Rivedo le tue lettere d'amore illuminata, adesso, dal distacco; senza quasi rancore... L'illusione era forte a sostenerci; ci reggevamo entrambi negli abbracci pregando che durassero gli intenti, ci promettemmo il "sempre" degli amanti, certi nei nostri spiriti d'Iddii... ... E hai potuto lasciarmi, e hai potuto intuire un'altra luce che seguitasse dopo le mie spalle! Mi hai suscitato dalle scarse origini con richiami di musica divina, mi hai resa divergenza di dolore, spazio per la tua vita di ricerca per abitarmi il tempo di un errore... ... E mi hai lasciato solo le tue lettere onde ne ribevessi la mia assenza!