Nel marzo ebro di sole il grande arbusto in mezzo al prato si coprì di gialli fioretti: le novelle accese rame salenti e ricadenti con superba veemenza di getto dànno raggi e barbagli a mirarle; e tu quasi odi scroscio di fonte uscir da loro; e tutta la Primavera da quell'aurea polla ti si versa cantando entro le vene.