Submit your work, meet writers and drop the ads. Become a member
Mi sono innamorata
delle mie stesse ali d'angelo,
delle mie nari che succhiano la notte,
mi sono innamorata di me
e dei miei tormenti.
Un erpice che scava dentro le cose,
o forse fatta donzella
** perso le mie sembianze.
Come sei nudo, amore,
nudo e senza difesa:
io sono la vera cetra
che ti colpisce nel petto
e ti da larga resa.
Denise G Sep 2013
A constant struggle
Putting together fractions of the unsolved puzzle
Smashing your head against the wall
As you lament by draining your waterfall
Rupturing every bit inside you
Expressing the powerlessness you thought you outgrew
Sono innamorata
Flowing through me like burning lava
It's unfathomably superb
Keeps you on high hopes
And a stage of being morosely absurd.
Mi sono innamorata
delle mie stesse ali d'angelo,
delle mie nari che succhiano la notte,
mi sono innamorata di me
e dei miei tormenti.
Un erpice che scava dentro le cose,
o forse fatta donzella
** perso le mie sembianze.
Come sei nudo, amore,
nudo e senza difesa:
io sono la vera cetra
che ti colpisce nel petto
e ti da larga resa.
Mi sono innamorata
delle mie stesse ali d'angelo,
delle mie nari che succhiano la notte,
mi sono innamorata di me
e dei miei tormenti.
Un erpice che scava dentro le cose,
o forse fatta donzella
** perso le mie sembianze.
Come sei nudo, amore,
nudo e senza difesa:
io sono la vera cetra
che ti colpisce nel petto
e ti da larga resa.
Mi hai reso qualcosa d'ottuso,
una foresta pietrificata,
una che non può piangere
per le maternità disfatte.
Mi hai reso una foresta
dove serpeggiano serpi velenose
e la jena è in agguato,
perché io ero una ninfa
innamorata e gentile,
e avevo dei morbidi cuccioli.
Ma le mie unghie assetate
scavano nette la terra, così io Medusa
fissa ti guardo negli occhi.
Io esperta sognatrice
che anche adesso mi rifugio in un letto
ammantata di lutto
per non sentire più la carne.
Saffo, antica maestra e disperata
portatrice d'amore,
Saffo di viole incoronata e altera
rendimi sciolta e in volo poi che accolga
la tua grande parentesi nel cuore.
Le mie notti deserte io le conosco
già dai tuoi grandi, morbidi giacigli
ove amore avventava alle tue labbra
mirra e miele. Anche io non sono sazia
come tu fosti ma mi aggiro eterna
dentro anime aperte ad ogni lutto.
Anche io ** l'amor mio che mi disdegna,
Saffo mia grande e inutile maestra
perché mi lasci e impoverisci il seno
delle tue offerte? Giacerò infeconda
anche stanotte e intorno a me i costanti
fedelissimi aspetti
di cupido apriranno dentro l'ali
rapidissimi inviti cui rifuggo
rimpiangendo e scoperta e innamorata.
Saffo rendimi pura e innominata
Come le parole, ove non cada
lacrima e tempo, ove non misuri
religione i suoi passi, ch'io non crolli
come crollasti tu dalle tue rupi...
Accarezzami musica
scorri su me come acqua d'argilla,
scorri sulla mia bianca pietà:
io sono innamorata di un aedo,
sono innamorata del cosmo tutto,
sono piena d'amore
sono l'ape regina
col ventre gonfio dei due golfi perfetti,
dolcissimo chiaro preludio
a una polluzione d'amore.
L'uomo scorre sulle mie bianche viscere
non s'innamora mai
perché sono accademia di poesia.
Si lo so, tutto è finito
non parlar, non dirmi niente
già da un pezzo l'** capito
che il finale era imminente.
Si lo so, tutto è finito
sei d'un altro innamorata
già da un pezzo l'** capito
questa scena l'** aspettata.

La commedia dell'amore
è finita finalmente
hai spezzato questo cuore
non parlar, non dirmi niente.
Donall Dempsey Mar 2015
COME VIENE...VIENE!
(WHAT COMES...COMES!)

The sun is
preaching her sermon

to the town
of Praiano

that clings to the cliffs
in wonder.

Here in her hand
of light & water

she tells the parables
of pebbles.

One wave waves to another
as she walks upon the water.

Bells undress Time
disrobe her of her hours.

Lemons grow
big-bellied on branches

pregnant
with yellow.

The juice
of the Future

praying in a church
of trees.

Here, a congregation
of butterflies & bees.

Grapes dream of being
turned into wine.

Figs ripen
with pleasure.

The gods of pagan times
survive

disguised as statues.

I only believing
in the religion of

a woman's
laughter.

And even now
as darkness

grows
upon the rose

it's as if
the sunlight never leaves

only changes
colour

and the sunlight darkens
only to blossom

into the next morning
in love with Time.

**

CHE COSA SI FA

Il sole
sta predicando

alla citta
di Praiano

che miracolosamente
si aggrappa alle scogliere.

Qui nella sua mano
di luce ed acqua

racconta le parabole
di ciottoli.

Un' onda fluttua verso un'altra
come cammina sull'acqua.

Le campane spogliano il Tempo
la svestono delle sue ore.

I limoni crescono
rigonfi sui rami

gravidi di giallo.

Il succo
del Futuro

che prega in una chiesa
di alberi.

Qui una congrgazione
di farfalle ed api.

L'uva sogna di essere
trasformata in vino.

I fiche maturano
con piacere.

Le divinita dell'epoca pagana
sopravivono

transvestite in statue.

Io credo solo
nell religione

di una risata di una donna.

E anche ora
come il buio

aumenta
sopra la rosa

e come se
la luce del sole non andasse mai via

ma cambia
solo colore

e la luce del sole si oscura

per fiorire
la mattina dopo

innamorata del Tempo.
Accarezzami musica
scorri su me come acqua d'argilla,
scorri sulla mia bianca pietà:
io sono innamorata di un aedo,
sono innamorata del cosmo tutto,
sono piena d'amore
sono l'ape regina
col ventre gonfio dei due golfi perfetti,
dolcissimo chiaro preludio
a una polluzione d'amore.
L'uomo scorre sulle mie bianche viscere
non s'innamora mai
perché sono accademia di poesia.
Accarezzami musica
scorri su me come acqua d'argilla,
scorri sulla mia bianca pietà:
io sono innamorata di un aedo,
sono innamorata del cosmo tutto,
sono piena d'amore
sono l'ape regina
col ventre gonfio dei due golfi perfetti,
dolcissimo chiaro preludio
a una polluzione d'amore.
L'uomo scorre sulle mie bianche viscere
non s'innamora mai
perché sono accademia di poesia.
Saffo, antica maestra e disperata
portatrice d'amore,
Saffo di viole incoronata e altera
rendimi sciolta e in volo poi che accolga
la tua grande parentesi nel cuore.
Le mie notti deserte io le conosco
già dai tuoi grandi, morbidi giacigli
ove amore avventava alle tue labbra
mirra e miele. Anche io non sono sazia
come tu fosti ma mi aggiro eterna
dentro anime aperte ad ogni lutto.
Anche io ** l'amor mio che mi disdegna,
Saffo mia grande e inutile maestra
perché mi lasci e impoverisci il seno
delle tue offerte? Giacerò infeconda
anche stanotte e intorno a me i costanti
fedelissimi aspetti
di cupido apriranno dentro l'ali
rapidissimi inviti cui rifuggo
rimpiangendo e scoperta e innamorata.
Saffo rendimi pura e innominata
Come le parole, ove non cada
lacrima e tempo, ove non misuri
religione i suoi passi, ch'io non crolli
come crollasti tu dalle tue rupi...
Hey, teddy
Bear can we friends or eternal flowers in a garden
Blossoming together with passion, talk about the passion
Words endow us, as the lack of them help us understand
Hey skull in the eye of the saint's shadow
Shiny stares, be my companion or femme fatale
I wanna shine without craning my neck in pallid scales
We walked into hamlets, cafe looking for love that was callous
It hides sometimes like a callow canto for you
A bit lost too, I suppose these are the inchoate creepers of fincas
What's the verbal cue when you're so scintillating and coruscating
Scaling forests with your vivid, vivacious looks caressing my hilts
No lie, you look better than a tiagus
A fruit from Cezanne's pears and the road is life
Baring suitcases, and battered too
With your dancing days and cold gaze, warming and thawing my heart out instilling blue

Got me on a leash, my by-lines heralded by the perfunctory hooks
Take me out to the freezing forest in neon lights of colorful minds
Tiagus and meritorious places in your eyes, climb on the grass
Mirror them with your coldness in the heat of your mind, the rogue looking glass
The mirror is beyond false compare if I'm looking through you
Mirror them and I can find myself holding you close, sunglasses with flowery spokes
She bent to tie my laces and dealt the cards too
To my child as we find love, I can tell this how we should write
Or well that's how I learned from ya'
Truth, my contemplations never end if they start with ya'
I tell everyone she is the one, she isn't unctuous or sanctimonious

By shedding our souls and peace requires understanding
Ain't nobody us understands like you, yeah
In the cusp of my childhood and keeping the nightmares at bay tonight
I can finally look at the waning moon come out after the sun dates the light after each stanza
Light of my life and the darkness of frolicking thing dancing on the iridescent shore of the frescoes of lithe la fille plus anime  
Having fun innamorata, or thallasophilia of the hills that have eyes
We can share the peak of the fire, and the icy handshakes are gone
The glaciers are meticulously melting in love
I'm still staring at the puddles

The memory of water, fuliginous orchards set ablaze
What are you waiting for, get in first with a blazing letter
Style can be introduced, and that's how I understand vermillion art
Hold you tight in my daydreams and the fire of my likeness
I love the heat of chartreuse and a campfire near a distant river of reflected dreams

Much better, if I limply came with roses
Hugging you tight in my wounded life
And bare our souls or becoming deeper
We can spend togetherness on this night of scattered starlight

In sudden heaven or sudden bliss, that's immeasurable
Either way life or living, you expand my mind amiss
The fire of my likeness, a visceral starry dynamo of minds
What's my verbal cue, when you're the Goddess of my ****** things

We speak in silence and hear the heartbeat
Silent because we don't deserve each other, probably
Assimilating these feelings is an immaculate conception and form-expression in one
You make me and complete me, halcyon I tell ya'

That's a truth stated in scientific truth with calculated looks
That lie like the fires in my coal eyes, although Illmatic eyes are brown stuck in moral kiosks of the midnight soul
The body that walks under cloudless climes
The midnight chimes with the starry skies perturbed
Le écrié drama pensée suiva
Winking at us, or we look at them once in while in emollient Earth
Si lo so, tutto è finito
non parlar, non dirmi niente
già da un pezzo l'** capito
che il finale era imminente.
Si lo so, tutto è finito
sei d'un altro innamorata
già da un pezzo l'** capito
questa scena l'** aspettata.

La commedia dell'amore
è finita finalmente
hai spezzato questo cuore
non parlar, non dirmi niente.
Si lo so, tutto è finito
non parlar, non dirmi niente
già da un pezzo l'** capito
che il finale era imminente.
Si lo so, tutto è finito
sei d'un altro innamorata
già da un pezzo l'** capito
questa scena l'** aspettata.

La commedia dell'amore
è finita finalmente
hai spezzato questo cuore
non parlar, non dirmi niente.
Saffo, antica maestra e disperata
portatrice d'amore,
Saffo di viole incoronata e altera
rendimi sciolta e in volo poi che accolga
la tua grande parentesi nel cuore.
Le mie notti deserte io le conosco
già dai tuoi grandi, morbidi giacigli
ove amore avventava alle tue labbra
mirra e miele. Anche io non sono sazia
come tu fosti ma mi aggiro eterna
dentro anime aperte ad ogni lutto.
Anche io ** l'amor mio che mi disdegna,
Saffo mia grande e inutile maestra
perché mi lasci e impoverisci il seno
delle tue offerte? Giacerò infeconda
anche stanotte e intorno a me i costanti
fedelissimi aspetti
di cupido apriranno dentro l'ali
rapidissimi inviti cui rifuggo
rimpiangendo e scoperta e innamorata.
Saffo rendimi pura e innominata
Come le parole, ove non cada
lacrima e tempo, ove non misuri
religione i suoi passi, ch'io non crolli
come crollasti tu dalle tue rupi...
Mi hai reso qualcosa d'ottuso,
una foresta pietrificata,
una che non può piangere
per le maternità disfatte.
Mi hai reso una foresta
dove serpeggiano serpi velenose
e la jena è in agguato,
perché io ero una ninfa
innamorata e gentile,
e avevo dei morbidi cuccioli.
Ma le mie unghie assetate
scavano nette la terra, così io Medusa
fissa ti guardo negli occhi.
Io esperta sognatrice
che anche adesso mi rifugio in un letto
ammantata di lutto
per non sentire più la carne.
Mi hai reso qualcosa d'ottuso,
una foresta pietrificata,
una che non può piangere
per le maternità disfatte.
Mi hai reso una foresta
dove serpeggiano serpi velenose
e la jena è in agguato,
perché io ero una ninfa
innamorata e gentile,
e avevo dei morbidi cuccioli.
Ma le mie unghie assetate
scavano nette la terra, così io Medusa
fissa ti guardo negli occhi.
Io esperta sognatrice
che anche adesso mi rifugio in un letto
ammantata di lutto
per non sentire più la carne.

— The End —