Caro, dammi parole di fiducia per te, mio uomo, l'unico che amassi in lunghi anni di stupido terrore, fa che le mani m'escano dal buio incantesimo amaro che non frutta... Sono gioielli, vedi, le mie mani, sono un linguaggio per l'amore vivo ma una fosca catena le ha ben chiuse ben legate ad un ceppo. Amore mio ** sognato di te come si sogna della rosa e del vento, sei purissimo, vivo, un equilibrio astrale, ma io sono nella notte e non posso ospitarti. Io vorrei che tu gustassi i pascoli che in dono ** sortiti da Dio, ma la paura mi trattiene nemica; oso parole, solamente parole e se tu ascolti fiducioso il mio canto, veramente so che ti esalterai delle mie pene.