Per certo i bei vostr’occhi Donna mia Esser non puo che non fian lo mio sole Si mi percuoton forte, come ci suole Per l’arene di Libia chi s’invia, Mentre un caldo vapor (ne senti pria) Da quel lato si spinge ove mi duole, Che forsi amanti nelle lor parole Chiaman sospir; io non so che si sia: Parte rinchiusa, e turbida si cela Scosso mi il petto, e poi n’uscendo poco Quivi d’ attorno o s’agghiaccia, o s’ingiela; Ma quanto a gli occhi giunge a trovar loco Tutte le notti a me suol far piovose Finche mia Alba rivien colma di rose.