Leva morte da noi
quell'intatto minuto come pane
che l'amante non morse né la donna
al colmo dell'offerta.
Dove vita, di sé fatta più piena
ci divide dal corpo
e ci annovera al gregge di un Pastore
costruito di luce,
nasce morte per te. D'ogni dolore
parto ultimo e solo
che mai possa procedere dal seno...
Eppure a noi lontano desiderio
di quell'attimo pieno
viene a fatica dentro giorni oscuri
ma se calasse nella perfezione
di sua vera natura
presto cadremmo affranti dalla luce.
L'albero non è albero né il fiore
può decidersi bello
quando sia forte l'anima di male;
ma nel giorno di morte
quando l'amante, tenebroso duce
abbandona le redini del sangue,
sì, più pura vicenda
si spiegherà entro un ordine di regno.
Ed il senso verrà ricostruito,
e ogni cosa nel letto
in cui cadde nel tempo avrà respiro,
un respiro perfetto.
Ora solo un impuro desiderio
può rimuovere tutto, ma domani
quando morte s'innalzi...