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Atta Mar 2017
Kenapa-
Tuhan menakdirkan aku dan kamu
tetapi Ia juga menciptakan jarak diantara kita?

Kenapa-
Tuhan menakdirkan aku dan kamu
tetapi Ia juga menanam ego yang kuat
pada masing-masing kita?

Kenapa-
Tuhan menakdirkan kamu dan dia
tetapi Ia membubuh cinta di masing-masing hati kita?
Back at it again with bahasa
Diego Scarca Jan 2010
*****, io vorrei
che tu, mio padre ed io
ci potessimo rivedere
e dimenticassimo per mezz'ora
la città che ci ignora,
la città che ci separa.

*****, tu non sai come io vorrei
che per un momento
si potesse stare insieme
ad ascoltare il vento
che scuote le foglie
del frutteto di mio padre
sotto il cielo che stanotte
è una lastra di vetro.

Seduti intorno a un fuoco
o sotto un pergolato di rami
a guardarci negli occhi
come se con gli occhi
noi potessimo parlare,
mentre lontani si odono
i rintocchi di una campana
e si perde nella notte
l'abbaiare dei cani.
*****, la nostra vita è disumana.

*****, tu non sai
che cosa non darei
perché per un momento
si potesse stare insieme
ad osservare le stelle
del firmamento
che brillano stanotte
come se brillassero
per la prima volta.

Io vorrei, *****,
che la nostra vita fosse
ad una svolta,
che si mettessero da parte
i dubbi, i sospetti,
e che insieme ci mettessimo
a rileggere, perché no,
i sonetti del Petrarca
e a declamarli ad alta voce
lungo un viale di pioppi,
sotto la luna che ci rischiara,
come se nel mondo
noi non fossimo sconfitti,
come se non ci dessero per morti,
come se i nostri versi nella notte
risuonassero più forti
perché li abbiam riscritti.

Come se tu, mio padre ed io,
*****, noi non fossimo
dei derelitti.
Diego Scarca, Architetture del vuoto, Torino, Edizioni Angolo Manzoni, 2007
Il bacio appena sognato
in una notte di tradimenti,
dove tutti consumano amplessi
che non hanno profumo,
il tuo bacio febbricitante,
il candore delle tue labbra,
somiglia alla mia porta
che non riesco ad aprire.
Il bacio è come una vela,
fa fuggire lontano gli amanti,
un amore che non ti gela
che ti dà mille duemila istanti.
** cercato di ricordare
che potevi tornare indietro,
ma ahimè il tuo bacio
è diventato simile a un vetro.
Io come un animale
mi rifugio nel bosco
per non lasciare ovunque
il mio candido pelo.
Il pelo della mia anima
è così bianco e così delicato
che persino un coniglio ne trema.
Tu mi domandi quanti amanti ** avuto
e come mi hanno scoperto.
Io ti dico che ognuno scopre la luce
e ognuno sente la sua paura,
ma la mia parte più pura è stata il bacio.
Io tornerei sui monti d'Abruzzo,
dove non sono mai stata.
Ma se mi domandano
dove traggono origine i miei versi,
io rispondo:
mi basta un'immersione nell'anima
e vedo l'universo.
Tutti mi guardano con occhi spietati,
non conoscono i nomi delle mie scritte sui muri
e non sanno che sono firme degli angeli
per celebrare le lacrime che ** versato per te.
Vengo a expresar mi desazón suprema
y a perpetuarla en la virtud del canto.
Yo soy Maín, el héroe del poema,
que vio, desde los círculos del día,
regir el mundo una embriaguez y un llanto.

¡Armonía! ¡Oh profunda, oh abscóndita Armonía!

Y velaré mi arduo pensamiento
sotto il velame degli versi strani,
fastuoso, de pompas seculares;
perfecta en sí la estrofa del lamento
y a impulso de los ritmos estelares.

Columpia el mar su cauda nacarina,
e imbuida en la clámide del río
pasa en la bruma fúlgida la carne de la ondina.
Grana el campo nutricio, fluyen mieles,
una deidad inflama las horas con su llama
y loa el día azul un coro de donceles.

Romero: ¿no rebosa el corazón
por la noche de sombras evocadas,
por la tierra de arrugas trabajadas,
del Tiempo y el Espacio la múltiple emoción?

Brilla en las lejanías invioladas
vaga ciudad, e! viento da en los juncos,
los juncos gimen bajo el viento rudo...
Romero, ¡que se vierta el corazón!
y la ternura y la tristeza mía
canten en el crepúsculo: ¡Armonía!
Yo, Rey del reino estéril de las lágrimas,
yo, Rey del reino vacuo de las rimas,
con mis canciones ebrias
que un son nocturno hechiza
y con mis voces pávidas,
anuncio las cavernas del Enigma.
En mis siete dolores primarios se resume,
como en alejandrino paradigma,
la escala del dolor que el mal asume.

Tenebrosa, recóndita Armonía...

Mi numen, fuerte, no es aquel tan puro
como el cerrado corazón de un monte;
pero sobre sus ruinas de inocencias
haré brillar, ebrio del dolor puro,
una gota de luz del corazón del monte.
Is it love or rain ,,
     Made this chaos & pain ,,
                           No one can explain ,,

When you smell the scent of rain ,,
                  It goes directly by the train ,,
                        Quench the nerves & wash away all the brain ,,
  
Love like playstation game  ,,
        You think it’s funny but Devils may cry ,,                                                      
                                   And will you gonna  insane ,,

Did you ever felt the same , cuz  so hard to tame   ,,
                        More than catching fire and throwing the Flame  ,,
                                                    But I know  you’re not the one to blame ,,
  
I made it like Italiano stile ,,
                                     tre versi ,,  
                                        e una rhyme ,,
"Mater dolcissima, ora scendono le nebbie,
il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve;
non sono triste nel Nord: non sono
in pace con me, ma non aspetto
perdono da nessuno, molti mi devono lacrime
da uomo a uomo. So che non stai bene, che vivi
come tutte le madri dei poeti, povera
e giusta nella misura d'amore
per i figli lontani. Oggi sono io
che ti scrivo. " - Finalmente, dirai, due parole
di quel ragazzo che fuggì di notte con un mantello corto
e alcuni versi in tasca. Povero, così pronto di cuore
lo uccideranno un giorno in qualche luogo. -
"Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo
di treni lenti che portavano mandorle e arance,
alla foce dell'Imera, il fiume pieno di gazze,
di sale, d'eucalyptus. Ma ora ti ringrazio,
questo voglio, dell'ironia che hai messo
sul mio labbro, mite come la tua.
Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ** qualche lacrima per te,
per tutti quelli che come te aspettano,
e non sanno che cosa. Ah, gentile morte,
non toccare l'orologio in cucina che batte sopra il muro
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto
del suo quadrante, su quei fiori dipinti:
non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà,
morte di pudore. Addio, cara, addio, mia dolcissima mater."
Bello.
Non ** idea del perché.
Ma è bello questo paesaggio.

Grazie, cittadella in riposo.
Grazie, cielo puro e ammaliante.
Grazie, finestra cara,
che mi hai dato la possibilità
di vedere questo invisibile spettacolo.

Case semplici, piante non molto alte, alcune secche,
come in una terra all’industria
del necessario e il minimo per il buono.

Luce di lampioni
che illumina disordinata le strade,
come se il panico diurno fosse
congelato nel tempo dalla luce.
Eppure, anche nella pace,
l’uomo lo trascina con sé.

Tralicci che tagliano un cielo
senza nuvole e senza stelle,
non degno di essere amato dagli urbani,
che cercano solo il bello canonico,
antico, sterile.

Ma fortemente illuminato dalle città, il cielo,
che lo uccidono per convenienza.
E noi, sordi,
nemmeno ne udiamo il grido.

E poi, laggiù in fondo,
oltre l’autostrada,
altri grandi lampioni.
Pagane colonne d’Ercole,
Ignorate per voler del nostro
antropocentrismo,
lasciate a sbiadire
sul fondale.

Tutto nel silenzio di un istante
che non si apprezza più,
perché è memoria lontana
il tempo da perdere.


Non è nulla di che, a pensarci.
Eppure mi affascina.
La prima volta che, forse,
e dico solo forse,
trovo la magia nell’ordinario.

Forse ora capisco i grandi scrittori.
Forse la capirò meglio anch’io,
se davvero c’è magia.

Comunque,
so solo che questa visione è ferma,
vuota, angosciante per certi versi,
disperata,
morta.

Mi fa paura.

Ma, nonostante ciò,
mi fa stare bene.
E ne sono grato.

Grazie, cittaccia assassina.
Grazie, falso cielo ormai defunto.
Grazie, finestra svelatrice,
che mi hai permesso di vedere
questo melodrammatico spettacolo.

///

Beautiful.
I have no idea why.
But this landscape is beautiful.

Thank you, citadel in repose.
Thank you, pure and enchanting sky.
Thank you, dear window,
that you gave me the chance
to see this invisible spectacle.

Simple houses, plants not very tall, some dry,
as in a land of industry
of the necessary and the minimum for the good.

Light of street lamps
that illuminates the streets in a disorderly way,
as if the daytime panic was
frozen in time by the light.
And yet, even in peace,
man drags it with him.

Pylons that cut a sky
without clouds and without stars,
not worthy of being loved by urbanites,
who seek only the canonical beauty,
ancient, sterile.

But strongly illuminated by cities, the sky,
that **** it for convenience.
And we, deaf,
do not even hear its cry.

And then, down there,
beyond the highway,
other large streetlights.
Pagan Pillars of Hercules,
Ignored by the will of our
anthropocentrism,
left to fade
on the seabed.

All in the silence of a moment
that is no longer appreciated,
because it is a distant memory
the time to waste.

It is nothing special, if you think about it.
And yet it fascinates me.
The first time that, perhaps,
and I say only perhaps,
I find magic in the ordinary.

Perhaps now I understand the great writers.
Perhaps I will understand it better too,
if there really is magic.

In any case,
I only know that this vision is still,
empty, distressing in some ways,
desperate,
dead.

It scares me.

But, despite this,
it makes me feel good.
And I am grateful for it.

Thank you, murderous city.
Thank you, false sky now defunct.
Thank you, revealing window,
that allowed me to see
this melodramatic spectacle.
When the view talks
MARIA PANOUTSOU May 2021
Maria Skoularikou- Panoutsou – Μαρία Σκουλαρίκου- Πανούτσου

Lady Godiva,

αρκεί που με αγάπησες
για μέρες,
μέρες γεμάτες από ένα σφρίγος αναμονής
αναμονή, για αγκάλιασμα
για βλέμμα κατευθείαν
στην κόρη των ματιών.
απουσιάζω από τα όνειρά σου
όμως εσύ με επισκέπτεσαι ταχτικά
σε διάδρομους με χρώματα
ξεκολλάς από τον τοίχο
σαν ταπετσαρία σχισμένη
θα περπατώ πάνω στο σώμα σου
και θα τρέφομαι από το αίμα σου
σαν μια μικρή ξεχασμένη ψείρα
που ξέμεινε από ένα σμήνος
κάποτε,
σε αποθήκη με στάρι σαπισμένο
ο αέρας με καλεί, για έναν περίπατο,
ως την επόμενη αυγή που θα βρω το θάρρος
να περπατήσω σαν την Lady Godiva,
διασχίζοντας στην πόλη που με γέννησε.

(από Στίχοι 2019)

Lady Godiva,

è sufficiente che tu m’abbia amato
per giorni,
giorni colmi di vigorosa attesa
attesa, per l’abbraccio
per sguardi diretti
alla pupilla degli occhi.
sono assente dai tuoi sogni
ma tu mi visiti spesso
nei corridoi colorati
ti stacchi dal muro
come carta da parati strappata
camminerò sul tuo corpo
e mi nutrirò del tuo sangue
come piccolo pidocchio dimenticato
rimasto indietro dallo sciame
una volta,
in un magazzino di grano marcio
il vento mi chiama ad una passeggiata,
fino all’alba successiva quando troverò il coraggio
di camminare come Lady Godiva,
attraversando la città che mi ha fatto nascere.

(da Versi, 2019)

traduzioni dal greco
di Alexandra Zambà
traduzioni dal greco
di Alexandra Zambà
Il bacio appena sognato
in una notte di tradimenti,
dove tutti consumano amplessi
che non hanno profumo,
il tuo bacio febbricitante,
il candore delle tue labbra,
somiglia alla mia porta
che non riesco ad aprire.
Il bacio è come una vela,
fa fuggire lontano gli amanti,
un amore che non ti gela
che ti dà mille duemila istanti.
** cercato di ricordare
che potevi tornare indietro,
ma ahimè il tuo bacio
è diventato simile a un vetro.
Io come un animale
mi rifugio nel bosco
per non lasciare ovunque
il mio candido pelo.
Il pelo della mia anima
è così bianco e così delicato
che persino un coniglio ne trema.
Tu mi domandi quanti amanti ** avuto
e come mi hanno scoperto.
Io ti dico che ognuno scopre la luce
e ognuno sente la sua paura,
ma la mia parte più pura è stata il bacio.
Io tornerei sui monti d'Abruzzo,
dove non sono mai stata.
Ma se mi domandano
dove traggono origine i miei versi,
io rispondo:
mi basta un'immersione nell'anima
e vedo l'universo.
Tutti mi guardano con occhi spietati,
non conoscono i nomi delle mie scritte sui muri
e non sanno che sono firme degli angeli
per celebrare le lacrime che ** versato per te.
Il bacio appena sognato
in una notte di tradimenti,
dove tutti consumano amplessi
che non hanno profumo,
il tuo bacio febbricitante,
il candore delle tue labbra,
somiglia alla mia porta
che non riesco ad aprire.
Il bacio è come una vela,
fa fuggire lontano gli amanti,
un amore che non ti gela
che ti dà mille duemila istanti.
** cercato di ricordare
che potevi tornare indietro,
ma ahimè il tuo bacio
è diventato simile a un vetro.
Io come un animale
mi rifugio nel bosco
per non lasciare ovunque
il mio candido pelo.
Il pelo della mia anima
è così bianco e così delicato
che persino un coniglio ne trema.
Tu mi domandi quanti amanti ** avuto
e come mi hanno scoperto.
Io ti dico che ognuno scopre la luce
e ognuno sente la sua paura,
ma la mia parte più pura è stata il bacio.
Io tornerei sui monti d'Abruzzo,
dove non sono mai stata.
Ma se mi domandano
dove traggono origine i miei versi,
io rispondo:
mi basta un'immersione nell'anima
e vedo l'universo.
Tutti mi guardano con occhi spietati,
non conoscono i nomi delle mie scritte sui muri
e non sanno che sono firme degli angeli
per celebrare le lacrime che ** versato per te.
Ruslan Jun 9
Kiss miss you so it begin, set o way to get for him
I to like its very day, so it you for man to let
Evil so well base attack, you can speak it very hack
So it well was is fo you, situation that war set
I to go it well begin, set want to you look for him

Kiss will de if fo to you, set want go it for to man
Kiss i like to girl friend, set will be you cos for net
Sen te de *** wall its you, go in bebe i love you
Situation that for him, kisses like to get for em

Like issue well so it sen, kiss will be it for to gen
Six mounts well is very hit, that for be you looked net
Like so it ver so it you, liked bebe i love you
Set will so in tgat for him, let my dear so its

Crain its well i dont hu is, this is bebe versi set
I to looked for agate, That for him to you so in
Is is very very good, i to know the bebe blood
Is you him all to again, that war so it you again

Set in like kisses well, so it you a net for gate
Like so it well bebe ice, that for you a looked guys
Set will be a you okay, set in setting this is is
I to know ill be again, as to get fir is begin

Situation is you bebe, ah its well not you is be
You ****** ill be and say. Looked for my book okay
Is is book is there set, like to it in very gain
Is is bebe set o way, looked for and you okay

This is book you're ill ID, situation will so me
Kisses liked very is, this is go my dear she's
Is you bebe go it me, like it very so to me
That i do a you okay? That for you so it will be

This is very very good, i to know to me and look
Like its well so it will be, locked for to get to me
Is you as will set o way, this is going set again
Like its well so much to get, izzy very very net

I'm to lucked very guys, go it *** a woman ice
Sot will cent is bebe ***, that for you to get m
My chance very looked for, to my bebe its a joke 😜
Fire fo you set again, that for you to get my crain

Is is well so it will be, i to know it very see
Six and months it very scrap, you toget it very *****
Is is very very good, you can speak is very chuck
Is is well so it you sin, this is so it you agent

Mother doch's in bebe set, to and army what i net
Looked for to him its well, so it you a look again
That will so you understand, is is crazy you my friend
Is kiss as you take ill de, what for you toget to me

Set will be it very not, looked for to get my lord
*** its well on that well be, at the looked for to me
Is is classic very chain, that well it very head
You so matching world again, situation it the sein

Set will be a you okay, that for him it very day
Sent to me its very guys, a the looked very face
Kisses is is that way do, looked for to get my do
Situation six months let, guys its more to you for get
Situation ****** ****...

— The End —