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Anais Vionet Jan 2023
Coffee, I adore thee,
somehow you never bore me.
Bold and dark or mild and smooth,
you get me up and on the move.

In warm embrace or cool frappe,
mocha, french roast, or tall latte,
crema, sospeso or con panna,
you never fail to make my day.

It’s the best thing ever manufactured,
without it, my mind is slow and scattered,
for a quiz or formulating I’d be knackered,
every morning the Keurig is where we gather.

You pick me up and keep me keen,
in complementing any cuisine,
by delivering a dose of sweet caffeine,
you are the original magic bean.

In doses quick or lingered over,
on mornings with a hangover,
I reach for you, your warm embrace,
the morning fogginess to erase.

The flavors, the scent, which is the best?
They are of compound interest.
French press or espresso - take your pick
- they all provide that delicious kick.

Jitter juice, rocket fuel, cup of joe,
cuppa, morning brew or ristretto,
your flavors please, your scent rouses,
a coffee shop is where the crowd is.

In slang they call it Mormon-crack,
but sugared up or with a snack,
with creamy art or straight-up black
once I’ve got it, you won’t get it back.
BLT Marriam Webster word of the day challenge: Knackered: “very tired or exhausted.”
Un vischio, fin dall'infanzia sospeso grappolo
di fede e di pruina sul tuo lavandino
e sullo specchio ovale ch'ora adombrano
i tuoi ricci bergére fra santini e ritratti
di ragazzi infilati un po' alla svelta
nella cornice, una caraffa vuota,
bicchierini di cenere e di bucce,
le luci di Mayfair, poi a un crocicchio
le anime, le bottiglie che non seppero aprirsi,
non più guerra né pace, il tardo frullo
di un piccione incapace di seguirti
sui gradini automatici che ti slittano in giù….
Edoardo Alaimo Apr 2016
Quando penso a te,
non sei da qualche parte
a ragionare, a patire.
Un occhio, solo, alla luce,
Uno scudo contro mille lance,
In un terreno di battaglia lontano.
Sei qui con me,
E quando ti penso non ** paura
Né angoscia: io ti ** dentro
Quando ti vedo sei sempre come
Mille libri da cui trarre ispirazione.
Dentro di me, rimani il libro più bello
E il solo vederne la copertina
Mi fa stare meglio:
Sei come il sole, splendido dell'orizzonte,
Che diventa mio, al mattino
Sei una brezza di calma e di serenità
Che sfiora il corpo.
Che io sia ovunque,
Ti tengo stretta:
Con te sono piu forte,
Mi sento migliore
Il mondo intero lo sembra
Vi siano tramonti d'autunno,
O temporali e folgore
Sei la mia buona stella,
In questo luogo,
Dove si annega il pensiero,
E le preoccupazioni
Vorrei stare sospeso con te
In questo luogo;
E raccontarti a chiunque
This is what I was. There are many elements to this poem which are interesting.

First of all. The idea of "what is the idea I have of you" vs "what is the truth of you". Bringing an element of Le Chatelier principle: for me, when I think About you, you are not alone fighting a war, because in reality you are here with me.

This is clearly contradictory to reality. And it is a dream. Because when you are fighting you are alone. The hope of these sentences is to "bring an idea": for me you are not alone, so maybe you are not thinking you are alone.

This idea is Carried throughout the whole poem. Especially the "you are my breeze of calm and serenity". It is all about myself. It has nothing to do with you.. I myself feel calm when I think about you.

I myself feel tranquil and feel like talking about you to anybody.  But that is me. Not you.

I think the best continuation to this poem is "Colours'.
Un vischio, fin dall'infanzia sospeso grappolo
di fede e di pruina sul tuo lavandino
e sullo specchio ovale ch'ora adombrano
i tuoi ricci bergére fra santini e ritratti
di ragazzi infilati un po' alla svelta
nella cornice, una caraffa vuota,
bicchierini di cenere e di bucce,
le luci di Mayfair, poi a un crocicchio
le anime, le bottiglie che non seppero aprirsi,
non più guerra né pace, il tardo frullo
di un piccione incapace di seguirti
sui gradini automatici che ti slittano in giù….
Un vischio, fin dall'infanzia sospeso grappolo
di fede e di pruina sul tuo lavandino
e sullo specchio ovale ch'ora adombrano
i tuoi ricci bergére fra santini e ritratti
di ragazzi infilati un po' alla svelta
nella cornice, una caraffa vuota,
bicchierini di cenere e di bucce,
le luci di Mayfair, poi a un crocicchio
le anime, le bottiglie che non seppero aprirsi,
non più guerra né pace, il tardo frullo
di un piccione incapace di seguirti
sui gradini automatici che ti slittano in giù….

— The End —