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Il capitalismo mi prende per mano dicendomi:
"Guarda, Simone, quante cose ti metto a disposizione! Migliaia di prodotti: auto, vestiti, esperienze, viaggi, chitarre bellissime, cellulari bellissimi, fotocamere meravigliosi, prodotti artistici che emozionano il tuo cuore, stimolano la tua mente, film, feste, libri di ogni tipo, strumenti musicali, cultura, social network, notizie da tutto il mondo, podcast di ogni tipo, approfondimenti su di ogni materia...ecc...ce n'è di tutti i gusti, per ogni persona e personalità, pure per un affamato di cultura come me.
E nell'acquisto, nel consumo di queste è nascosta la felicità"

E io mi ritrovo come un bambino in un buffet che vuole provare di tutto.
Ingordo della vita e ansioso di volermi gustare tutto. Non voglio perdere niente di tutto ciò che c'è.
Ma ecco il tranello. Nell'illusione di volermi gustare ogni cosa è insita l'ansia.
L'ansia che una vita è troppo breve per potermi gustare ogni cosa.
E anzi questa iperpossibilità di scelta rischia di non farmi gustare ciò che ** già, perché ci sarà sempre qualcosa di migliore da consumare, qualcosa di più buono da mangiare rispetto a ciò che ** io in bocca. Ed ecco scattata la trappola.
D'improvviso non ** più tempo e sono perso tra migliaia di strade da poter percorrere.
Quale scelta prendere quando le possibilità sono così tante?
Ogni strada percorsa è un'altra strada che non sto percorrendo. E ciò non mi fa gustare appieno la strada che ** scelto.
Maledetto capitalismo. Incredibile tranello narcisistico covert.

Perché covert?
Perché una volta approfondendo i disturbi di personalità scrissi questo appunto sui narcisisti covert:

"Pensiero dei Narci covert:

"Continua ricerca del meglio, perché io sono speciale e merito il meglio dalla vita.
E vivere con un costante senso di insoddisfazione perché questo meglio non è mai abbastanza.
Non c'è niente che appaga pienamente, ma solo momentaneamente."".

Ma ovviamente c'è la soluzione ed è capire, essere consapevoli.
Amo sorridere,
Voglio volare,
Spingere, spingere fuori,
Andare, andare, andare

Fissarti il colore degli occhi e basta oppure guardare e fantasticare

Vorrei vibrare, vibrare
Come foglie al vento
Come un albero secolare
Movimenti in ogni direzione

Sento il mio cuore che segue il tamburo che segue il rumore che sento rombare

Esplorare il verde, il verde
Chiusi gli occhi al vento e al sole
Pelle morta che si libera nell'aria
Voglio odore, odore, odore

Sentirti un profumo inebriante come un esplosione che saturi tutto tra naso e sapore

Voglio andare piano o veloce
Costruirmi, costruire, costruire
Le braccia tese all'infuori,
e stringersi a sé stessi

Voglio abbracciare con il petto e con le mani ed incendiare e bruciare le vene e il cuore

Voglio creare,
fare cazzate,
Gioire, soffrire, amare,
Capire, vivere, baciare,

Voglio annegare e gustare le mucose e la bocca ed il silenzio e l'immenso

e come un cotone galleggiare
Weaving a new cotton sheet, a piece dedicated to experiences, the senses, and the sensations. More of a stream of consciousness of reality, yours. Mine. Who knows.

E.A.

— The End —