** nel cuore la mesta parola d'un ***** ch'all'uscio mi viene. Una lagrima sparsi, una sola, per tante sue povere pene; e pur quella pensai che vanisse negl'ispidi riccioli ignota: egli alzò le pupille sue fisse, sentendosi molle la gota. E io, quasi chiedendo perdono, gli tersi la stilla smarrita, con un bacio, e ponevo il mio dono tra quelle sue povere dita. Ed allora ne intesi nel cuore la voce che ancora vi sta: Non li voglio: non voglio, signore, che scemi le vostra pietà. E quand'egli già fuor del cancello riprese il solingo sentiero, io sentii, che, il suo grave fardello, godeva a portarselo intiero: e chiamava sua madre, che sorta pareva da nebbie lontane, a vederlo; poi ch'erano, morta lei, morta! Ma lui senza pane.