Presso il rudere un pezzente cena tra le due fontane: pane alterna egli col pane, volti gli occhi all'occidente. Fa un incanto nella mente: carne Γ¨ fatto, ecco, l'un pane. Tra il gracchiare delle rane sciala il mago sapiente. Sorge e beve alle due fonti: chiara beve acqua nell'una, ma nell'altra un dolce vino. Giace e guarda: sopra i monti sparge il lume della luna; getta l'arti al ciel turchino, baldacchino di mirabile lavoro, ch'ei trapunta a stelle d'oro.