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Quando tra estreme ombre profonda
in aperti paesi l'estate
rapisce il canto agli armenti
e la memoria dei pastori e ovunque tace
la secreta alacrità delle specie,
i nascituri avvallano
nella dolce volontà delle madri
e preme i rami dei colli e le pianure
aride il progressivo esser dei frutti.
Sulla terra accadono senza luogo,
senza perché le indelebili
verità, in quel soffio ove affondan
leggere il peso le fronde
le navi inclinano il fianco
e l'ansia dè naviganti a strane coste,
il suono d'ogni voce
perde sé nel suo grembo, al mare al vento.
Nasce una notte
piena di finte buche,
di suoni morti
come di sugheri
di reti calate nell'acqua.

Le tue mani si fanno come un soffio
d'inviolabili lontananze,
inafferrabili come le idee.

E l'equivoco della luna
e il dondolio, dolcissimi,
se vuoi posarmele sugli occhi,
toccano l'anima.

Sei la donna che passa
come una foglia.

E lasci agli alberi un fuoco d'autunno.
Quando la giovinezza si fa buia
prima che sopravvenga a dominare
la luce dell'ascolto,
ogni parte di me si fa tensione
e le mani scrittura misurata.

S'apre la vaga ellissi del volume,
sopra cui la cadenza si fa scure
che trapassa nel vivo la materia.

Ed io incido col soffio del respiro
mentre la morte s'alza in me supina
per un connubio acceso di sospetti.
Viene il freddo. Giri per dirlo
tu, sgricciolo, intorno le siepi;
e sentire fai nel tuo zirlo
lo strido di gelo che crepi.
Il tuo trillo sembra la brina
che sgrigiola, il vetro che incrina...
trr trr trr terit tirit...
Viene il verno. Nella tua voce
c'è il verno tutt'arido e tecco.
Tu somigli un guscio di noce,
che ruzzola con rumor secco.
T'ha insegnato il breve tuo trillo
con l'elitre tremule il grillo...
trr trr trr terit tirit...
Nel tuo verso suona scrio scrio,
con piccoli crepiti e stiocchi,
il segreto scricchiolettio
di quella catasta di ciocchi.
Uno scricchiolettio ti parve
d'udirvi cercando le larve...
trr trr trr terit tirit...
Tutto, intorno, screpola rotto.
Tu frulli ad un tetto, ad un vetro.
Così rompere odi lì sotto,
così screpolare lì dietro.
Oh! lì dentro vedi una vecchia
che fiacca la stipa e la grecchia...
trr trr trr terit tirit...
Vedi il lume, vedi la vampa.
Tu frulli dal vetro alla fratta.
Ecco un tizzo soffia, una stiampa
già croscia, una scorza già scatta.
Ecco nella grigia casetta
l'allegra fiammata scoppietta...
trr trr trr terit tirit...
Fuori, in terra, frusciano foglie
cadute. Nell'Alpe lontana
ce n'è un mucchio grande che accoglie
la verde tua palla di lana.
Nido verde tra foglie morte,
che fanno, ad un soffio più forte...
trr trr trr terit tirit...
Marco Bo Aug 2018
by these forgotten suburbs of the world
every day a new scent
every day a new path
***** trails to feel the soil

every day someone to greet
every day I see you go
and then come back

every day a breath of wind
with all the universe inside!

every day from heat to cold
from light to dark
and sometimes the rain
it falls.....

nothing is ever the same
every day a new day like that
with one thing or two things
or three
and the next day maybe one
or half.....

the sum
or the subtraction
of many little things
happiness and freedom?
Yup,
I can teach you
master!
..........


i segreti del cane n. 10 - la somma o la sottrazione

.................................

presso queste dimenticate periferie del mondo
ogni giorno un nuovo odore
ogni giorno un nuovo sentiero
strade sterrate per sentire il suolo

ogni giorno qualcuno da salutare
ogni giorno un vederti andare
e poi ritornare

ogni giorno un soffio di vento
con l'universo dentro!

ogni giorno si passa dal caldo al freddo
dalla luce al buio
e a volte la pioggia
cade.....
niente è mai uguale

ogni giorno un giorno nuovo così
con una cosa o due cose
oppure tre
e il giorno dopo forse una
oppure metà.....

la somma
oppure la sottrazione
di tante piccole cose
la felicità e la libertà?
sì,
io te le posso insegnare
padrone!
..................

los secretos del perro n. 10 - la suma o la resta

.................................

en estos suburbios olvidados del mundo
todos los días un nuevo olor
todos los días un nuevo sendero
caminos de tierra para sentir el suelo

todos los días alguien para saludar
todos los días te veo ir
y luego regresar

todos los días un soplo de viento
con el universo entero adentro!

todos los días  del calor al frío
de claro al oscuro
y a veces la lluvia
cae .....

nada es igual
todos los días un nuevo día asì
con una o dos cosas
o tres
y el día siguiente quizás uno
o la mitad .....

la suma
o la resta
de muchas pequeñas cosas
felicidad y libertad?
sí,
yo puedo enseñarte
patrón!
Marco Bo Aug 2019
under this gray suburban sky
happiness is a fortune that not everyone can afford

those who can afford it
most of the time they do not recognize it

happiness

under this gray sky
if you can afford it
don't say words
don't ask for words
stay silent
and be happy

happiness

like that good heat you felt inside
when child you felt loved
in a smile and a breeze

...............
la felicità è

sotto questo grigio cielo suburbano
la felicità è una fortuna che non tutti possono permettersi

quelli che possono permettersela
il più delle volte non la riconoscono

felicità

sotto questo cielo grigio
se te lo puoi permettere

non dire parole
non chiedere parole
stai in silenzio
e sii felice

felicità

come quel caldo buono che avevi dentro
da bambino quando ti sentivi amato
in un sorriso e un soffio di vento
....................

felicidad es

bajo este cielo suburbano
la felicidad es una fortuna que no todos pueden permitirse

aquellos que pueden
la mayoría de las veces no la reconocen

felicidad

bajo este cielo gris
si puedes permitírtelo
no digas palabras
no pidas palabras
quedate en silencio
y se feliz

felicidad

como ese  calor bueno que sentiste por dentro
cuando niño te sentiste amado
en una sonrisa y un soplo de viento
..............................

bonheur est

sous ce ciel gris de banlieue
le bonheur est
  une fortune que pas tout le monde
  peut se permettre

ceux qui peuvent
souvent, ils ne le reconnaissent pas

bonheur

sous ce ciel gris
si vous pouvez vous le permettre

ne dites pas de mots
ne demandez pas de mots
rester silencieux
dans le bonheur

bonheur

comme ce chaud bon
  que vous avez perçu dedans
quand enfant on se sentait aimé
dans un sourire et un coup de vent
Quando tra estreme ombre profonda
in aperti paesi l'estate
rapisce il canto agli armenti
e la memoria dei pastori e ovunque tace
la secreta alacrità delle specie,
i nascituri avvallano
nella dolce volontà delle madri
e preme i rami dei colli e le pianure
aride il progressivo esser dei frutti.
Sulla terra accadono senza luogo,
senza perché le indelebili
verità, in quel soffio ove affondan
leggere il peso le fronde
le navi inclinano il fianco
e l'ansia dè naviganti a strane coste,
il suono d'ogni voce
perde sé nel suo grembo, al mare al vento.
Nasce una notte
piena di finte buche,
di suoni morti
come di sugheri
di reti calate nell'acqua.

Le tue mani si fanno come un soffio
d'inviolabili lontananze,
inafferrabili come le idee.

E l'equivoco della luna
e il dondolio, dolcissimi,
se vuoi posarmele sugli occhi,
toccano l'anima.

Sei la donna che passa
come una foglia.

E lasci agli alberi un fuoco d'autunno.
Quando tra estreme ombre profonda
in aperti paesi l'estate
rapisce il canto agli armenti
e la memoria dei pastori e ovunque tace
la secreta alacrità delle specie,
i nascituri avvallano
nella dolce volontà delle madri
e preme i rami dei colli e le pianure
aride il progressivo esser dei frutti.
Sulla terra accadono senza luogo,
senza perché le indelebili
verità, in quel soffio ove affondan
leggere il peso le fronde
le navi inclinano il fianco
e l'ansia dè naviganti a strane coste,
il suono d'ogni voce
perde sé nel suo grembo, al mare al vento.
Quando la giovinezza si fa buia
prima che sopravvenga a dominare
la luce dell'ascolto,
ogni parte di me si fa tensione
e le mani scrittura misurata.

S'apre la vaga ellissi del volume,
sopra cui la cadenza si fa scure
che trapassa nel vivo la materia.

Ed io incido col soffio del respiro
mentre la morte s'alza in me supina
per un connubio acceso di sospetti.
Viene il freddo. Giri per dirlo
tu, sgricciolo, intorno le siepi;
e sentire fai nel tuo zirlo
lo strido di gelo che crepi.
Il tuo trillo sembra la brina
che sgrigiola, il vetro che incrina...
trr trr trr terit tirit...
Viene il verno. Nella tua voce
c'è il verno tutt'arido e tecco.
Tu somigli un guscio di noce,
che ruzzola con rumor secco.
T'ha insegnato il breve tuo trillo
con l'elitre tremule il grillo...
trr trr trr terit tirit...
Nel tuo verso suona scrio scrio,
con piccoli crepiti e stiocchi,
il segreto scricchiolettio
di quella catasta di ciocchi.
Uno scricchiolettio ti parve
d'udirvi cercando le larve...
trr trr trr terit tirit...
Tutto, intorno, screpola rotto.
Tu frulli ad un tetto, ad un vetro.
Così rompere odi lì sotto,
così screpolare lì dietro.
Oh! lì dentro vedi una vecchia
che fiacca la stipa e la grecchia...
trr trr trr terit tirit...
Vedi il lume, vedi la vampa.
Tu frulli dal vetro alla fratta.
Ecco un tizzo soffia, una stiampa
già croscia, una scorza già scatta.
Ecco nella grigia casetta
l'allegra fiammata scoppietta...
trr trr trr terit tirit...
Fuori, in terra, frusciano foglie
cadute. Nell'Alpe lontana
ce n'è un mucchio grande che accoglie
la verde tua palla di lana.
Nido verde tra foglie morte,
che fanno, ad un soffio più forte...
trr trr trr terit tirit...
Viene il freddo. Giri per dirlo
tu, sgricciolo, intorno le siepi;
e sentire fai nel tuo zirlo
lo strido di gelo che crepi.
Il tuo trillo sembra la brina
che sgrigiola, il vetro che incrina...
trr trr trr terit tirit...
Viene il verno. Nella tua voce
c'è il verno tutt'arido e tecco.
Tu somigli un guscio di noce,
che ruzzola con rumor secco.
T'ha insegnato il breve tuo trillo
con l'elitre tremule il grillo...
trr trr trr terit tirit...
Nel tuo verso suona scrio scrio,
con piccoli crepiti e stiocchi,
il segreto scricchiolettio
di quella catasta di ciocchi.
Uno scricchiolettio ti parve
d'udirvi cercando le larve...
trr trr trr terit tirit...
Tutto, intorno, screpola rotto.
Tu frulli ad un tetto, ad un vetro.
Così rompere odi lì sotto,
così screpolare lì dietro.
Oh! lì dentro vedi una vecchia
che fiacca la stipa e la grecchia...
trr trr trr terit tirit...
Vedi il lume, vedi la vampa.
Tu frulli dal vetro alla fratta.
Ecco un tizzo soffia, una stiampa
già croscia, una scorza già scatta.
Ecco nella grigia casetta
l'allegra fiammata scoppietta...
trr trr trr terit tirit...
Fuori, in terra, frusciano foglie
cadute. Nell'Alpe lontana
ce n'è un mucchio grande che accoglie
la verde tua palla di lana.
Nido verde tra foglie morte,
che fanno, ad un soffio più forte...
trr trr trr terit tirit...
Nasce una notte
piena di finte buche,
di suoni morti
come di sugheri
di reti calate nell'acqua.

Le tue mani si fanno come un soffio
d'inviolabili lontananze,
inafferrabili come le idee.

E l'equivoco della luna
e il dondolio, dolcissimi,
se vuoi posarmele sugli occhi,
toccano l'anima.

Sei la donna che passa
come una foglia.

E lasci agli alberi un fuoco d'autunno.
Quando la giovinezza si fa buia
prima che sopravvenga a dominare
la luce dell'ascolto,
ogni parte di me si fa tensione
e le mani scrittura misurata.

S'apre la vaga ellissi del volume,
sopra cui la cadenza si fa scure
che trapassa nel vivo la materia.

Ed io incido col soffio del respiro
mentre la morte s'alza in me supina
per un connubio acceso di sospetti.
Oriro Feb 10
Dentro il nido sto, inerme. Urlo vigoroso in cerca di cibo,
la pelle è nuda, il becco spalancato.

Mi crescono le piume come piccoli germogli.
Vedo il mondo e lo voglio fare mio.
Mi butto.

E su, oltre la siepe, volo. Io, docile passerotto.
Le mie ali spiegate come un'aquila possente.

Mi poggio sopra un ramo.
** gli arti indolenziti... strano.

Riprendo poco fiato e, su nel cielo, volteggio
come una foglia. Ma, proprio come una foglia, al suolo ricado.

Mi guardo in alto. Le ali spalancate, il becco ormai serrato.
Vedo passerotti volare. Mi protendo verso loro, ma non li raggiungo.

Non so cosa fare.

Un soffio di vento mi porta in alto,
il mondo, per un istante, è di nuovo mio.

Il vento si fa più forte.
Una raffica mi scaraventa nel mio nido.

E lì resto,
Per sempre.

— The End —