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Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
Del tutto ignari della nostra esistenza
voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti,
e delle nostre squallide ferite
voi fate un balsamo per le labbra di Dio.
Non vi è da parte nostra conoscenza degli angeli,
né gli angeli conosceranno mai il nostro martirio,
ma c'è una linea di infelicità come di un uragano
che separa noi dalla vostra stirpe.
Voi entrate nell'uragano dell'universo
come coloro che si gettano nell'inferno
e trovano il tremolo sospiro
di chi sta per morire
e di chi sta per nascere.
MARIA PANOUTSOU May 2021
Maria Skoularikou- Panoutsou – Μαρία Σκουλαρίκου- Πανούτσου

Lady Godiva,

αρκεί που με αγάπησες
για μέρες,
μέρες γεμάτες από ένα σφρίγος αναμονής
αναμονή, για αγκάλιασμα
για βλέμμα κατευθείαν
στην κόρη των ματιών.
απουσιάζω από τα όνειρά σου
όμως εσύ με επισκέπτεσαι ταχτικά
σε διάδρομους με χρώματα
ξεκολλάς από τον τοίχο
σαν ταπετσαρία σχισμένη
θα περπατώ πάνω στο σώμα σου
και θα τρέφομαι από το αίμα σου
σαν μια μικρή ξεχασμένη ψείρα
που ξέμεινε από ένα σμήνος
κάποτε,
σε αποθήκη με στάρι σαπισμένο
ο αέρας με καλεί, για έναν περίπατο,
ως την επόμενη αυγή που θα βρω το θάρρος
να περπατήσω σαν την Lady Godiva,
διασχίζοντας στην πόλη που με γέννησε.

(από Στίχοι 2019)

Lady Godiva,

è sufficiente che tu m’abbia amato
per giorni,
giorni colmi di vigorosa attesa
attesa, per l’abbraccio
per sguardi diretti
alla pupilla degli occhi.
sono assente dai tuoi sogni
ma tu mi visiti spesso
nei corridoi colorati
ti stacchi dal muro
come carta da parati strappata
camminerò sul tuo corpo
e mi nutrirò del tuo sangue
come piccolo pidocchio dimenticato
rimasto indietro dallo sciame
una volta,
in un magazzino di grano marcio
il vento mi chiama ad una passeggiata,
fino all’alba successiva quando troverò il coraggio
di camminare come Lady Godiva,
attraversando la città che mi ha fatto nascere.

(da Versi, 2019)

traduzioni dal greco
di Alexandra Zambà
traduzioni dal greco
di Alexandra Zambà
Del tutto ignari della nostra esistenza
voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti,
e delle nostre squallide ferite
voi fate un balsamo per le labbra di Dio.
Non vi è da parte nostra conoscenza degli angeli,
né gli angeli conosceranno mai il nostro martirio,
ma c'è una linea di infelicità come di un uragano
che separa noi dalla vostra stirpe.
Voi entrate nell'uragano dell'universo
come coloro che si gettano nell'inferno
e trovano il tremolo sospiro
di chi sta per morire
e di chi sta per nascere.
Del tutto ignari della nostra esistenza
voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti,
e delle nostre squallide ferite
voi fate un balsamo per le labbra di Dio.
Non vi è da parte nostra conoscenza degli angeli,
né gli angeli conosceranno mai il nostro martirio,
ma c'è una linea di infelicità come di un uragano
che separa noi dalla vostra stirpe.
Voi entrate nell'uragano dell'universo
come coloro che si gettano nell'inferno
e trovano il tremolo sospiro
di chi sta per morire
e di chi sta per nascere.
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
arthur lomax Jun 26
nessuno crede
si possa nascere
dall’acqua salata.
ignorano
il tuo natale in primavera.
io so, però
che è il vento di aprile
a fare spuma del mare.

— The End —