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Rafael Barcellos Jun 2018
Encurtei o monólogo
Nascia no horizonte, não tão longe
Um novo psicólogo.

Um ano e meio de auto sabotagem
Repetia e repetia: vai melhorar
Mas só piorava, parecia tudo bobagem
E eu seguia a me enganar,
Achava que tinha que, logo, me formar.

Aquilo foi, cada vez mais, pesando
E eu, no fundo, sabia que tava me enganando
Até pra sair da cama, me esforçando
E quase em depressão, entrando.

Num choro de desespero busquei auxílio espiritual
Pedi pros preto, pelo amor de Deus, um sinal
E ele veio. Veio muito claro. Explícito. Gutural.
Enxerguei a possibilidade de cumprir minha missão, afinal.

Fiz minha escolha e decidi mudar
O campus do vale abandonar
No tempo, voltar
Até o vestibular prestar
Pra poder me encontrar
E a psicologia estudar.

Com muita fé em mim e na minha capacidade
Estudei muito. Tive vontade.
Fiz o que pude num tempo que eu não tinha. Tive que ser crente.
Era mãe doente, trabalho de 8h, namorado e cursinho. Podia ficar doente.
Mas o sucesso é meu destino. Já tava escrito.
Meu nome no listão parecia em negrito.

O alívio se fez. Grande sinal.
Me senti mais perto de cumprir minha missão, afinal.
E agora sigo. Ávido pela descoberta
Desse novo mundo. Estou alerta.

Nascia no horizonte, não tão longe
Um novo psicólogo.
Quando idealizziamo qualcuno stiamo dicendo molto più di noi che della persona stessa.
Nessuno è perfetto, sei tu che lo vuoi vedere così o forse hai bisogno di vederlo così.

Bisogna scindere ciò che racconta l'arte e "ciò che vorremmo che fosse"dalla realtà.
Perché soffriremo quando la realtà si scontrerà con le nostre idee.

Ma questa è anche una grande liberazione: non abbiamo bisogno noi stessi di essere perfetti per essere amati.



(Per chi legge: Io non sono uno psicologo, e so pochissimo di psicologia ma osservo tanto, quindi può essere che scrivo boiate, però ci provo lo stesso a scrivere ciò che penso, che deriva dall'osservazione di me stesso, da quello che leggo da professionisti, dall'osservazione degli altri e dal mero pensiero razionale.
Lo faccio più che altro per me stesso, per non dimenticare alcuni concetti che reputo fondamentali per la mia vita, perché il mondo è veramente grande e complesso e si fa in fretta a dimenticare. Inoltre è ovvio che mi fa piacere essere letto e criticato ;) )

E secondo me questo è alla base della nascita e del mantenimento di relazioni narcisiste: il narcisista mina la tua autostima (probabilmente già bassa?) e svaluta le tue azioni. Creando uno squilibrio immaginario tra te e lui. Dove lui è Dio e voi esseri umani che sbagliano e che devono farsi perdonare.("io sono migliore di te, io ** fatto così a causa tua, la colpa è tua non mia, sei tu che esageri).
Ricorda anche un po' le religioni, vero? Lol
Ebbene, questo è solo un appunto, nella mia testa il concetto è molto più ampio, comprende anche la filosofia dell'errore e altro, maaa per ora va bene così.

_______

Non voglio essere messo su un piedistallo, così come non metterò nessuno su un piedistallo, perché questa è la prova che o non ci vedono per ciò che siamo o che noi non vediamo gli altri per ciò che sono.

— The End —