penso che lo faremo .Si prega di aggiornare il tuo

browserColorsSeasonsSpringSettingsGolf ResortStylesDestination Da Sposa.Sono cresciuto sognando di sposarsi su un'isola tropicale e Fiji era il posto perfetto per rendere questo sogno .Fiji occupa un posto speciale in entrambi i nostri cuori come Dave mi ha sorpreso proponendo e organizzato per volare verso Fiji il giorno successivo per una vacanza incredibile .Siamo entrambi innamorati amare la cultura delle Fiji abiti da sposa on line .il popolo delle Fiji sono così felice e cordiale e ci siamo sempre sentiti così benvenuti.Abbiamo deciso di fare l'Intercontinental Golf Resort \u0026 Spa sulla Coral Coast .un posto così bello .Volevamo un matrimonio intimo con amici e famiglia per condividere il nostro giorno speciale .Abbiamo voluto creare un'atmosfera divertente e rilassante dove i nostri ospiti possono rilassarsi e hanno una grande vacanza !Ciò che era speciale era di essere in grado di uscire con i nostri ospiti che portano al matrimonio .cocktail a bordo piscina .snorkelling sulla barriera corallina e grandi cene .La mia wedding planner Jane all'Intercontinental Golf Resort e Spa ha fatto il lavoro più sorprendente prendersi cura di tutto.Dave e io non dovevano preoccuparsi per una cosa !Come eravamo sposati all'estero ** ancora voluto mettere il mio tocco speciale al nostro matrimonio così ** avuto una



palla di abiti da sposa 2014 progettare i nostri inviti di nozze.Volevo solo qualcosa di casuale e divertente per riflettere la giornata .
erano così felici con quello che il villaggio fornito in termini di fiori e decorazioni .siamo stati fortunati nostra famiglia sono stati in grado di aiutare le decorazioni parlare etc oltre a Fiji .E 'stato importante per noi per i nostri ospiti di sperimentare alcuni la cultura delle Fiji così abbiamo incorporato ballerini Fiji e uno spettacolo di fuoco .tutti i nostri ospiti davvero apprezzato questo .è veramente fatto la notte così speciale .Abbiamo anche avuto serenaders giocare prima della cerimonia e durante l' ora del cocktail .** anche avuto il privilegio di essere scortato alla cappella da due guerrieri delle Fiji .Il nostro ricevimento si è tenuto presso la firma raffinato ristorante Intercontinentals Navo che si affaccia sulla laguna e l'isola di Navo .Dave e ** organizzato un cocktail speciale per tutti i nostri ospiti in arrivo .è stato un mojito di cocco .i nostri ospiti davvero apprezzato questo tocco speciale .** amato il mio bouquet di orchidee e la bella rosa zenzero damigelle mazzi di fiori .hanno legato perfettamente con i loro abiti Amsale .I ragazzi hanno ben sopportare il calore indossando abiti in calore !

Una cosa che era molto importante per me era il nostro fotografo di matrimoni .Avevo fatto la mia ricerca.ma il mio cuore è stato impostato su Jonas Peterson .Non sono rimasto deluso .ha catturato il nostro giorno così bello .entrambi amiamo le nostre foto e li faremo amare sempre .** anche volato su un artista makeup incredibile da Sydney .Christina Chiaramente che era stato a Fiji molte volte quindi sapevo che ero in buone mani .Lei ha fatto un ottimo lavoro e siamo tutti sembrava così bello .il nostro trucco rimase tutto il giorno e la notte .** una squadra di provenienza dei capelli locale da Fiji .non sono rimasto deluso .sapevano esattamente quello che volevo e la loro conoscenza lavorando con i capelli al calore delle Fiji era incredibile !Abbiamo anche avuto il piacere di lavorare con Zoomfiji .hanno anche fatto un ottimo lavoro catturare il nostro giorno speciale .Ognuno è andato al di là di rendere il nostro giorno così incredibile .

Il personale era incredibile all'Intercontinental abiti da sposa 2014 e niente era troppo disturbo per loro .Hanno davvero fatto in modo che si cura di noi e abbiamo avuto il giorno avevamo sempre sognato !Vinaka !

Fotografo: Jonas Peterson | Abito da sposa: Spose di Beecroft | Cancelleria Wedding : Fave Paper Designs | Scarpe da sposa : peeptoe Scarpe | Abiti da sposa : Amsale | Makeup Artist : Christina Cleary | Capelli: Capelli N Mkp Perfezionista | Striscioni pubblicitari : Lullaby Mobiles| Pezzo di capelli della sposa : Kristi Bonnici Accessori da sposa | Abiti Girls ' : Silk \u0026 More | Località : Intercontinental Golf Resort \u0026 Spa FijiAmsale è un membro del nostro Look Book .Per ulteriori informazioni su come vengono scelti i membri .fare clic qui
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Fiji Wedding da Jonas Peterson_abiti da sposa corti
Gioia Rizzo Jul 2011
Speak fire to me

From dawn until dusk your voice echoes

Your mellifluous words haunt me like a siren song

Put your hands on me

Level your eyes to mine

Your thumb traces my jaw line, sweeps across my lip

The match is struck

Give me your body

Pray at my altar

Teeth gnashed

Guttural moans

My soul scorching

And you all over me
Lungo il tempo infinito della Grecia
quando concesso era il paradiso
alle fanciulle in tèpidi giardini
e le vestali avevano corolle
sempre accese nel grembo,
tu vivevi di già poi che veduta
t'** nel sonno e vagante, sconcertata
urgevi già alle porte dell'amore
senza averne risposta. Ira conclusa
musica folle inetta alle fatiche
della Grecia gaudente e pur ben salda
dentro la luce enorme che ti tiene.
Sempre, Violetta, il tempo ti oscurava
dentro quella mordente nostalgia
di cose pure, nate dal pensiero
purificate al vivo nel dolore...
E sempre sola, come una puledra
di sceltissima razza, pascolando
riluttante le biade degli umani
ardi d'amore come un giglio chiuso.
Irena Adler Nov 2018
Virginia Woolf una volte scrisse che " la bellezza ha due tagli, uno di gioia, l'altro di angoscia, che ci dividono il cuore".
La prima cosa che mi passa per la testa di fronte a tali parole è che l'uomo e la donna patiscono continuamente anche quando sono felici. Quel tipo di angoscia che non ti abbandona mai, la sofferenza di fronte alle scelte fatte o non fatte, il desiderio di evasione in un mondo utopico, la volontà di essere completamente liberi e stoici. I pregiudizi sono nostri amici-nemici. Tutto dipende da come gli accogliamo nelle varie circostanze della vita.
Se ci fosse Virginia Woolf qua con me sicuramente  si arrabbierebbe; " Come puoi essere così disordinata? Non mi stavi  per caso citando? E poi sembrava che stessi cercando  di spiegare qualcosa?! Salti da un argomento all'altro per caso. Se devi essere patetica, aggiungici un sarcasmo poetico".
Scusa ma non riesco ad organizzare ancora bene i miei pensieri. Fluttuano come la polvere nell'aria dopo che hai tentato inutilmente  di pulire un armadio vecchio. Scusa Virginia, mi conoscerai meglio con il passare del tempo.  " Ecco, brava! Che sia sempre con te lo spirito di Judith Shakespeare!"




Martedì 6.  

L'artista che corre per la strada e cerca la sua musa, la trova nello specchio che tende subito a scomparire.
Lui non si è accorto del Sole, vive di notte, disegna di notte, sogna di giorno, sogna di notte. Vive.
Non vede, lui osserva, ama l'impossibile, ama il futile eterno, sogna e vede ciò che non sarà mai compreso dagli altri. Lui trema e le sue mani tengono il pennello con un eccitazione che non si può comprendere ma solo provare. L'emozione di fronte ad un opera che deve appena essere creata, immortalata, eterna come la non-realtà.
L'immagine sussiste e lui sbatte le ali del sogno, disubbidisce alla società, gode ed ama l'incomprensibile, lo respira e vive di ciò.

Lo spessore della profondità è inabbattibile. L'acqua non ti fa annegare; è il pensiero. Non pensiamo, nuotiamo, è l'istinto a prevalere eppure abbiamo scelto di morire. Per questo motivo esiste l'altro, per annegarci o salvarci. Mantieni la dignità e vivi. E dunque sanguina.


Venerdì 9.

L'uomo e la donna. La donna e l'uomo. L'uomo ha sulla testa una lampadine e la donna uno sbattitore da cucina. La natura del cane è quella di abbaiare. La natura della specie umana è quella di riprodursi. Eppure abbiamo la necessità di creare ed inventare, non riusciamo a farne a meno. Sentiamo un bisogno insostenibile di portare fuori ciò che sta dentro. Siamo continuamente alla ricerca dell'essere presenti, passati e futuri. La gioia e l'angoscia d' esistere ci turba le anime. Ci chiediamo sempre qual'è lo scopo del fare e di muoverci. Dove sta il dono o la maledizione di essere stati scaraventati sulla palla ovale che gira intorno a se stessa ed intorno ad una palla ancora più grande che ci mantiene in vita. E' questo il senso? Dipendere dalla luce del sole oppure  soltanto dall'acqua e dal pane?
Dove sta l'essere in questa stanza? E' forse disteso su questo letto a scrivere? Forse.
Oppure si trova proprio nel pensiero che crea quel' atto?
L'esistenza umana è ridotta ad anni di vita, non secoli. Ciò che ci è stato dato l'abbiamo preso ed appreso, ci siamo impossessati ed ora fa parte di noi. Ci è stata data la vita dalla Natura ed essa ci ha pure delimitati.
" Ecco, voi siete parte di me, vivete e morite". Se è così noi dipendiamo gli uni dagli altri, non ha senso vivere soli sulla terra, abbandonati da nessuno. Non possiede alcuna logica.

Mercoledì 33.

Il mare non è sempre stato blu; una volta era violaceo e tutti gli animali potevano entrare nell'acqua senza dove trattenere il fiato. Si respirava nell'acqua, si stava bene. Soltanto quando arrivò l'uomo e ci mise il piede in acqua, essa si contrasse e divenne blu, scura e profonda. Il mare scelse di non dare accesso all'uomo e a quel diverso tipo di intelletto che si preparava a conquistare tutto ciò che mai gli potrà appartenere interamente. Per colpa sua le specie che abitavano la terra ferma dovettero separarsi da quelle marine.
Più l'uomo diventava avido ed egoista più il mare diventava profondo e salato. Non voleva finire nella bocca di quel animale strano che camminava su due stecchi con cinque rami piccoli, ben allineati ma sporchi. L'uomo costrinse il mare a piangere e non capì, non poteva capirlo poichè ora era lui il padrone.
Metà segreteria
soviet o comitato
ai cani sciolti, al volontariato
ai centri sociali, agli operai
a chi non molla mai
a chi fa opposizione
anche se non è inquadrato
dalle direttive prese,
dalle telecamere accese.
Chi sono io?

My i strayed from its o
(divorziato)
decades before the ***** and egg had wed,
hatching me to a self-soaking
tub where the immigrant
pigments of Ermano e Rosa
were twice removed.

Quando dormo
gli antenati stanno sempre
sussurando indicazioni

Rosa e Ermano each descend
(spaesato)
on separate planks plunked down to greasy
rock by proverbial boats.
When they do, Emma Lazarus doesn't
warn them the Lady's "give me"
comes with a take.

Provo a sentire
le due parole dolci
ma non posso

Ermano e Rosa each find
(inamorato)
American spouses, have American kids
who sprout to twist a native tongue
till an ill-fit, its tang is
left in must and un-dusted
just for periodic trips back.

Ripeto, Chi sono io?
E nel questo sogno
i voci mi dicono di nuovo...

Let's skip the unplugged generation's gap
(collegato)
to where my i reacquaints with its o,
but their made-up past makes
a tenuous tether, so together
Rosa e Ermano drift on
the whispers of a forgotten song.

Non dimenticar
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 License.
Marco Bo Oct 2018
steps,
fear of thinking differently
fear of remaining alone
fear of feeling lost
fear of being in need
fear of going down to the bottom
fear of  finding a nightmare in your dream ............

by these suburbs of the world
the right way to get out of your maze
you're the only who knows

as every single step
fear of thinking differently
fear of remaining alone
fear of feeling lost
fear of being in need
fear of going down to the bottom
fear of  finding a nightmare in your dream..... .

  keep on dreaming!
...............

passi,
paura di pensare diversamente
paura di rimaner solo
paura di sentirti perso
paura di aver bisogno
paura di andare a fondo
paura di trovare un incubo nel tuo sogno............

presso queste periferie del mondo
la giusta strada per uscire dal tuo labirinto
la conosci solo tu
così come ogni singolo passo
paura di pensare diversamente
paura di rimaner solo
paura di sentirti perso
paura di andare a fondo
paura di aver bisogno
paura di trovare un incubo nel tuo sogno...

continua a sognare!

............
pasos,
miedo a pensar diferente
  miedo de quedarte solo
miedo de sentirte perdido
miedo de necesitar
miedo de ir a fondo
miedo de encontrar una pesadilla en tu sueño ............

en estos suburbios del mundo
la via correcta para salir de tu laberinto
solo tu la conoces
así como cada paso
miedo a pensar diferente
  miedo de quedarte solo
miedo de sentirte perdido
miedo de ir a fondo
miedo de necesitar
miedo de encontrar una pesadilla en tu sueño ...

  sigue soñando
tangshunzi Aug 2014
Ci sono matrimoni ipnotizzante e poi ci sono i matrimoni ipnotizzante.Una giornata così magico che si deve letteralmente smettere di tutti gli altri obblighi per immergersi in ogni ultimo istante della bella .Questo è uno di quei matrimoni.A chiudere la porta .il silenzio al telefono .sollevare i talloni dal tipo di scrivania vicenda che merita veramente la vostra attenzione .Un matrimonio che brilla dalla testa



ai piedi con dettagli contemporanei Fleurs \u0026Coriandoli e stelle filanti .yummy tratta di Sug'art e un Centro des sciences de l'impostazione Montreal che vi toglierà il fiato .Vedi tutto catturato da Isabelle Paille proprio qui.nella piena galleria .
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Da Isabelle Paille .Questo particolare matrimonio primaverile amo.perché l'equilibrio della città e del verde .di un luogo industriale decorato con calore in tutte le cose capriccio .di una storia d'amore che è tutto molto urbano .ma con tutto il fascino classico ad esso .E ' così equilibrato come questa coppia è .e la preparazione di questo matrimonio con loro è stato a dir poco un sogno !

Lo spazio moderno e industriale era la tela perfetta bianca .con .di notte .una vista mozzafiato sulla abiti da sposa on line città .Gli inviti sono stati fatti in uno stile moderno ma con colori sorbetto aggiunti .giallo.verde e un po 'di pesca !Tavoli da refettorio sono stati abiti da sposa on line utilizzati drappeggiato in bianco .con sedie pieghevoli bianche pure .per dare un aspetto festoso e fresco .Fiori di primavera gialli come i tulipani sono stati usati abbondantemente.così come lo zucchero coperto i limoni .come segnaposto .Gli elementi di arredo sono semplici e freschi sui tavoli degli ospiti.richiamando l'attenzione sulla sposa e dello sposo tabella che è stata decorata abbondantemente .La tabella dolce è stato un enorme successo too.This matrimonio era assolutamente incantevole .dall'inizio alla fine .con tanti dettagli e rifiniture che ha reso gli ospiti giallo con invidia !E un anno dopo .i clienti sono ancora riferendosi ad esso come il matrimonio Science Center.

Fotografia : vestiti da sposa Isabelle Paille | Floral Design : Fleurs \u0026 Confetti | Abito da sposa : Anne Jean Michel | Cake: Dolci Pi | Cupcakes : Itsi Bitsi | Inviti : Fleurs \u0026 Confetti | Scarpe : Tenere Renfrew | Rosticcerie : Robert Alexis | Cookies :Sug'art | Event Design + Pianificazione : Fleurs \u0026 Confetti | Albergo : w hotel Montreal | vacanze : Bravo | Wedding Venue : Centre des Sciences de
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Matrimonio Moderno a Montreal da Isabelle Paille_abiti da sposa corti
tangshunzi Jul 2014
Se devo essere completamente onesto .avrei davvero mai sentito parlare di Gotland fino ad ora.Ma venire a scoprire .è un vero gioiello al largo della costa della Svezia (grazie Google) e l'impostazione di questa pastello storditore da Sara Norrehed .Pensate capannone industriale incontra rive Beachy incontra perfetta storia d'amore con una splendida sposa e lo sposo rubare lo spettacolo .Si rompe lo stampo matrimonio nel migliore dei modi .e stiamo amando ogni secondo nella galleria qui .

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Da Sposa .Quando ** incontrato la prima volta mi sono innamorato .e sorriso .perché si sapeva .Beh questo è Shakespeare .ma lui deve aver letto la mia mente !E quando la persona più bella che abbia abiti da sposa 2014 mai incontrato proposto a me su una mattina di Natale io ero la ragazza più felice del mondo !Lo sono ancora .

Prima ** incontrato Gabriele non ero mai stato a Gotland .che è la più grande isola della Svezia situata al largo della costa orientale .Egli è nato sull'isola e la prima volta che ci siamo andati insieme mi sono innamorato di questo posto magico .Così.quando era il momento di trovare il posto perfetto per il nostro matrimonio abbiamo capito che doveva essere qui .Eravamo in una ricerca di last minute per un luogo e un giorno ventoso in aprile abbiamo trovato la posizione più incredibile in un vecchio tiglio pozzo .I colori.la luce .la natura .Tutto era pura magia .Come un sogno .

L'ambiente e gli edifici di questa ri- modellato .vecchia industria chiamato Fabriken Furillen sono molto spoglio e crudo con un sacco di cemento e metallo arrugginito .Questo si è rivelato essere il perfetto contrasto con il tema romantico che avevo in mente per il matrimonio .Essendo una persona furba fai da te volevo tutti i dettagli per essere personali e fatti in casa .Molte ore e fino a tarda notte sono stati spesi per piegare rose di carta .trasformando cucchiai d'epoca in segnaposti e fare zigoli juta .Il risultato era più di quanto potessi mai potuto desiderare !Mi piace che ogni impostazione tavolo era diverso.con le vecchie sciarpe di pizzo utilizzati come runner e candelabri Usato mia



mamma aveva raccolto per me dal giorno in cui la data delle nozze è stata impostata .
La sera prima del grande giorno avevamo un barbeque e tutti i nostri amici e parenti eravamo lì a mescolarsi .vino e cenare e festeggiare.Un ottimo modo per iniziare il week-end !Sul grande giorno il tempo era fortunatamente a nostro favore .La cerimonia è stata aperta su un piccolo portico con l'oceano successivo .La cena era deliziosa con abiti da sposa 2014 prodotti locali .i nostri amici e parenti fatto alcuni discorsi indimenticabili e tutti abbiamo ballato tutta la notte.Vorrei che potessimo farlo di nuovo !Avevamo un fotografo straordinario che è riuscito a catturare tutti i momenti preziosi e mi piace come le foto si è rivelato .assolutamente bellissimo e molto artistico .L' intero matrimonio era caldo .amorevole e divertente .E la cosa migliore di tutto questo ?Sono ora sposata con l'amore della mia vita

Fotografia : Sara Norrehed Fotografia | design floreale : ! Vaxthuset Lindsay | Scarpe : Jimmy Choo | Gioielli : Tiffany \u0026 Co. | Gioielli abiti da sposa on line : Jarl Sandin | capelli: Nyans | Illuminazione: Bordodesign \u0026 Technology | Abbigliamento dello sposo : NK Stockholm | fascia per capelli : Etsy | Luogo : Fabriken Furillen | abito da sposa ( " Aglaya " ) : Elie
http://www.belloabito.com/goods.php?id=806
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http://www.belloabito.com/abiti-da-sposa-2014-c-13
Svezia Wedding da Sara Norrehed Fotografia_vestiti da sposa
Dear God Oct 2014
Il mio interesse altalenante
A tratti contrastante
Il tuo parlare confortante
Ma a volte fuorviante

Uno scoglio davanti a noi
Un pensiero per un poi,
Per un secondo eroi
E poi soltanto...

Adesso è tardi sai?
Ora non lo saprai mai
Non attraverseremo ne mari ne monti
Non diventeremo ne amanti ne tramonti

Viviamo nell'incertezza ogni giorno
Ma l'unica carezza che sento è quella del vento
Ora non vi giro più attorno
E con un respiro tento:

Solo un dubbio mi percuote la mente
E che si insidia nel cuore
L'interrogativo silente
Se questo è un sogno oppure amore
Vidi il mio sogno sopra il monte in cima;
era una striscia pallida, cò suoi
Boschi d'un verde quale mai né prima
vidi né poi.
Prima, il sonante nembo coi velari,
tutto ascondeva, delle nubi nere:
poi, tutto il sole disvelò del pari
bello a vedere.
Ma quel mio sogno al raggio d'un'aurora
nuova m'apparve e sparve in un baleno,
che il ciel non era torbo più né ancora
tutto sereno.
Per un attimo fui nel mio villaggio,
nella mia casa. Nulla era mutato.
Stanco tornavo, come da un viaggio;
stanco al mio padre, ai morti, ero tornato.
Sentivo una gran gioia, una gran pena;
una dolcezza ed un'angoscia muta.
- Mamma? - È là che ti scalda un po' di cena. -
Povera mamma! E lei, non l'** veduta.
Parla il cipresso equinoziale, oscuro
e montuoso esulta il capriolo,
dentro le fonti rosse le criniere
dai baci adagio lavan le cavalle.
Giù da foreste vaporose immensi
alle eccelse città battono i fiumi
lungamente, si muovono in un sogno
affettuose vele verso Olimpia.
Correranno le intense vie d'Oriente
ventilate fanciulle e dai mercati
salmastri guarderanno ilari il mondo.
Ma dove attingerò io la mia vita
ora che il tremebondo amore è morto?
Violavano le rose l'orizzonte,
esitanti città stavano in cielo
asperse di giardini tormentosi,
la sua voce nell'aria era una roccia
deserta e incolmabile di fiori.
Luna,
Piuma di cielo,
Cosi velina,
Arida,
Trasporti il murmure d'anime spoglie?

E alla pallida che diranno mai
Pipistrelli dai ruderi del teatro,
In sogno quelle capre,
E fra **** foglie come in fermo fumo
Con tutto il suo sgolarsi di cristallo
Un usignuolo?
Jenna Vaitkunas Sep 2013
il tuo sorriso,
come le stelle sopra di noi stasera
Non credo che potrei abbastanza confrontare
il modo in cui i tuoi occhi brillano alla luce della luna pallida
essi sono di colore blu
sono sempre stati
ma è diverso questa volta
perché questa volta ti piaccio troppo
questa volta siamo completamente persi
in un mondo tutto nostro
ma mi rendo conto di minuetti dopo
sveglio nel mio letto
lacrime sulle mie guance
era solo un sogno
e questo è tutto ciò che non potrà mai verificarsi
English Translation:
your smile,
as the stars above us tonight
I do not think I could quite compare
the way your eyes sparkle to the pale moonlight
they are blue
they always have been
but it's different this time
because this time you like me too
this time we are completely lost
in a world of our own
but I become aware of minuets after
awake in my bed
tears on my cheeks
it was just a dream
and this is all that will never occur


Wanted to try some other language writing although i had to look some words up c:
Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea
Tornare ancor per uso a contemplarvi
Sul paterno giardino scintillanti,
E ragionar con voi dalle finestre
Di questo albergo ove abitai fanciullo,
E delle gioie mie vidi la fine.
Quante immagini un tempo, e quante fole
Creommi nel pensier l'aspetto vostro
E delle luci a voi compagne! Allora
Che, tacito, seduto in verde zolla,
Delle sere io solea passar gran parte
Mirando il cielo, ed ascoltando il canto
Della rana rimota alla campagna!
E la lucciola errava appo le siepi
E in su l'aiuole, susurrando al vento
I viali odorati, ed i cipressi
Là nella selva; e sotto al patrio tetto
Sonavan voci alterne, e le tranquille
Opre dè servi. E che pensieri immensi,
Che dolci sogni mi spirò la vista
Di quel lontano mar, quei monti azzurri,
Che di qua scopro, e che varcare un giorno
Io mi pensava, arcani mondi, arcana
Felicità fingendo al viver mio!
Ignaro del mio fato, e quante volte
Questa mia vita dolorosa e nuda
Volentier con la morte avrei cangiato.
Né mi diceva il cor che l'età verde
Sarei dannato a consumare in questo
Natio borgo selvaggio, intra una gente
Zotica, vil; cui nomi strani, e spesso
Argomento di riso e di trastullo,
Son dottrina e saper; che m'odia e fugge,
Per invidia non già, che non mi tiene
Maggior di sé, ma perché tale estima
Ch'io mi tenga in cor mio, sebben di fuori
A persona giammai non ne fo segno.
Qui passo gli anni, abbandonato, occulto,
Senz'amor, senza vita; ed aspro a forza
Tra lo stuol dè malevoli divengo:
Qui di pietà mi spoglio e di virtudi,
E sprezzator degli uomini mi rendo,
Per la greggia ch'** appresso: e intanto vola
Il caro tempo giovanil; più caro
Che la fama e l'allor, più che la pura
Luce del giorno, e lo spirar: ti perdo
Senza un diletto, inutilmente, in questo
Soggiorno disumano, intra gli affanni,
O dell'arida vita unico fiore.
Viene il vento recando il suon dell'ora
Dalla torre del borgo. Era conforto
Questo suon, mi rimembra, alle mie notti,
Quando fanciullo, nella buia stanza,
Per assidui terrori io vigilava,
Sospirando il mattin. Qui non è cosa
Ch'io vegga o senta, onde un'immagin dentro
Non torni, e un dolce rimembrar non sorga.
Dolce per sé; ma con dolor sottentra
Il pensier del presente, un van desio
Del passato, ancor tristo, e il dire: io fui.
Quella loggia colà, volta agli estremi
Raggi del dì; queste dipinte mura,
Quei figurati armenti, e il Sol che nasce
Su romita campagna, agli ozi miei
Porser mille diletti allor che al fianco
M'era, parlando, il mio possente errore
Sempre, ov'io fossi. In queste sale antiche,
Al chiaror delle nevi, intorno a queste
Ampie finestre sibilando il vento,
Rimbombaro i sollazzi e le festose
Mie voci al tempo che l'acerbo, indegno
Mistero delle cose a noi si mostra
Pien di dolcezza; indelibata, intera
Il garzoncel, come inesperto amante,
La sua vita ingannevole vagheggia,
E celeste beltà fingendo ammira.
O speranze, speranze; ameni inganni
Della mia prima età! Sempre, parlando,
Ritorno a voi; che per andar di tempo,
Per variar d'affetti e di pensieri,
Obbliarvi non so. Fantasmi, intendo,
Son la gloria e l'onor; diletti e beni
Mero desio; non ha la vita un frutto,
Inutile miseria. E sebben vòti
Son gli anni miei, sebben deserto, oscuro
Il mio stato mortal, poco mi toglie
La fortuna, ben veggo. Ahi, ma qualvolta
A voi ripenso, o mie speranze antiche,
Ed a quel caro immaginar mio primo;
Indi riguardo il viver mio sì vile
E sì dolente, e che la morte è quello
Che di cotanta speme oggi m'avanza;
Sento serrarmi il cor, sento ch'al tutto
Consolarmi non so del mio destino.
E quando pur questa invocata morte
Sarammi allato, e sarà giunto il fine
Della sventura mia; quando la terra
Mi fia straniera valle, e dal mio sguardo
Fuggirà l'avvenir; di voi per certo
Risovverrammi; e quell'imago ancora
Sospirar mi farà, farammi acerbo
L'esser vissuto indarno, e la dolcezza
Del dì fatal tempererà d'affanno.
E già nel primo giovanil tumulto
Di contenti, d'angosce e di desio,
Morte chiamai più volte, e lungamente
Mi sedetti colà su la fontana
Pensoso di cessar dentro quell'acque
La speme e il dolor mio. Poscia, per cieco
Malor, condotto della vita in forse,
Piansi la bella giovanezza, e il fiore
Dè miei poveri dì, che sì per tempo
Cadeva: e spesso all'ore tarde, assiso
Sul conscio letto, dolorosamente
Alla fioca lucerna poetando,
Lamentai cò silenzi e con la notte
Il fuggitivo spirto, ed a me stesso
In sul languir cantai funereo canto.
Chi rimembrar vi può senza sospiri,
O primo entrar di giovinezza, o giorni
Vezzosi, inenarrabili, allor quando
Al rapito mortal primieramente
Sorridon le donzelle; a gara intorno
Ogni cosa sorride; invidia tace,
Non desta ancora ovver benigna; e quasi
(Inusitata maraviglia! ) il mondo
La destra soccorrevole gli porge,
Scusa gli errori suoi, festeggia il novo
Suo venir nella vita, ed inchinando
Mostra che per signor l'accolga e chiami?
Fugaci giorni! A somigliar d'un lampo
Son dileguati. E qual mortale ignaro
Di sventura esser può, se a lui già scorsa
Quella vaga stagion, se il suo buon tempo,
Se giovanezza, ahi giovanezza, è spenta?
O Nerina! E di te forse non odo
Questi luoghi parlar? Caduta forse
Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita,
Che qui sola di te la ricordanza
Trovo, dolcezza mia? Più non ti vede
Questa Terra natal: quella finestra,
Ond'eri usata favellarmi, ed onde
Mesto riluce delle stelle il raggio,
È deserta. Ove sei, che più non odo
La tua voce sonar, siccome un giorno,
Quando soleva ogni lontano accento
Del labbro tuo, ch'a me giungesse, il volto
Scolorarmi? Altro tempo. I giorni tuoi
Furo, mio dolce amor. Passasti. Ad altri
Il passar per la terra oggi è sortito,
E l'abitar questi odorati colli.
Ma rapida passasti; e come un sogno
Fu la tua vita. Iva danzando; in fronte
La gioia ti splendea, splendea negli occhi
Quel confidente immaginar, quel lume
Di gioventù, quando spegneali il fato,
E giacevi. Ahi Nerina! In cor mi regna
L'antico amor. Se a feste anco talvolta,
Se a radunanze io movo, infra me stesso
Dico: o Nerina, a radunanze, a feste
Tu non ti acconci più, tu più non movi.
Se torna maggio, e ramoscelli e suoni
Van gli amanti recando alle fanciulle,
Dico: Nerina mia, per te non torna
Primavera giammai, non torna amore.
Ogni giorno sereno, ogni fiorita
Piaggia ch'io miro, ogni goder ch'io sento,
Dico: Nerina or più non gode; i campi,
L'aria non mira. Ahi tu passasti, eterno
Sospiro mio: passasti: e fia compagna
D'ogni mio vago immaginar, di tutti
I miei teneri sensi, i tristi e cari
Moti del cor, la rimembranza acerba.
Mateuš Conrad Jan 2023
qiss kiss ts'kammen
ordeal of the dyslexics.

****** innuendos aplenty:

i cycled with a rucksack full of empty cider bottles
and one tiny 35cl where whiskey would
otherwise be found... i have a fetish for recycling,
a fetish for recycling, not owning a car but rather
two bicycles, long walks in the forest alone,
scratching my head and pretending to braid parts
of my beard: rather, pinching it and twisting the pinched
part so it might appear that i have saber-teeth either side
of my chin...
                   little pleasures...
i would otherwise be known as a: KLOSZER...
KLOSZ... lampshade... kloszer is a derogatory term
for someone in Eastern Europe who collects empty bottles
from skips to later bring back to a shop
to get his WACŁO (VATSWO) - i guess i imagined this word:
in the olden days of the early 1990s...
us boys used to play during the summer running mayhem,
on our breaks we'd go to the shop and buy
TURBO gum, chew chew chew...
and have a little prized paper of a car,
and we used to buy lemonade, later pepsi...
if we bought a lemonade (always in a glass bottle)
and drank it on the spot, returned the bottle to the shop...
we weren't charged extra for the drink...
but if we decided to buy a glass-bottled drink and not
return the bottle on the spot? we'd get charged extra:
glass was precious under communism...
KLOSZER? the person who would scout the urban
environment and pick up leftover glass bottles
for a drink of *****... but i'm recycling and i feel mightily
proud of... "proud"... of this Achilles heel...
baron of crashing chandeliers...
                     but it wasn't raining when i performed this task...
when i cycled to the VAPE shop on North St.
inquiring... i was giving this ASPIRE Typhon 100 as
a present... but the more my lips and breath snuggle on
this **** no smoke comes out... and the smoke is harsh...
coils?! coils?! over-used coils?
i walked in to the shop with the sort of would-be
girlfriend with piercings and tattoos
   and all that jingle at the counter... some random guy
sticking around for too long, i broke his train of thought...
i was trying to break past the smoke pretending
there was a dead carcass in the room and instead of smoke
there were flies... **** me... i'm looking for a new coil...
new coil she says... she starts rummaging...
it started raining by then...
           she picked up a £15 packet of five filters... coils...
PnP-VM6... like this sort of detail actually matters...
i ask her... so how do you change them?
she replies: you just pull it out...
so i pull it out... oops...
                     *** scene worded...
my flask is full of blueberry oily liquid... it spills...
all while there's this: now turning into a creepy guy
in the background obviously not buying just
trying to work his game with this woman behind
the counter... the liquid spills...
playful innuendo conversation: oh... i'm not intimidated...
i have underperformed in my life...
not exactly premature *******... it's just when
she's the madam of the "parlour" and i have no energy
and i need to chop my **** off and replace it with a *****
the fluid spills my hands are greasy
she tells me that she'll get the tissue...
oops... once more... obviously it was a super-charged
***-metaphor...
i can't remember the last time i was called HONEY
and the whole affair was brushed off so easily with
***: in my mind, guiltily displaced...
   i bought the filters and pushed when the sign on
the door indicated PULL...
as confused as anyone might be...
when, where? apart from a VAPE shop will you get to pull
out an intricate part of a tool...
spill juices and have a woman retort with: let me get you
some tissues... i mean... that's super-charged Freudian
forbid might have any choking-jokes aside beyond
the already made via innuendo...

i'm richer than the rich having none of their worries
or the follies,
i do own what the rich own: and for that i am
rich in not having to worry about owning
things that might cause me to worry -
                   if it might be only for a minute or two:
this moulded heap of cow dung
    and mud - and milk and water -
   leave behind all the chains of gravity and marry
air: marry air and rise higher to the highest
point - touch the membrane where air disappears
and what is left is the vacuum where stars dictate
what is and what isn't...

or to better translate...

    reading one poem: Zbigniew Herbert's
   Former Masters while listening to Faun's
Sonnenreigen

and as if by magic my knowledge of English
disappears in my mind to a silence...
eaten up twice, ejected thrice!

\ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \

dawni mistrzowie
obywali się bez imion

        (in der goldnen morgenstund
     ziehen wir aus des tales grund)


   ich sygnaturą były
białe palce Madonny  (und wir tanzen
                                               froh hinein
      in den frühen sonnenschein)


albo różowe wieże
   di città sul mare    (hoch hinauf auf bergeshöhen -
                      
  a także sceny z życia
   della Beata Umiltà      / -  um ins auge lughs zu
                                               sehen)


   roztapiali się   (lasst uns feiern
   w sogno              (             diese zeit
miracolo                  ( die der sommer
     crocifissione              ( hält bereit...)

    znajdowali schronienie
pod powieką aniołów        
                                                (du lässt deine raben ziehen
                                               in die felder golden stehen
                                                und das helle lichte rad
                                                dreht sich über lughnasad)


   za pagórkami obłoków
w gęstej trawie raju
                                                (muzik gemisch nach chor)
   toneli bez reszty                                      "
w złotych nieboskłonach                          "
  bez krzyku pzerażenia                            "
bez wołania o pamieć                                "
                         ­                                             "
   powierzchnie ich obrazów                    "
są gładkie jak lustro                 (es war nun ein
                                                             ganzes jahr)


nie są to lustra dla nas      (seit ich dich beim tanze sah
   są to lustra wybranych      (allzu oft in langer nacht)
                                                 habe ich an dich gedacht)
....

     sprawcie niech spadnie ze mnie
wężowa łuska pychy           (könig sommer führt den tanz
                                               dem ich folg im blütenkranz
                                               und so dreht sich unser kreis
                                               in der alltbekannten weis')


  niechaj zostane głuchy
   na pokuszenie sławy    (du lässt deine baben ziehn
                                           in die felder golden stehen
                                              und das helle lichte rad
                                              dreht sich über lughnasad)


/ / / / / / / / / / / / / / / /

ehemalige meister
sie lebten mich selber
    ohne namen

       (w porannej godzinie, złotej)
    pull us from the grand valleys...
oh ****... incursion of the English:
the red-coats are coming!

       ciągnąć nas z wielkich dolin...

   ihr unterschrift war
weiß finger Madonna  (i my tańczyli
                                               radośni zu-hausen, W
                                 wwww to:
schdat:  frühen-para-freeze: fruit:
early... sonnenschein - sun-lighting
oblivion... sun-glee: shine...)


oder rosa türme
   di citta sul mare    (wysokie
                 ÚP z  
wyżyny górskie -
                      
  und auch sZenen mit leben
   della Beata Umilta      / -  um ins auge lughs zu
                                               sehen)


geschmolzen sich   (liście nas świętować  
in sogno              (             ten czas
miracolo                  ( there the summer, to i too
                                           that: there, the: to i too:
                                        ta jedyna stokroć:
                                         zerk chłodem oka: powieka...
                                   okno na świat... rano:
                                              i modłem: terz:
                                          anatomia bosa noga...
                                    dzicz: bosa noga boga...
rap rap... all that rap might bring to suffice:
the polyglot presence of an African incursion
into Europe... mumble mumbo jam: tát tát... jum-b'oh!

a thought experiment one awry: trying to exclude
English from my psyche for a little while
proved insufferable, even if listening to a song
on Deutsche and reading a Polieren script...
sneaky ******* has a way to return...
i wanted to keep a perfect translation
of: reading a script in Polieren while listening
to a song in Deutsche...
subsequently translating the read Polieren
into Deutsche and reimagining hearing Deutsche
al Polieren... not in the right interest of
the English philosophy ("esoteric aesthetic")
of queuing... ****** just butter in: elbows held high!

SMUTNA SUKNIA: OGIER: PEJCZ!
   co stonoga-noga-o-gołą: nogę...
widmo... język... mów a mowa...
                                     bzdeta: mów!
ogier: stonoga... wilko-kroć...
  step... mowa: noga... ogień: zór...
jęk: kleṅska: ogień: ozór...
                            język: ksieżyc...
ogień: rosputsta: i nadal mi brak słów!

     crocifissione              (trzyma gotowość...)

    sie fanden zuflucht
unter augenlid auf engel        
                                                (wypuszczasz swoje kruki
                                               by stanąć na złotych polach
                                                i koło jasnego światła
                                                zakręty samo-w-się nad
                                                lughnasad!)
 ­                                     

   hinter hügel wolken
in der dicke gras auf paradies
                                                (muzyka­: tylko muzyka,
                                                     bez, słów)

   sie ertranken ohne der rest                    "
im golden himmelneigung                       "
  ohne schrei auf grusel                             "
ohne anruf um erinnerung                       "
                                                               ­       "
   oberflächen ihr gemälde                        "
sind glatt wie spiegel                 (to był jeden dobry
                                                           ­  cały rok)


nien sind dies spiegel für uns
   sind sie diesser spiegel die ausgewählt

                                               (odkąd ja i ty na tańcu okiem wgląd
                                               także często w dłuższej nocy)
                                               miałem ja, myśl twoją)

....

     mach es möglich lassen werde fallen
    von mich
serpentin schale auf stolz  
                           (król lato prowadzi taniec
                           za którym podążam w wieńcu kwiatów
                           i tak obraca się nasz krąg
                           w znany sposób)


  lassen ich werde bleiben taub
   an verlockung von / auf
                       RUHM        (pozwalasz odejść swoim dzieciom
                                              stanąć na złotych polach
                                              i koło jasnego światła
                                              odwraca Lughnasad -

                                      
płuco - singular... plural?
   płuca... lungs....
    garden of breathing!
soul always escapes the noun...                       

\ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \ \

just to double check, translating from ******
to German and German to English,
that how i would have otherwise arrived
on these shores if my only mode of transport
was the tongue:
if i had no legs and perhaps no eyes...
if i were an idea of English that could express
it as I, Ja, Ich...
        and, yes, theirs'...
       iota > whatever might come after...

ah! this is one of those thought experiments!
it has to be! i'm excited!
i'm truly awakened!
this muddle of memory, dream, imagination,
reality a sprinkle of words and hey presto!
starved from images having moved
from the Age of the Image
to the Age of the Music...
it's so simple...
once upon a time you could only hear
music if someone played it good
or you played it badly...

yet when someone wrote a word...
or when someone painted a painting...
it could be written once
yet preserved by time
by this ingenious overcoming of God
(no, not man)
and if god "wrote" mountain man "wrote"
Pyramid,
if god "wrote" river man "wrote":
boat bridge watermill...
if god "wrote" forest man "wrote":
pluck out these trees stop looking
for berries and mushrooms...
look for grass, edible grass! find me arable
land that's not a desert!
of once mountain ranges that passed
from time into non-history
    into keepers of time by the whims
of the fluted wind...
                  
by wind my breath...
by my breath the decay of creative rust...
     i can only create dead things...
with me the power of death-creativity...
i invented the stirrup with me gone
the horse might finally not graze so easily
after the work of civilization has been done...

only then might the four horsemen
come with me dead and the stirrup
   i can only create dead things...
i am the death-creativity...
with me there will not need for the fork
or the knife the spear and the rope
upon waking a new world
i will only know words like mountain
apple tree i will know the word cloud
i will know to say the sea and that sea
i will call the caspian sea: sea...
and the atlantic sea: sea...
    and i will call the Danube the Oder
and the Oder the Vistula
but i will not know what is Danube or Oder
i will be unable to say or dream or conjure
a fork without: the fork
i will be in Paradise...
i will not know the concept of ******
because there will be no word for ******
there will be no Madonna or pregnant woman
there will be no foetus there will be so many words
missing! so many words will be missing...
all the basic words of coordination
will be there: and the Highest Abstracts
will be there: will, hope, dream,
    there will be there: be, am and i,
             there will be: because, are you,
there will be giggle and there would be crying,
there would be sad and there would be happy...
there would be: because and after and by
and there would be...
there would be no knowledge nor anything
concerning grammar...
this revision of "vocabulary" would imply
there being no real vocabulary,
a dream-world vocabulary of:
if said thing goes not exist... there's no word for it...
there would be no word: hammer
because there would be no need for hammers
indeed: nails...
motion of hammering...
there might be a rock and a trick of a hardened shell...
there would be no word for distance:
mile... by looking upon the sun...
there would be the Eye of the Blue
and the Eye of the Navy-Glee... there would
be no Night no Nothing
    no Night in this Hanging Pyramid of Babel...

there would be no Moon or Sun
only the Eye of the Blue
and the Eye of the Navy-Glee...
Glee? SH.... what's SH in shIMMER?
what's IMMER?
(oops... a Socratic stumbling block)
   immer... ALWAYS...
      what's SH+H? shh? be quiet always?!
SH... sound, vibration is sound...
            shh! yes: i'm telling you: it's going to be
like that, always...
   promised you 72 virgins?
wouldn't you just want your mind un-muddled?!
what's un- and muddled?
un- is not... not of when coupled to a noun
that works like a verb... doing the muddling...
medley muddling mummifications: toilet... paper...

toilet? no... no knowledge of toilet in "heaven"...
no paper too...
     word... what's word?
God... what is God... no God...
word is the a priori already invested crown
of curtailing words to begin with...
not imitation sound: __S

ah... sobering up... i love this bouncing along of English
dynamic like everyone is invoked to be involved...

                                          Z__­___

that's how the West met the East in writing

Z_________S

my "god" will be the word ONOMATOPOEIA...
and his son will be MIMIC
and his wife will be NĀMÉ
                        alternative written by angels
as NAMEH... because by then only angels will have
knowledge of the clue, not God,
of YHWH... YHWH will become as comical
as the 21st graffiti spray-painted by some boy
in the outskirts of London...
this scribble should have been preserved by the angels,
but like Prometheus, the arch angel Samael
brought down this scribble...

they brought the mummies and their hieroglyphs
that turned out to be Emoticons...
the Egyptians had two brothers...
the brother Aztec who copied the eldest
brother, Egyptian in constructing the Pyramids
and brother of the Great O of the Orient
who squinted his eyes with avarice and lineage
and said: i'll write like you, i'll see through you...
you give me mummified bodies
i'll give you skeletons...
the Aztec was the youngest,
the Egyptian the Eldest...
  the Khan was in the middle...
and Khan was right... he employed a pre-digitalisation
of scripts... imagine throwing
the letter G into Egyptian hieroglyphs...
some ****** did that to Khan's great counter
of hieroglyphs full bodied...
to hieroglyphs pure skeleton...
prior to Latin: not even Greek was a skeleton-key?
what? letters marrying numbers?!
unheard of?

1111111... one... lllllll (little l)... IIIIIIII (big iota)

imagine dropping a latin letter into Egyptian
"script"...
look what happened when someone dropped
something foreign into
Chinese hieroglyphs and so was born
Katakana... Chinese hieroglyphs came first...
then came Katakana...
then came the elevated:
if the story is true... and the Austrians
think themselves better than the Germans...
someone gave birth to the scribbles...
Korean came last...

       that feeling you get when you're trying to look
for an actor's name:
he playss the role of Grand-Duke?
Emperor? of the Habsburg Dynasty...
the elder brother of Marie Antoinette...
beautiful actor...
                          lips like purses...
who threw that ******* bone against the Chinese
hieroglyphs that spawned Japanese minimalism
that translated: ha! translated Chinese through
Japanese to Korean... split the ******* in two...
towing two! towing two!
                          Zhin Chin ****... silly!
   i'm not joking...
           Žin vs. Żyn... Rzym! Rzym... Rome! Rome!
hmm...
           Źın...          Žiń...
  
ha ha... the Nazis smoked out the son of the devil
of the people who gave them abode for almost...
whenever Poland, converted (insert a snigger...
i have the noun-spelling for it...
but not the onomatopoeia, ha ha... laughter
and rugby)...

change of direction at work...
i'm feeling an aura of: DISTANCING...
people are feeding off the appetite of me: leaving...
and their lives being over...
of course they will not be over...
they'll be feet in not worn shoes
in shoes boxes on shelves in libraries
of fickleness of the female side of humanity...
only angels should have been given
the crack-head code of the 4 letter "signature" of
YHWH... i'll give Jesus credit...
well... Beelzebub...

HANGU:L! that ingenious king of Korea
that: seeing a stick being thrown
at a bunch of sticks assembled as a shelter
of the Chinese hieroglyphs witnessed as the Japanese
folded... worked on an argument
of introspection: kept it...
hmm... what are those weird ISLADERS
******* around it?
they have the BOLD katakana
and the ITALIC hiragana...
two ******* trenches...
just let some westerner know:
the Hiroshima (katakana)
and the Nagasaki (hiragana)...

   Chernobyl and Fukushima...
the pregnant women were advised to drink iodine...
boom! boom! boom!
ergo? no real, comparatively: "boom" as boom!
or  BOOM...

it's the second morning i'm woken up from briefly dreaming...
point about dreaming? the content doesn't matter...
i'm not a hyper-focused Freud...
dreams are dreams in
how fog is fog and a hurricane is  hurricane...
dreaming heavily:
you feel exhausted if you slept for 10 hours
or 5... dreamless...
you slept: you didn't dream...
but dreams creep up on you:
they play fakery with your body:
you weren't sleeping: you were dreaming...
unlike getting blind drunk
and... sleeping: not dreaming...
with the lesser baggage(d) people...
snails? no... elephants! no ivory tusks...
already no fur... no drunks...
edible cartilage of the ears...
flapping... hmm... i might have to invent
a rug... a place to take off one's shoes...
shoe?
shoe prior to sock? obviously...
shoe prior to sock...
sexed up legs... procreation by the chemical
demise of acting...
if not sold to actors:
a god-send...
i could **** each any every ugly *****
but... god almighty... the impossible feats...
with Xerxes on your back?
the second battalion ambush of Greece?!

currently as is "currently": and, ahem... "history":
a history of plug-hole psychology
of inescapable Darwinism: cuckoldry...
or Plato's ***** joke about the feminism
of Hindus and their tired, wasted concern for Hygiene...
they bathed with the dead...
so the dead came and ate up the living...

for the past days... of note... two...
upon waking i hear my name being called:
Mateusz!
not twice, thrice, just... once...
i rush down and ask my mother: have i overslept?!
did you call me?
the replies: no... i haven't called you...
why am i: Matthew?
                     i don't think i'm: Matthew Smith
or a Matthew Czopek or a Matthew Eschlert..
or a Matthew Matthews...
why was Jesus Christ not Jesus ben Josephus
ben Matthias?
                i wonder... not really: "wandering"...

it was but a little nugget of inspiration of marijuana
and i went off the tangent...
i would not replicate the original ******
poem into German
   and the German song into ******...
because... springboard og ingenuity
English woke up!
as if: spontaneously...
i can't appreciate poetry written by
mono-linguists or ****-up: kissy: tut-tut..
smooch kiss-up immigrant ****-wits
of: this is only a Lingua FRANCA...
"franca"... a tourist-tongue...
it's a ***** tongue...
people speak it, leave it, abandon it...
sometimes perhaps frame it...
it's a tongue of commerce and Babel
and... at the end of all the tongues coming
together to speak it...
a rather: unsatisfying tongue...
over-salted... over-pompously-self-solidifying
complicated-soliloquy... solipsism...
something this: that: self-
    +-evidently apparent that children ought to
be teaching this modus operandi... *******... ha ha!

letter will not be know since words will not be known,
we will, although know words, that will be sounds
not scribbled down, imagination will be
nullified and nothing will be born with sleep
and dreaming will be alien to us,
since we will not be myopic
*** will be friendship and: we will know not
the word for tool and the specifics of ingenuity
and genius...
there will be no word for man...
and there will be no word for woman
and there will be no diatribe of death and child...

my uncle is in hell and i can almost count
this auditory hallucination:
i will have no concept of auditory: because i heard...
within the non-existence of my bones
and body and blood and brain and heart
in the water and earth turning to air
with each breath...
i will not hear... how my uncle: calls for me...
and how did you live with your mother,
when she aged to a nearing rot...
i lived with them and not people i would exchange
for a properly working bicycle-lock...

for each ******* i would replace the glorious
half hours i had with them
the months i spent with my supposed "lovers"...
i'd take one half hour with a *****
to replace the courting with said woman: unsaid:
to procreate and teach "my" children:
children of the times... flawed lessons
of the march, ancient march of typology
and non-writing and Time as Dust...

am i to help you when i implored the non-existent
deity into my *****,
indirectly you might implore for me:
will i reply to the heaven sent:
what am i to do?!
do as i did: absolutely nothing and nothing too,
that's twice that's hardly not a scone
scuffed and chained to Baron Zung...

            speak two tongues and tease a third...
come the fourth... letters have to turn into images...
in this heaven of no sheltered virgins..
in my noun-basket i will not have words
like pen, or: boiler, roof, eyeliner,
i will not have:
          screen, cinema, actor,
           philosopher, poet, psychologist,
soul: i'll have my self-eating cannibalism of breath...
verbs will merge with nouns
and the only nouns worth existing thereby will
be: specified and "corrupt" by a localised
specialisation:

                 god will be ONOMATOPOEIA...
the son will be MIMIC
and there: within the confines of said time
MIMIC will battle Chimera...
MIMIC will look alike: Chimera
but Chimera alphabetically:

    CHIMERA = ACEHIMR

                   the dead are not so displeasing
when it comes to the living-as-if-dead...
and there are plenty of those
living such: body-and-soul-crushing...
no... i couldn't imagine myself marrying
a troll... just to somehow oddly fit it...
i'm not going to reply to a message:
me and Nicki... says Frankie... are over...
reply: to what? and did you hear
my side of the story? no? no?!
i don't have to hear your side, either!
oculus per oculus!
like for like:
dislike for dislike!

           i'll wait... i'm not actually waiting
for anything other than:
can you please leave me alone?
i'll reply you whenever i feel like it...
i don't feel like
wanting human connection for at least
two days...

there's a hell and a privacy one earns to have
earned it that one rarely wants to
have it made public...
albeit in the "public anonymous"...
all the more willingly... since no immediate
consequences are to  be met: face-to-no-face...
tired of replies...
walking lesbians into the night
is like pretending to not walk
cows into the slaughterhouse...
ego-***** replacing what once was?
Plato the Plumber and the blocked toilet
of reincarnation...
i'm done with pride... Herr Dapf...

             for the waiting to be dead,
falte der primast schattierung:
für das Warten tot zu sein:
ich möchte auch tot sein...

   a death with the hollows
of the hallowed wooded emptied bark....
suffer the sound of a thunder-stroke...
donnerschlaganfall:
all aligned with things living...
nearly: or waiting to be towed toward
A... death...

           morgen?
                          tòmāté...
*******: SPUD!
           morgen butter-kneaded? by the hollows
of said, suggested juices..
my knees are not enough:
meine knie sind nicht genug!
Io ti ** vista seduta al pianoforte
e mi sei parsa un angelo, una vergine
di certissimo aspetto - come fossi
oggi cresciuta lì su quelle soglie
di sveltissima musica, o fermento
bello di donna dalle dritte spalle
cui le dita di angelo racchiuso

hanno impresso una curva di mistero
mentre che all'apparenza ne gioivi
profondamente come in veste nuova.

E noi tutti di te ripensavamo
cose profonde e più miracolosa
che una vetta di sogno la tua dolce
cara presenza ci scioglieva i nodi
dentro il sangue del male e sollevava
la nostr'aria nel palpito felice
dei tuoi biondi finissimi capelli.
Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono
di quei sospiri ond'io nudriva 'l core
in sul mio primo giovenile errore
quand'era in parte altr'uom da quel ch'ì sono,

del vario stile in ch'io piango et ragiono
fra le vane speranze e 'l van dolore,
ove sia chi per prova intenda amore,
spero trovar pietà, nonché perdono.

Ma ben veggio or sì come al popol tutto
favola fui gran tempo, onde sovente
di me mesdesmo meco mi vergogno;

et del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto,
e 'l pentersi, e 'l conoscer chiaramente
che quanto piace al mondo è breve sogno.
Sola nel mondo eterna, a cui si volve
Ogni creata cosa,
In te, morte, si posa
Nostra ignuda natura;
Lieta no, ma sicura
Dall'antico dolor. Profonda notte
Nella confusa mente
Il pensier grave oscura;
Alla speme, al desio, l'arido spirto
Lena mancar si sente:
Così d'affanno e di temenza è sciolto,
E l'età vote e lente
Senza tedio consuma.
Vivemmo: e qual di paurosa larva,
E di sudato sogno,
A lattante fanciullo erra nell'alma
Confusa ricordanza:
Tal memoria n'avanza
Del viver nostro: ma da tema è lunge
Il rimembrar. Che fummo?
Che fu quel punto acerbo
Che di vita ebbe nome?
Cosa arcana e stupenda
Oggi è la vita al pensier nostro, e tale
Qual dè vivi al pensiero
L'ignota morte appar. Come da morte
Vivendo rifuggia, così rifugge
Dalla fiamma vitale
Nostra ignuda natura;
Lieta no ma sicura,
Però ch'esser beato
Nega ai mortali e nega à morti il fato.
Vita che non osai chiedere e fu,
mite, incredula d'essere sgorgata
dal sasso impenetrabile del tempo,
sorpresa, poi sicura della terra,
tu vita ininterrotta nelle fibre
vibranti, tese al vento della notte...

Era, donde scendesse, un salto d'acque
silenziose, frenetiche, affluenti
da una febbrile trasparenza d'astri
ove di giorno ero travolto in giorno,
da me profondamente entro di me
e l'angoscia d'esistere tra rocce
perdevo e ritrovavo sempre intatta.

Tempo di consentire sei venuto,
giorno in cui mi maturo, ripetevo,
e mormora la crescita del grano,
ronza il miele futuro. Senza pausa
una ventilazione oscura errava
tra gli alberi, sfiorava nubi e lande;
correva, ove tendesse, vento astrale,
deserto tra le prime fredde foglie,
portava una germinazione oscura
negli alberi, turbava pietre e stelle.

Con lo sgomento d'una porta
che s'apra sotto un peso ignoto, entrava
nel cuore una vertigine d'eventi,
moveva il delirio e la pietà.
Le immagini possibili di me,
passi uditi nel sogno ed inseguiti,
svanivano, con che tremenda forza
ti fu dato di cogliere, dicevo,
tra le vane la forma destinata!
Quest'ora ti edifica e ti schianta.
L'uno ancora implacato, l'altro urgeva -
con insulto di linfa chiusa i giorni
vorticosi nascevano da me,
rapidi, colmi fino al segno, ansiosi,
senza riparo n'ero trascinato.
Fosti, quanto puoi chiedere, reale,
la contesa col nulla era finita,
spirava un tempo lucido e furente,
senza fine perivi e rinascevi,
ne sentivi la forza e la paura.
Una disperazione antica usciva
dagli alberi, passava sulle tempie.
Vita, ne misuravi la pienezza,.
Oh, un terribile timore;
La lietezza esplode
Contro quei vetri al buio
Ma tale lietezza, che ti fa cantare in voce
È un ritorno dalla morte: e chi può mai ridere -
Dietro, sotto il riquadro del cielo annerito
Riapparizione ctonia!
Non scherzo: ché tu hai esperienza
Di un luogo che non ** mai esplorato,
UN VUOTO NEL COSMO
È vero che la mia terra è piccola
Ma ** sempre affabulato sui luoghi inesplorati
Con una certa lietezza, quasicché non fosse vero
Ma tu ci sei, qui, in voce
La luna è risorta;
le acque scorrono;
il mondo non sa di essere nuovo e la sua nuova giornata
finisce contro gli alti cornicioni e il nero del cielo
Chi c'è, in quel VUOTO DEL COSMO,
che tu porti nei tuoi desideri e conosci?
C'è il padre, sì, lui!
Tu credi che io lo conosca? Oh, come ti sbagli;
come ingenuamente dai per certo ciò che non lo è affatto;
fondi tutto il discorso, ripreso qui, cantando,
su questa presunzione che per te è umile
e non sai invece quanto sia superba
essa porta in sé i segni della volontà mortale della maggioranza -
L'occhio ilare di me mai disceso agli Inferi,
ombra infernale vagolante
nasconde
E tu ci caschi
Tu conosci di ciò che è realtà solo quell'Uomo Adulto
Ossia ciò che si deve conoscere;
lei, la Donna Adulta, stia all'Inferno
o nell'Ombra che precede la vita
e di là operi pure i suoi malefizi, i suoi incantesimi;
odiala, odiala, odiala;
e se tu canti e nessuno ti sente, sorridi
semplicemente perché, per ora, intanto, sei vittoriosa -
in voce come una giovane figlia avida
che però ha sperimentato dolcezza;
Parigi calca dietro alle tue spalle un cielo basso
Con la trama dei rami neri; ormai classici;
questa è la storia -
Tu sorridi al Padre -
Quella persona di cui non ** alcuna informazione,
che ** frequentato in un sogno che evidentemente non ricordo -
strano, è da quel mostro di autorità
che proviene anche la dolcezza
se non altro come rassegnazione e breve vittoria;
accidenti, come l'** ignorato; così ignorato da non saperne niente -
cosa fare?

Tu doni, spargi doni, hai bisogno di donare,
ma il tuo dono te l'ha dato Lui, come tutto;
ed è Nulla il dono di Nessuno;
io fingo di ricevere;
ti ringrazio, sinceramente grato;
Ma il debole sorriso sfuggente
non è di timidezza
è lo sgomento, più terribile, ben più terribile
di avere un corpo separato, nei regni dell'essere - se è una colpa
se non è che un incidente:
ma al posto dell'Altro
per me c'è un vuoto nel cosmo
un vuoto nel cosmo
e da là tu canti.
Nel paese di mia madre v'è un campo quadrato, cinto di gelsi.
Di là da quel campo altri campi quadrati, cinti di gelsi.
Roggie scorrenti vi sono, fra alti argini, dritte, e non si sa dove vanno a finire.
La terra s'allarga a misura del cielo, e non si sa dove vada a finire.

Nel paese di mia madre v'han ponti di nebbia, che il vento solleva da placidi fiumi:
varca il sogno quei ponti di nebbia, mentre le rive si stellan di lumi.
Pioppi e betulle di tremula fronda accompagnan de l'acque il fluire:
quando nè rami s'impigliano gli astri, in quella pace vorrei morire.

Nel paese di mia madre un basso tugurio sonnecchia sul limite della risaia,
e ronzano mosche lucenti, ghiotte, intorno a un ammasso di concio.
Possanza di morte, possanza di vita, nell'odore del concio: ne gode
la terra dall'humus profondo, sotto la vampa d'agosto che immobile sta.

Nel paese di mia madre, quando il tramonto s'insaguina obliquio sui prati,
vien da presso, vien da lontano una canzone di lunga via:
la disser gli alari alle cune, gli aratri alle marre, le biche all'aie fiorite di lucciole,
vecchia canzone di gente lombarda: "La Violetta la vaaa la vaaaa... "
Martina Jun 2019
Sorriderò e sorriderai ma non capirai
promesse che non potevi mantenere,
melodie che non suonano più bene
dicevi guarderemo il tramonto su una spiaggia
così stretti in un abbraccio da non respirare
in riva al mare a ballare
non ci importerà della pioggia
perché non ti lascerò andare
acquari, dischi e libri
io e te in un castello
era solo un sogno, era solo un gioco
seppur molto bello
le mie lacrime sanno di nostalgia mista a rabbia
perché in fondo
era solo un castello di sabbia.
This one's in italian but I hope you enjoy it anyway.
Expectation, hopes and dreams for a relationship that do not come to life, has this ever happened to you?
Se dovessi inventarmi il sogno
del mio amore per te
penserei a un saluto
di baci focosi
alla veduta di un orizzonte spaccato
e a un cane
che si lecca le ferite
sotto il tavolo.
Non vedo niente però
nel nostro amore
che sia l'assoluto di un abbraccio gioioso.
Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna. O donna mia,
Già tace ogni sentiero, e pei balconi
Rara traluce la notturna lampa:
Tu dormi, che t'accolse agevol sonno
Nelle tue chete stanze; e non ti morde
Cura nessuna; e già non sai né pensi
Quanta piaga m'apristi in mezzo al petto.
Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno
Appare in vista, a salutar m'affaccio,
E l'antica natura onnipossente,
Che mi fece all'affanno. A te la speme
Nego, mi disse, anche la speme; e d'altro
Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto.
Questo dì fu solenne: or dà trastulli
Prendi riposo; e forse ti rimembra
In sogno a quanti oggi piacesti, e quanti
Piacquero a te: non io, non già ch'io speri,
Al pensier ti ricorro. Intanto io chieggo
Quanto a viver mi resti, e qui per terra
Mi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendi
In così verde etate! Ahi, per la via
Odo non lunge il solitario canto
Dell'artigian, che riede a tarda notte,
Dopo i sollazzi, al suo povero ostello;
E fieramente mi si stringe il core,
A pensar come tutto al mondo passa,
E quasi orma non lascia. Ecco è fuggito
Il dì festivo, ed al festivo il giorno
Volgar succede, e se ne porta il tempo
Ogni umano accidente. Or dov'è il suono
Di què popoli antichi? Or dov'è il grido
Dè nostri avi famosi, e il grande impero
Di quella Roma, e l'armi, e il fragorio
Che n'andò per la terra e l'oceano?
Tutto è pace e silenzio, e tutto posa
Il mondo, e più di lor non si ragiona.
Nella mia prima età, quando s'aspetta
Bramosamente il dì festivo, or poscia
Ch'egli era spento, io doloroso, in veglia,
Premea le piume; ed alla tarda notte
Un canto che s'udia per li sentieri
Lontanando morire a poco a poco,
Già similmente mi stringeva il core.
Se dovessi inventarmi il sogno
del mio amore per te
penserei a un saluto
di baci focosi
alla veduta di un orizzonte spaccato
e a un cane
che si lecca le ferite
sotto il tavolo.
Non vedo niente però
nel nostro amore
che sia l'assoluto di un abbraccio gioioso.
bk Feb 2015
I:
qualsiasi cosa veloce ed estrema mi attrae inevitabilmente. spesso&volentieri; penso agli incendi, agli scontri frontali, alle montagne russe, alle droghe sintetiche.
II:
io&te; in un pozzo di luce, tra piante esotiche e farfalle tropicali più grandi dei palmi delle nostre mani messe assieme. viviamo in questa casa di vetro da sei anni&abbiamo; dimenticato i nostri nomi.
III:
i fantasmi hanno smesso di esistere dal momento in cui hai smesso di esistere in ciò che sogno la notte. il mio cuore è disinfestato&i; suoi inquilini hanno tirato un sospiro di sollievo, spalancando le finestre.
IV*:
avevo sette anni quando ** trovato quei denti in giardino. li nascosi molto meglio&nessuno; ne ebbe più traccia.
Sogno d'un dì d'estate.
Quanto scampanellare
tremulo di cicale!
Stridule pel filare
moveva il maestrale
le foglie accartocciate.
Scendea tra gli olmi il sole
in fascie polverose;
erano in ciel due sole
nuvole, tenui, róse:
due bianche spennellate
in tutto il ciel turchino.
Siepi di melograno,
fratte di tamerice,
il palpito lontano
d'una trebbiatrice,
l'angelus argentino...
dov'ero? Le campane
mi dissero dov'ero,
piangendo, mentre un cane
latrava al forestiero,
che andava a capo chino.
Il mio sogno non sorge mai dal grembo
Delle stagioni, ma nell'intemporaneo
Che vive dove muoiono le ragioni
e Dio sa s'era tempo; o s'era inutile.
Manicomio è parola assai più grande
delle oscure voragini del sogno,
eppur veniva qualche volta al tempo
filamento di azzurro o una canzone
lontana di usignolo o si schiudeva
la tua bocca mordendo nell'azzurro
la menzogna feroce della vita.
O una mano impietosa di malato
saliva piano sulla tua finestra
sillabando il tuo nome e finalmente
sciolto il numero immondo ritrovavi
tutta la serietà della tua vita.
tokonoma Oct 2014
out of lust he detached
his eyes from the recording meter,
frames shifted apart,
he turned when all was already gone.
as he fiddled between elastic bands and clips
he realized :
time for another cigarette and a barley coffee.
with his friend’s eybrows
the patron of the corner bar ***** the sister,
too ****** not to deserve it at least in dreams.
a song popped up again
unwrapping fifteen years of ratafia candies .
as he crossed the street, again
the yellow light reminded him that santander
was a rainy city .
what mostly ****** him off was not being able to smoke on the street

Italian version  written in 1995:

per concupiscenza staccò
gli occhi dal contatore,
l’immagine cambiò parte,
si voltò quando già non c’era.
giochicchiando tra l’elastico e le clips
si rese conto:
era tempo di un’altra sigaretta e un caffè d’orzo.
il signore del bar d’angolo
stuprava la sorella colle ciglia dell’amico,
troppo stronza per non meritarlo almeno in sogno.
una canzone si rifece viva
scartando almeno quindici anni di caramelle ratafià.
riattraversando
il giallo gli rammentò che santander
era una città piovosa.
soprattutto lo irritava il non poter fumare in strada.
Amo la libertà dè tuoi romiti
vicoli e delle tue piazze deserte,
rossa Pavia, città della mia pace.
Le fontanelle cantano ai crocicchi
con chioccolìo sommesso: alte le torri
sbarran gli sfondi, e, se pesante ** il cuore,
me l'avventano su verso le nubi.
Guizzan, svelti, i tuoi vicoli, e s'intrecciano
a labirinto; ed ai muretti pendono
glicini e madreselve; e vi s'affacciano
alberi di gran fronda, dai giardini
nascosti. Viene da quel verde un fresco
pispigliare d'uccelli, una fragranza
di fiori e frutti, un senso di rifugio
inviolato, ove la vita ignara
sia di pianto e di morte. Assai più belli
i bei giardini, se nascosti: tutto
mi pare più bello, se lo vedo in sogno.
E a me basta passar lungo i muretti
caldi di sole; e perdermi nè tuoi
vicoli che serpeggian come bisce
fra verzure d'occulti orti da fiaba,
rossa Pavia, città della mia pace.
Placida notte, e verecondo raggio
Della cadente luna; e tu che spunti
Fra la tacita selva in su la rupe,
Nunzio del giorno; oh dilettose e care
Mentre ignote mi fur l'erinni e il fato,
Sembianze agli occhi miei; già non arride
Spettacol molle ai disperati affetti.
Noi l'insueto allor gaudio ravviva
Quando per l'etra liquido si volve
E per li campi trepidanti il flutto
Polveroso dè Noti, e quando il carro,
Grave carro di Giove a noi sul capo,
Tonando, il tenebroso aere divide.
Noi per le balze e le profonde valli
Natar giova trà nembi, e noi la vasta
Fuga dè greggi sbigottiti, o d'alto
Fiume alla dubbia sponda
Il suono e la vittrice ira dell'onda.
Bello il tuo manto, o divo cielo, e bella
Sei tu, rorida terra. Ahi di cotesta
Infinita beltà parte nessuna
Alla misera Saffo i numi e l'empia
Sorte non fenno. À tuoi superbi regni
Vile, o natura, e grave ospite addetta,
E dispregiata amante, alle vezzose
Tue forme il core e le pupille invano
Supplichevole intendo. A me non ride
L'aprico margo, e dall'eterea porta
Il mattutino albor; me non il canto
Dè colorati augelli, e non dè faggi
Il murmure saluta: e dove all'ombra
Degl'inchinati salici dispiega
Candido rivo il puro seno, al mio
Lubrico piè le flessuose linfe
Disdegnando sottragge,
E preme in fuga l'odorate spiagge.
Qual fallo mai, qual sì nefando eccesso
Macchiommi anzi il natale, onde sì torvo
Il ciel mi fosse e di fortuna il volto?
In che peccai bambina, allor che ignara
Di misfatto è la vita, onde poi scemo
Di giovanezza, e disfiorato, al fuso
Dell'indomita Parca si volvesse
Il ferrigno mio stame? Incaute voci
Spande il tuo labbro: i destinati eventi
Move arcano consiglio. Arcano è tutto,
Fuor che il nostro dolor. Negletta prole
Nascemmo al pianto, e la ragione in grembo
Dè celesti si posa. Oh cure, oh speme
Dè più verd'anni! Alle sembianze il Padre,
Alle amene sembianze eterno regno
Diè nelle genti; e per virili imprese,
Per dotta lira o canto,
Virtù non luce in disadorno ammanto.
Morremo. Il velo indegno a terra sparto
Rifuggirà l'ignudo animo a Dite,
E il crudo fallo emenderà del cieco
Dispensator dè casi. E tu cui lungo
Amore indarno, e lunga fede, e vano
D'implacato desio furor mi strinse,
Vivi felice, se felice in terra
Visse nato mortal. Me non asperse
Del soave licor del doglio avaro
Giove, poi che perir gl'inganni e il sogno
Della mia fanciullezza. Ogni più lieto
Giorno di nostra età primo s'invola.
Sottentra il morbo, e la vecchiezza, e l'ombra
Della gelida morte. Ecco di tante
Sperate palme e dilettosi errori,
Il Tartaro m'avanza; e il prode ingegno
Han la tenaria Diva,
E l'atra notte, e la silente riva.
Vidi il mio sogno sopra il monte in cima;
era una striscia pallida, cò suoi
Boschi d'un verde quale mai né prima
vidi né poi.
Prima, il sonante nembo coi velari,
tutto ascondeva, delle nubi nere:
poi, tutto il sole disvelò del pari
bello a vedere.
Ma quel mio sogno al raggio d'un'aurora
nuova m'apparve e sparve in un baleno,
che il ciel non era torbo più né ancora
tutto sereno.
Vidi il mio sogno sopra il monte in cima;
era una striscia pallida, cò suoi
Boschi d'un verde quale mai né prima
vidi né poi.
Prima, il sonante nembo coi velari,
tutto ascondeva, delle nubi nere:
poi, tutto il sole disvelò del pari
bello a vedere.
Ma quel mio sogno al raggio d'un'aurora
nuova m'apparve e sparve in un baleno,
che il ciel non era torbo più né ancora
tutto sereno.

— The End —