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Dayanne Mendes Sep 2014
Eu pensei, refleti,
E acabei de me ver.
Um futuro nebuloso,
A névoa me cobrindo,
Sem lágrimas caindo,
E eu sempre quis
Ser mais indecisa,
Fiz uma pesquisa,
E não estou só.
Não tem desespero,
O amor é conselheiro,
E eu ouvi dessa vez.
Eu olhei no espelho,
Meu olho vermelho,
E vi que não tem remédio melhor,
Que adeus bem dado.
O graziosa luna, io mi rammento
che, or volge l'anno, sovra questo colle
io venia pien d'angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su questa selva
siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, ché travagliosa
era mia vita: ed è, né cangia stile,
o mia diletta luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l'etate
del mio dolore. Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l'affanno duri!
O graziosa luna, io mi rammento
che, or volge l'anno, sovra questo colle
io venia pien d'angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su questa selva
siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, ché travagliosa
era mia vita: ed è, né cangia stile,
o mia diletta luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l'etate
del mio dolore. Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l'affanno duri!
O graziosa luna, io mi rammento
che, or volge l'anno, sovra questo colle
io venia pien d'angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su questa selva
siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, ché travagliosa
era mia vita: ed è, né cangia stile,
o mia diletta luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l'etate
del mio dolore. Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l'affanno duri!
Sobre o abismo de minha desgraça voarei
Ser livre para odiar tudo me fez rei
Eu sou o bacanal eterno do infinito
Onde meu diabo rima salmos com meu mudo grito

Os miolos fervem na minha crença
Mas do inferno ao céu eu sou descrença
Alheio à verdade de toda a humanidade
Resvalando aos trancos o coração da minha imortalidade!

Eu dançarei como um demônio risonho
Na ideia inefável de meu sonho
Nebuloso, dissoluto e absoluto, entre o óbolo e a nobreza
Saltitando por entre os píncaros de minha avareza!

Epífase de todo meu destino
Absorve minha alma torta
No íntimo da minha egrégia exorta
A exegese infindável do meu atino!

— The End —