Leva morte da noi quell'intatto minuto come pane che l'amante non morse né la donna al colmo dell'offerta. Dove vita, di sé fatta più piena ci divide dal corpo e ci annovera al gregge di un Pastore costruito di luce, nasce morte per te. D'ogni dolore parto ultimo e solo che mai possa procedere dal seno... Eppure a noi lontano desiderio di quell'attimo pieno viene a fatica dentro giorni oscuri ma se calasse nella perfezione di sua vera natura presto cadremmo affranti dalla luce. L'albero non è albero né il fiore può decidersi bello quando sia forte l'anima di male; ma nel giorno di morte quando l'amante, tenebroso duce abbandona le redini del sangue, sì, più pura vicenda si spiegherà entro un ordine di regno. Ed il senso verrà ricostruito, e ogni cosa nel letto in cui cadde nel tempo avrà respiro, un respiro perfetto. Ora solo un impuro desiderio può rimuovere tutto, ma domani quando morte s'innalzi...