Quando idealizziamo qualcuno stiamo dicendo molto più di noi che della persona stessa. Nessuno è perfetto, sei tu che lo vuoi vedere così o forse hai bisogno di vederlo così.
Bisogna scindere ciò che racconta l'arte e "ciò che vorremmo che fosse"dalla realtà. Perché soffriremo quando la realtà si scontrerà con le nostre idee.
Ma questa è anche una grande liberazione: non abbiamo bisogno noi stessi di essere perfetti per essere amati.
(Per chi legge: Io non sono uno psicologo, e so pochissimo di psicologia ma osservo tanto, quindi può essere che scrivo boiate, però ci provo lo stesso a scrivere ciò che penso, che deriva dall'osservazione di me stesso, da quello che leggo da professionisti, dall'osservazione degli altri e dal mero pensiero razionale. Lo faccio più che altro per me stesso, per non dimenticare alcuni concetti che reputo fondamentali per la mia vita, perché il mondo è veramente grande e complesso e si fa in fretta a dimenticare. Inoltre è ovvio che mi fa piacere essere letto e criticato ;) )
E secondo me questo è alla base della nascita e del mantenimento di relazioni narcisiste: il narcisista mina la tua autostima (probabilmente già bassa?) e svaluta le tue azioni. Creando uno squilibrio immaginario tra te e lui. Dove lui è Dio e voi esseri umani che sbagliano e che devono farsi perdonare.("io sono migliore di te, io ** fatto così a causa tua, la colpa è tua non mia, sei tu che esageri). Ricorda anche un po' le religioni, vero? Lol Ebbene, questo è solo un appunto, nella mia testa il concetto è molto più ampio, comprende anche la filosofia dell'errore e altro, maaa per ora va bene così.
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Non voglio essere messo su un piedistallo, così come non metterò nessuno su un piedistallo, perché questa è la prova che o non ci vedono per ciò che siamo o che noi non vediamo gli altri per ciò che sono.