Sei comparsa al portone in un vestito rosso per dirmi che sei fuoco che consuma e riaccende.
Una spina mi ha punto delle tue rose rosse perché succhiassi al dito, come già tuo, il mio sangue.
Percorremmo la strada che lacera il rigoglio della selvaggia altura, ma già da molto tempo sapevo che soffrendo con temeraria fede, l'età per vincere non conta.
Era di lunedì, per stringerci le mani e parlare felici non si trovò rifugio che in un giardino triste della città convulsa.