Submit your work, meet writers and drop the ads. Become a member
tangshunzi Jul 2014
Da queste parti .siamo tutti circa il vestito bianco;questo non è un segreto .Ma oggi ?Stiamo celebrando i nostri ragazzi !SMPers .lasciate che vi presento clothier personalizzato .Alton Lane.Dotato di abiti da sposa on line sposi e dei loro ragazzi un processo di adattamento e di divertimento senza stress .sta preparando per il grande giorno è appena diventato infinitamente più facile !


C'è così tanto per amore di Alton Lane;iniziando con laid-back .appuntamenti privati ​​per gli



sposi + i loro ragazzi dove ognuno si misura e montato .il tutto sorseggiando un drink .sdraiati su un comodo divano e guardare la partita sul grande schermo piatto .Con showroom a Dallas .New York .DC .Boston .Richmond + più a venire .Alton Lane.riduce la necessità di raccordi con l'uso del loro top di gamma tecnologia 3D body scanner !Un consulente personale farà in modo che la misura è giusta e avrete consigli su opzioni di personalizzazione come il taglio .sfiati .pieghe .monogrammi e colore rivestimentoètutti che è incluso nel prezzo base!Con camicie a abiti da sposa 2014 partire da 89 dollari e abiti abiti da sposa on line a solo $ 595.personalizzate non è mai stato così conveniente .

Con una straordinaria selezione di colori dei tessuti e pesi .Alton Lane.ha coperto se stai andando cravatta sulla spiaggia casuale o nero.Head over qui per suggerimenti personalizzati della Guida look e donè èperdere alcuni dei Alton Lane ' matrimoni reali presenti !


Photo Credits : Fotografia Ciao Amore | Brooke Fitts | Melissa Grimes - Guy Fotografia

Ciao Fotografia L'amore è un membro del nostro Little Black Book .Scopri come i membri sono scelti visitando la nostra pagina delle FAQ .Ciao Amore Fotografia VIEW
http://188.138.88.219/imagesld/td//t35/productthumb/1/1632635353535_394716.jpeg
http://www.belloabito.com/abiti-da-sposa-c-1
http://www.belloabito.com/abiti-da-sposa-2014-c-13
Abiti personalizzati + smoking di Alton Lan_vestiti da sposa
tokonoma Oct 2014
This very dawn is just a white breath,
an obscene pain: a semblance
of you hardening my veins.
And my father wakes me up: asking
for car keys, but i'll need them
to see if i am seeing you
and then we fight. This october
annoys me and is cheating,
but what i meant is good for you too
you who, with your ecstatic moods,
never listen nor care, ever: as if
on certain days water comes even from the sun
and in mirror shop windows i’m all blue.
And there’s nothing like a ****
that can liberate from the future,
from the multitude of folds
and parts above, over which i identify,
as, on the other hand, all do. So i’m
seeking those private holy parts
and i immediately see yours, that you
reckon so distinguishable. That semblance
of yours, and its vessels, are as red as
bootyless burglars or amphorae,
turned to chamber pots
or spittoons. And
my mum shows up doing the math
about the month that’s not coming ; and yet she knows
that our rhythms are not alike .
Not that i’m feeling supportive gender empathy; rather,
i would not wish daughters like her. I’ll withdraw
if i hear them trot me out, in the room
that i want inadequate and warm; i’ll be
alone or with someone: i’ll disclose you
tomorrow on the phone, without telling you.
-----------------------------------------------------------
­Italian version, written in 1995

turbe vascolari

l’alba proprio bianca è un alito,
un dolore osceno: una parvenza
di te che indurisce le vene.
e mio padre mi sveglia: chiede
le chiavi della macchina, ma la macchina
mi serve per vedere se ti vedo
e litighiamo. quest’ottobre
disturba e mi tradisce,
ma quello che ** deciso è un bene anche per te
che non stai, con una certa tua aria estatica,
ad ascoltare né a sentire, mai: come
in certi giorni l’acqua viene anche dal sole
e nelle vetrine a specchio sono tutta azzurra.
e non c’è niente come un cazzo
che possa liberare dal futuro,
da questa moltitudine di pieghe
e parti sotto, sopra cui mi riconosco,
come, d’altra parte tutti. la cerco dunque
questa parte, privata e benedetta,
e penso subito alla tua, che credi che
si conosca cosí bene. quella sua
parvenza, e i vasi, sono rossi co-
me le vergogne di ladri senza refur-
tiva o anfore, a far pitali
o sputacchiere. e
mia madre arriva e fa di conto
sul mese che non torna; eppure sa
che i nostri ritmi sono differenti.
non che senta, io, solidale complicità di genere; anzi,
non vorrei figlie come lei. mi ritirerò se
li sentirò tirarmi in  ballo, nella stanza
che mi piace scarna e riscaldata; starò
da sola o con qualcuno: te lo telefono
domani, senza dirti niente.
Vanno verso le Terme di Caracalla
giovani amici, a cavalcioni
di Rumi o Ducati, con maschile
pudore e maschile impudicizia,
nelle pieghe calde dei calzoni
nascondendo indifferenti, o scoprendo,
il segreto delle loro erezioni...
Con la testa ondulata, il giovanile
colore dei maglioni, essi fendono
la notte, in un carosello
sconclusionato, invadono la notte,
splendidi padroni della notte...

Va verso le Terme di Caracalla,
eretto il busto, come sulle natie
chine appenniniche, fra tratturi
che sanno di bestia secolare e pie
ceneri di berberi paesi - già impuro
sotto il gaglioffo basco impolverato,
e le mani in saccoccia - il pastore
migrato
undicenne, e ora qui, malandrino e
giulivo
nel romano riso, caldo ancora
di salvia rossa, di fico e d'ulivo...

Va verso le Terme di Caracalla,
il vecchio padre di famiglia, disoccupato,
che il feroce Frascati ha ridotto
a una bestia cretina, a un beato,
con nello chassì i ferrivecchi
del suo corpo scassato, a pezzi,

rantolanti: i panni, un sacco,
che contiene una schiena un po' gobba,
due cosce certo piene di croste,
i calzonacci che gli svolazzano sotto
le saccocce della giacca pese
di lordi cartocci. La faccia
ride: sotto le ganasce, gli ossi
masticano parole, scrocchiando:
parla da solo, poi si ferma,
e arrotola il vecchio mozzicone,
carcassa dove tutta la giovinezza,
resta, in fiore, come un focaraccio
dentro una còfana o un catino:
non muore chi non è mai nato.
Vanno verso le Terme di Caracalla
giovani amici, a cavalcioni
di Rumi o Ducati, con maschile
pudore e maschile impudicizia,
nelle pieghe calde dei calzoni
nascondendo indifferenti, o scoprendo,
il segreto delle loro erezioni...
Con la testa ondulata, il giovanile
colore dei maglioni, essi fendono
la notte, in un carosello
sconclusionato, invadono la notte,
splendidi padroni della notte...

Va verso le Terme di Caracalla,
eretto il busto, come sulle natie
chine appenniniche, fra tratturi
che sanno di bestia secolare e pie
ceneri di berberi paesi - già impuro
sotto il gaglioffo basco impolverato,
e le mani in saccoccia - il pastore
migrato
undicenne, e ora qui, malandrino e
giulivo
nel romano riso, caldo ancora
di salvia rossa, di fico e d'ulivo...

Va verso le Terme di Caracalla,
il vecchio padre di famiglia, disoccupato,
che il feroce Frascati ha ridotto
a una bestia cretina, a un beato,
con nello chassì i ferrivecchi
del suo corpo scassato, a pezzi,

rantolanti: i panni, un sacco,
che contiene una schiena un po' gobba,
due cosce certo piene di croste,
i calzonacci che gli svolazzano sotto
le saccocce della giacca pese
di lordi cartocci. La faccia
ride: sotto le ganasce, gli ossi
masticano parole, scrocchiando:
parla da solo, poi si ferma,
e arrotola il vecchio mozzicone,
carcassa dove tutta la giovinezza,
resta, in fiore, come un focaraccio
dentro una còfana o un catino:
non muore chi non è mai nato.
Vanno verso le Terme di Caracalla
giovani amici, a cavalcioni
di Rumi o Ducati, con maschile
pudore e maschile impudicizia,
nelle pieghe calde dei calzoni
nascondendo indifferenti, o scoprendo,
il segreto delle loro erezioni...
Con la testa ondulata, il giovanile
colore dei maglioni, essi fendono
la notte, in un carosello
sconclusionato, invadono la notte,
splendidi padroni della notte...

Va verso le Terme di Caracalla,
eretto il busto, come sulle natie
chine appenniniche, fra tratturi
che sanno di bestia secolare e pie
ceneri di berberi paesi - già impuro
sotto il gaglioffo basco impolverato,
e le mani in saccoccia - il pastore
migrato
undicenne, e ora qui, malandrino e
giulivo
nel romano riso, caldo ancora
di salvia rossa, di fico e d'ulivo...

Va verso le Terme di Caracalla,
il vecchio padre di famiglia, disoccupato,
che il feroce Frascati ha ridotto
a una bestia cretina, a un beato,
con nello chassì i ferrivecchi
del suo corpo scassato, a pezzi,

rantolanti: i panni, un sacco,
che contiene una schiena un po' gobba,
due cosce certo piene di croste,
i calzonacci che gli svolazzano sotto
le saccocce della giacca pese
di lordi cartocci. La faccia
ride: sotto le ganasce, gli ossi
masticano parole, scrocchiando:
parla da solo, poi si ferma,
e arrotola il vecchio mozzicone,
carcassa dove tutta la giovinezza,
resta, in fiore, come un focaraccio
dentro una còfana o un catino:
non muore chi non è mai nato.

— The End —