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Poets from all over the world are invited to submit their original poems to Mombasa poetry anthology 2016.These anthology is organized by the Kenyan society of poets and literary scholars. It is out of literary and cultural recognition of the historical fact that Mombasa and its environs is home man, it is an indisputable home to all types of people in all their capacities and stations. It is historically evident that, at least a European, an African, Asian, Indian, American, Australian or Chinese have a home in Mombasa. This has been the case from as early as 7 AD. When the Oman Arabs landed at the east African coast in the moon-son wind driven dhows.
This anthology will be published Kenya, as a print version latest by December 2016, under the title, ANTHEM OF HOPE.   The anthology will have a collection of 2000 poems, written in English, or written in any other language but accompanied with a translation to English, each poet is allowed to submit three poems, a poem must not exceed 500 words, all poems must be submitted as one document of MS word attachment, the font types to be used are times Romans, the size is 12. The poem can be in any style without having creativity of the poet being decimated by traditional literary canonicity, but as long as the poem will be addressing and not limited to the following themes in relation to Mombasa;
1) Mombasa city, other towns Around Mombasa like Kisumayu, Lamu, Kibino,Hola, Mpeketon, Bamburi, Malindi, Watamu, Gede, Matsangoni, kilifi, Vipingo, Takaungu, Mtwapa, Shimo la tewa, Bamburi, Likoni,ukunda,wa,msambweni,lunga Lunga,Vanga , Shimoni, Tanga,msofala, Dar salam and Zanzibar, as well as Mariakani and Voi,taita,taveta and Arusha,
2) Mombasa people, The miji-kenda,arabs,European, bajuni, Indians, and any other in relation to Mombasa
3) Mombasa features like the Indian ocean, likon ferry, fort jesus,beaches,vasco da Gama pillar, nyali bridge,Makupa cause way and any other feature,
4) Mombasa populations; Christians, muslim,LGBTI,drug addicts, the deaf, blind, scrotal elephantiasis victims,dwarfs,jinis and any other in realtion to Mombasa,
5) Mombasa fauna and flora, kilifi trees, mango trees, palm wine tree, crow birds, cats, flies, vultures,snakes,pythons Mombasa
6) Mombasa cultures,womenfolk,weddings, music, donkey-games, stick-games and any other in relation to Mombasa,
7) Mombasa city dynamics, hustles,bustles,Al-shabab, job seeking, youths and behaviour and any other theme ,
8 ) Overall themes to be addressed under the Mombasa city context are; Indian ocean and poetry, family, human rights, climate change, security , poverty, pollution, globalization,migration,corruption,cosmopolitanism,culture,langua­ge,war,refuges,natural resources and any other them pertinent to Mombasa
******, racist, prejudicial or any hate perpetrating poems will not be published, For the poets that will have their poems published there will be a ceremony of spoken word and poetry reading from the published poems in early December  2016 ( exact date will be communicated) on the white sands beach at Sarova hotel.
The last day for submission of your poems is July 31st 2016, the notification about your poem being accepted and yet to be published is 31st august 2016.
Submit your poems along with a bio note of not more than 500 words to the email mombasapoetryanthology@yahoo.com, along with a serial number and a scanned copy of the slip for payment of the handling fees of Kenya shillings 500 or 5 US dollars for the three poems. The account to pay in is Standard Chartered Bank (Kenya) account number; 0100310788200 the swift code is; SCBLKENX and bank code is 02
Five winning poets will be prized in the following order; the first poet will win 5000 US dollars, second poet will win 4000 US dollars, the third will win 3000 US dollars, 2000 US dollars, and lastly 1000 US dollars.
Each published poet will get two copies of the anthology free of charge. Further questions for clarification about the Mombasa Poetry anthology can be emailed mombasapoetryanthology@yahoo.com
Survived Mar 2019
Kabhi chhor kar jaana na mujhe,
tujhe rok nhi paunga
Behad pyaar karta *** tujhse,
Lekin bayaa nhi kar paunga.

Haan shayad jee toh lunga tere bina bhi,
par tere saath marna chahata hoon
Haan shayad teri yaad bahut aayegi,
Par iss dil ko maloom hai tu kahin nhi jaayegi.

Ro bhi lunga kissi ke kandhe par sir rakhke
par mujhe shaant karne ke liye tu nhi hogi
Muskura bhi lunga tere jaane ke baad bhi
par tu yeh na samjh lena khush rahunga main tere bina bhi.

Kaash ki samay ko yahin rok pata,
Aane wale kal ko naa dekh pata,
Khush rehta in palon me,
Kyunki sayad kal tu mere sath nhi hogi.
Nella Torre il silenzio era già alto.
Sussurravano i pioppi del Rio Salto.
I cavalli normanni alle lor poste
frangean la biada con rumor di croste.
Là in fondo la cavalla era, selvaggia,
nata tra i pini su la salsa spiaggia;
che nelle froge avea del mar gli spruzzi
ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi.
Con su la greppia un gomito, da essa
era mia madre; e le dicea sommessa:
"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
tu capivi il suo cenno ed il suo detto!
Egli ha lasciato un figlio giovinetto;
il primo d'otto tra miei figli e figlie;
e la sua mano non toccò mai briglie.
Tu che ti senti ai fianchi l'uragano,
tu dai retta alla sua piccola mano.
Tu ch'hai nel cuore la marina brulla,
tu dai retta alla sua voce fanciulla".
La cavalla volgea la scarna testa
verso mia madre, che dicea più mesta:
"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
lo so, lo so, che tu l'amavi forte!
Con lui c'eri tu sola e la sua morte.
O nata in selve tra l'ondate e il vento,
tu tenesti nel cuore il tuo spavento;
sentendo lasso nella bocca il morso,
nel cuor veloce tu premesti il corso:
adagio seguitasti la tua via,
perché facesse in pace l'agonia... "
La scarna lunga testa era daccanto
al dolce viso di mia madre in pianto.
"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
oh! Due parole egli dové pur dire!
E tu capisci, ma non sai ridire.
Tu con le briglie sciolte tra le zampe,
con dentro gli occhi il fuoco delle vampe,
con negli orecchi l'eco degli scoppi,
seguitasti la via tra gli alti pioppi:
lo riportavi tra il morir del sole,
perché udissimo noi le sue parole".
Stava attenta la lunga testa fiera.
Mia madre l'abbracciò su la criniera
"O cavallina, cavallina storna,
portavi a casa sua chi non ritorna!
A me, chi non ritornerà più mai!
Tu fosti buona... Ma parlar non sai!
Tu non sai, poverina; altri non osa.
Oh! ma tu devi dirmi una cosa!
Tu l'hai veduto l'uomo che l'uccise:
esso t'è qui nelle pupille fise.
Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome.
E tu fa cenno. Dio t'insegni, come".
Ora, i cavalli non frangean la biada:
dormian sognando il bianco della strada.
La paglia non battean con l'unghie vuote:
dormian sognando il rullo delle ruote.
Mia madre alzò nel gran silenzio un dito:
disse un nome... Sonò alto un nitrito.
tangshunzi Jun 2014
Se hai effettuato il login per Style Me Pretty questa mattina alla ricerca di qualcosa che stava per allietare la abiti da sposa on line vostra giornata .siete fortunati .Abbiamo un super allegro .super felice .assolutamente stupendo Tahoe matrimonio da Em The Gem e di mettere un sorriso sul



mio volto che non sta andando da nessuna parte in qualunque momento presto .

ColorsSeasonsSummerSettingsRanchStylesCasual Elegance

dalla splendida sposa .Mio marito .Nick .e ** incontrato 10 anni fa a Tahoe come membri della UC Davis Ski Team .Quando diventando impegnati lo scorso agosto .abbiamo concordato la nostra posizione di nozze doveva essere significative e univoche .Tahoe è stata la scelta naturale .dal momento che è dove ci siamo conosciuti e continuiamo a visitare .Dopo la visualizzazione di più sedi Tahoe .abbiamo scoperto la splendida Northstar Zephyr Lodge .Con una splendida vista Tahoe Mountain Vista e la capacità di ospitare comodamente i nostri 200 + ospiti .il lodge Zephyr forma il conto perfettamente .La caratteristica migliore : gli ospiti sarebbero arrivati ​​tramite impianti di risalita !Essendo un nuovo lodge di sci .il nostro matrimonio è stata la prima cerimonia e il ricevimento nella posizione .quindi è stato emozionante mettere insieme tutti i dettagli .

Come graphic designer .si è ipotizzato che vorrei progettare tutto da solo .e io volentieri ha accettato la sfida .Per i nostri colori di nozze .abbiamo scelto il fucsia e giallo senape .Abbiamo apprezzato la felice .combo estate e anche come spuntato contro i colori forestali naturali .Per i nostri materiali cartacei di matrimonio .volevamo un look semplicistica che era spensierata e riflette il nostro spazio .** creato semplici caricature di Nick e io.insieme con uno dei nostri Goldendoodle .Maisie .che abbiamo usato per gli inviti .oltre alla giornata di materiali nozze e segnaletica .Abbiamo inserito dettagli in legno nella nostra cancelleria per riflettere la posizione.** disegnato tutto.dal salvare le date e programmi .fino ai pacchetti Toss riso .

La maggior parte delle decorazioni era DIY .Volevamo semplici decorazioni che mostrare il luogo moderno .ancora rustico e non eclissare gli scorci visti attraverso il soffitto stava quasi per finestre del piano .Abbiamo ordinato i nostri fiori alla rinfusa da un negozio di fiorista locale e .con l'aiuto di amici e familiari .organizzato loro il giorno prima dell'evento con barattoli riciclati.La sede ha fornito bei tavoli in legno che abbiamo accentato con corridori di colore neutro.Ai tavoli .abbiamo lasciato divertente gratta carte pop - quiz e penny per i nostri ospiti di godere .

schede magnetiche da Ikea visualizzare le nostre schede di scorta .Abbiamo fatto il nostro tessuto coperto di senape gialla e fucsia magneti pulsante per apporre le carte per le tavole .Per favori .abbiamo implementato la versione montagna Tahoe di un candy bar : il bar self-service trail mix !

abiti da sposa corti le damigelle indossavano gonne di seta neutri da BHLDN e ciascuno ha scelto i propri piani oltre a scarpe gialle .I testimoni dello sposo indossava pantaloni J. Crew e camicie bianche e senape cravatte gialle per una sensazione causale montagna .La madre dello sposo ha creato tutti i mazzi di fiori e boutonnieres .

Northstar ha fatto un lavoro meraviglioso appartamento il cibo cena e bevande .Il dessert buffet consisteva di tutti i dolci fatti in casa per gentile concessione di amici e familiari .Macarons .brownies .biscotti .caramelle e dolcetti piacquero molte pance .Dopo una lunga notte di balli .feste e bere .gli ospiti afferrato bastoncini luminosi per illuminare la loro strada giù per la montagna tramite gondola.E 'stata una bella giornata e la notte magica ricorderemo per sempre

Fotografia : Em The Gem | Wedding Planner : . Nancie Schoener | Wedding Gown : Mikella | capelli: Krystle Tanton | nuziale capelli pettine : Prim e Posies | damigella d'onore Gonne : BHLDN| Dress ballare: Anthropologie | Orecchini : Kate ***** | floreale Sash abbellimento : Belle de Benoir | Groomsmen Cravatte : Ashley NEF | Guest Book : Bridewell mercato | Inviti e Giorno della cancelleria : Elsie J | Trucco : Beauty Box Makeup Arte | Photo Booth :pic Box | cancelleria Fotografia : Lindsey Chin - Jones | Muta : J. Crew | Luogo : Northstar Zephyr LodgeBHLDN e J.Crew sono membri della nostra Look Book .Per ulteriori informazioni su come vengono scelti i membri .fare clic qui
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Northstar Zephyr Lodge Wedding_vestiti da sposa
tangshunzi Jun 2014
<p><p> Io non so voi .ma il mio calendario è pieno zeppo di occasioni speciali di questa primavera - bambino docce .lauree .matrimoni - è il nome .** intenzione di esso !Mi piace aiutare gli amici impostare i loro eventi .così ** sempre prendere nota di eventuali tutorial per composizioni floreali .Questo fresco .succulento centrotavola fai da te da Bare Root Flora \u0026 Laura Murray fotografia è esattamente quello che sto cercando !Non perdere nessuna delle graziosa nella galleria .<p> Condividi questa splendida galleria Da Robyn : Primavera offre una tale generosità incredibile di bellissimi fiori che non abbiamo potuto resistere alla possibilità di riunire alcuni dei nostri preferiti per creare un lussureggiante primavera centrotavola perfetto per i tanti incontri che accadonoin questo periodo dell'anno : docce .feste di laurea .festa <b>abiti da sposa 2014</b>  della mamma e altre occasioni speciali !<p>è? nostro preferito opacoènave ?pezzo di filo di pollo abbastanza grande da creare una forma abbastanza stretta nel vostro contenitoreè? nostra di cinque tipi di vostri fiori preferiti .Provate a variare la forma un po 'così che alcuni sono morbidi e soffici.alcuni hanno una linea più lunga .alcuni sono più grandi .alcuni sono più piccoli .alcuni sono viney in natura.Variety rende la disposizione bellissimo !Abbiamo usato peonie.lillà .rose spray.tulipani .clematis e rami apple blossom .è? Ne o due tipi di fogliame.Sentitevi liberi di foraggiare dal vostro giardino di fiori e foglie !Abbiamo usato Dusty Miller e geranio profumato .è?coltello floreale o alcuni tagliatori -no forbici!Forbici danno gambo di un fiore .che vieta da bere correttamente .<p><p> Il primo passo per qualsiasi composizione floreale stupendo è quello di preparare i vostri fiori !Assicuratevi di pulire fuori qualsiasi fogliame che cadrà al di sotto della linea di galleggiamento .Foglie in acqua incoraggeranno la crescita di batteri .che accorciare la vita del vostro arrangiamento .<p> successivo .preparare il contenitore .Piegate il filo di pollo per adattarsi perfettamente all'interno del contenitore .Il filo di pollo agisce come una griglia per tenere i vostri fiori dove vuoi .dando il vostro disegno la forma desiderata .<p> Iniziare con la raccolta e l'immissione alcuni dei vostri grandi .soffici fiori in un gruppo qui .peonie e rose a spruzzo.Dà la disposizione  <a href="http://www.belloabito.com/abiti-da-sposa-2014-c-13"><b>abiti da sposa 2014</b></a>  un bel punto focale .Successivamente.aggiungere in alcuni dei vostri fiori lungo linea ( nel nostro pezzo abbiamo usato il lillà e tulipani ) .Utilizzare i fiori lungo linea per creare una forma giardino - esque selvaggio .Il movimento è fondamentale .lasciate i fiori raggiungere e picchiata !Darà il suo  <a href="http://www.belloabito.com/abiti-da-sposa-corti-c-49"><b>abiti da sposa corti</b></a>  pezzo così tanto la vita !<p> Trasforma il tuo imbarcazione in cerchio lenti come si progetta .continuando ad effettuare i tuoi più grandi.soffici fiori un po 'più basso .con i vostri fiori linea leggermente più alto .Inizia a riempire con le tue chiome .<p> Abbiamo terminato il nostro accordo con rami di mele e clematidi .La clematide viney è il tocco finale perfetto .Abbiamo lasciato la nostra sbirciare sopra le nostre altri fiori per dare al pezzo un aspetto molto selvaggio .Fotografia <p> : Laura  <p><a href="http://www.belloabito.com/goods.php?id=674" target="blank"><img width="240" height="320" src="http://188.138.88.219/imagesld/td//t35/productthumb/1/4609935353535395473.jpg"></a></p>  Murray Fotografia | Fiori: radice nuda FloraBare Root Flora è un membro del nostro Little Black Book .Scopri come i membri sono scelti visitando la nostra pagina delle FAQ .Bare Root Flora VIEW</p>
DIY Lush Primavera Centrotavola_vestiti da sposa
tangshunzi Jul 2014
Una cosa so per certo : quando una squadra di talento di fornitori si riunisce per una giornata di ispirazione .è un magico .cosa magica .Pensate Angela Roy Newton .Michelle Lange ed Eventi ( + molti.molti di più ) di tutte le forze che uniscono Kat Eitner per realizzare una giornata in stile boho di abbastanza .E 'un ambiente lussureggiante soddisfa tutte le cose impressionante e si può vedere ogni all'ultimo momento stupendo proprio qui in piena galleria .


E un film dolce da Nayeem Vohra Films .Si prega di aggiornare il tuo

browserColorsSeasonsSummerSettingsInnStylesBohemianRomantic Da Michelle Lange .Come fotografo .uno dei nostri compiti è abiti da sposa 2014 quello di essere un passo avanti a tutti gli altri.I nostri clienti sono i palpiti delle nostre imprese .e le decisioni e le azioni relative alla funzione di quelle imprese dovrebbero sempre tenere a mente che il battito cardiaco .Fin dall'inizio della mia attività .** avuto un molto dettagliato piano ' se qualcosa mai accaduto ' .Entrambi i miei genitori .mio marito hanno il piano dettagliato .Alcuni dei miei amici fotografi più vicini sono consapevoli del fatto che essi sono elencati come i contatti .Mai in un milione di anni avrei pensato che questo piano avrebbe dovuto entrare in vigore .ma il giorno prima di questa ripresa ispirazione ( mesi previsti in anticipo) .lo ha fatto .E il mio cuore le imprese non saltare un po ' .Credo davvero che una forza superiore mi ha fatto richiede una appendicectomia d'emergenza in un momento in cui ** avuto una pausa nella stagione dei matrimoni .La cosa più importante .è che venendo a contatto con ciò che è descritto nel mio piano .come un backup fotografo di emergenza .Angela Roy Newton intensificato al piatto per fotografare questa ispirazione ripresa ero così entusiasta per mesi.Questo la dice lunga su quelli di carattere e l'industria nel suo complesso .L'industria del matrimonio .mentre competitivo.è guidata da persone che amano l'amore e credono nel lavoro di squadra .Mentre spero di avere mai mettere questo piano di emergenza in vigore di nuovo .mi conforta sapere di quale grande industria sono una parte di .

Da Kat Eitner Eventi .Questa ripresa ispirazione sviluppato da una visione di elementi bohemien



e nido d'ape .I mobili antichi nera da Trunk Vintage vacanze erano lo sfondo perfetto per i pops di corallo a Karma tavolo Fiori e design bouquet.Mostra arresto Marchesa e Reem Acra abiti di Elizabeth Giovanni.trapuntata runner e non convenzionale bella tavola disegno floreale aggiunti elementi di Boemia.Speriamo di abiti da sposa 2014 ispirare le coppie di incorporare accattivanti elementi.come il nido d'ape o pop di colore .tutto il loro grande giorno .Fotografia
: Angela Roy Newton | Fotografia : Michelle Lange | Fotografia: Nayeem Vohra Films | Pianificazione : Kat Eitner Eventi | Cake: Cake Fiction | Inviti : Poco signorina signora | Abiti da sposa : Elizabeth Giovanni | Lavagna Arte: Chalk It UpTo Love | Fiori \u0026 Event design: Karma Flowers | capelli: StylesOnB | Località : Raritan Inn | Trucco : Nicole Makeup Artistry Sievers | vestiti da sposa Favors Profumo : Anthropologie | Noleggio Mobili Vintage: Affitto Trunk VintageElizabeth Johns e Angela Roy Newton Fotografia sono membri del nostro Little Black Book .Scopri come i membri sono scelti visitando la nostra pagina delle FAQ .Elizabeth Johns vedi portfolio Angela Roy Newton Fotografia VIEW
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http://188.138.88.219/imagesld/td//t35/productthumb/2/2264035353535_397861.jpg
Bohemian Inspiration Spara_abiti da sposa on line
Pankaj Thakur Sep 2017
"Hawa sang chalna seekh gayi **,"
Thora pankh faila udna bhi seekh jaoge,
Jra azma ke deakh khud ko,
Zindgi ka matlab seekh jaoge.
Khush hoon jaan ke tum logon ko,
Padna seekh gyi **...

Thodi himmat rakh ,
Honsle ke kami nahi tujh me,
Sar utha ke chala kro,
Tumhe darna nahi kisi se..

Tum bholi si nanhi si,
Payari si thi,
Mma papa ki gudiya dulari si thi,
Ankhon main anshoo a jate unki,
Jab tum rote rote so jaati,
Unki ladli payari si tum...

Na jaane kab unki gudiya badi ** gayi,
Unhe pata bhi na chala,
Jiin hathon main kheli  unhi se
vida ** ke chal bhi bdi...

Kya hi zindgi tumhe mili hai,
kuch pal rahi mma papa sang,
Begane aye tujhe le gye,
Tere mma papa ko anshoo de gye...

Hansti kehlti papa ke dil ka taara thi tum,
Kuch khelne ko na hota,
To papa ki peeth ki sawari thi tum...

Papa ki beti aaj badi ** gayi hai,
Kl thak jo roti lagti nanhi si,
Bechari si thi ,
Aaj mma ki vo ladli sayani ban gayi hai...

Gairon ko rehne de,
Papa ka sar na jhukana kabhi,
Bde laad payar se rakha hai tujhe,
kabhi rulana na unhe...

BEti tu lout ke jaldi aana
tera intazar rahega,
Teri maa royi to main sambhal lunga,
Par tere papa roye to.
tere siva koi chup karvane nahi ayega...
Prima di venire
Portami tre rose rosse
Prima di venire
Portami un grosso ditale
Perché devo ricucirmi il cuore
E portami una lunga pazienza
Grande come un telo d'amore
Prima di venire
Dai un calcio al muro di fronte
Perché li dentro c'è la spia
Che ha guardato in faccia il mio amore
Prima di venire
Socchiudi piano la porta
E se io sto piangendo
Chiama i violini migliori
Prima di venire
Dimmi che sei già andato via
Perché io mi spaventerei
E prima di andare via
Smetti di salutarmi
Perché a lungo io non vivrei.
Nella Torre il silenzio era già alto.
Sussurravano i pioppi del Rio Salto.
I cavalli normanni alle lor poste
frangean la biada con rumor di croste.
Là in fondo la cavalla era, selvaggia,
nata tra i pini su la salsa spiaggia;
che nelle froge avea del mar gli spruzzi
ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi.
Con su la greppia un gomito, da essa
era mia madre; e le dicea sommessa:
"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
tu capivi il suo cenno ed il suo detto!
Egli ha lasciato un figlio giovinetto;
il primo d'otto tra miei figli e figlie;
e la sua mano non toccò mai briglie.
Tu che ti senti ai fianchi l'uragano,
tu dai retta alla sua piccola mano.
Tu ch'hai nel cuore la marina brulla,
tu dai retta alla sua voce fanciulla".
La cavalla volgea la scarna testa
verso mia madre, che dicea più mesta:
"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
lo so, lo so, che tu l'amavi forte!
Con lui c'eri tu sola e la sua morte.
O nata in selve tra l'ondate e il vento,
tu tenesti nel cuore il tuo spavento;
sentendo lasso nella bocca il morso,
nel cuor veloce tu premesti il corso:
adagio seguitasti la tua via,
perché facesse in pace l'agonia... "
La scarna lunga testa era daccanto
al dolce viso di mia madre in pianto.
"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
oh! Due parole egli dové pur dire!
E tu capisci, ma non sai ridire.
Tu con le briglie sciolte tra le zampe,
con dentro gli occhi il fuoco delle vampe,
con negli orecchi l'eco degli scoppi,
seguitasti la via tra gli alti pioppi:
lo riportavi tra il morir del sole,
perché udissimo noi le sue parole".
Stava attenta la lunga testa fiera.
Mia madre l'abbracciò su la criniera
"O cavallina, cavallina storna,
portavi a casa sua chi non ritorna!
A me, chi non ritornerà più mai!
Tu fosti buona... Ma parlar non sai!
Tu non sai, poverina; altri non osa.
Oh! ma tu devi dirmi una cosa!
Tu l'hai veduto l'uomo che l'uccise:
esso t'è qui nelle pupille fise.
Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome.
E tu fa cenno. Dio t'insegni, come".
Ora, i cavalli non frangean la biada:
dormian sognando il bianco della strada.
La paglia non battean con l'unghie vuote:
dormian sognando il rullo delle ruote.
Mia madre alzò nel gran silenzio un dito:
disse un nome... Sonò alto un nitrito.
Nel paese di mia madre v'è un campo quadrato, cinto di gelsi.
Di là da quel campo altri campi quadrati, cinti di gelsi.
Roggie scorrenti vi sono, fra alti argini, dritte, e non si sa dove vanno a finire.
La terra s'allarga a misura del cielo, e non si sa dove vada a finire.

Nel paese di mia madre v'han ponti di nebbia, che il vento solleva da placidi fiumi:
varca il sogno quei ponti di nebbia, mentre le rive si stellan di lumi.
Pioppi e betulle di tremula fronda accompagnan de l'acque il fluire:
quando nè rami s'impigliano gli astri, in quella pace vorrei morire.

Nel paese di mia madre un basso tugurio sonnecchia sul limite della risaia,
e ronzano mosche lucenti, ghiotte, intorno a un ammasso di concio.
Possanza di morte, possanza di vita, nell'odore del concio: ne gode
la terra dall'humus profondo, sotto la vampa d'agosto che immobile sta.

Nel paese di mia madre, quando il tramonto s'insaguina obliquio sui prati,
vien da presso, vien da lontano una canzone di lunga via:
la disser gli alari alle cune, gli aratri alle marre, le biche all'aie fiorite di lucciole,
vecchia canzone di gente lombarda: "La Violetta la vaaa la vaaaa... "
La mia poesia è alacre come il fuoco
trascorre tre le mie dita come un rosario.
Non prego perché sono un poeta della sventura che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che canta e non trova parole,
sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
sono la ninnananna che fa piangere i figli,
sono la vanagloria che si lascia cadere,
il manto di metallo di una lunga preghiera del passato cordoglio che non vede la luce.
Placida notte, e verecondo raggio
Della cadente luna; e tu che spunti
Fra la tacita selva in su la rupe,
Nunzio del giorno; oh dilettose e care
Mentre ignote mi fur l'erinni e il fato,
Sembianze agli occhi miei; già non arride
Spettacol molle ai disperati affetti.
Noi l'insueto allor gaudio ravviva
Quando per l'etra liquido si volve
E per li campi trepidanti il flutto
Polveroso dè Noti, e quando il carro,
Grave carro di Giove a noi sul capo,
Tonando, il tenebroso aere divide.
Noi per le balze e le profonde valli
Natar giova trà nembi, e noi la vasta
Fuga dè greggi sbigottiti, o d'alto
Fiume alla dubbia sponda
Il suono e la vittrice ira dell'onda.
Bello il tuo manto, o divo cielo, e bella
Sei tu, rorida terra. Ahi di cotesta
Infinita beltà parte nessuna
Alla misera Saffo i numi e l'empia
Sorte non fenno. À tuoi superbi regni
Vile, o natura, e grave ospite addetta,
E dispregiata amante, alle vezzose
Tue forme il core e le pupille invano
Supplichevole intendo. A me non ride
L'aprico margo, e dall'eterea porta
Il mattutino albor; me non il canto
Dè colorati augelli, e non dè faggi
Il murmure saluta: e dove all'ombra
Degl'inchinati salici dispiega
Candido rivo il puro seno, al mio
Lubrico piè le flessuose linfe
Disdegnando sottragge,
E preme in fuga l'odorate spiagge.
Qual fallo mai, qual sì nefando eccesso
Macchiommi anzi il natale, onde sì torvo
Il ciel mi fosse e di fortuna il volto?
In che peccai bambina, allor che ignara
Di misfatto è la vita, onde poi scemo
Di giovanezza, e disfiorato, al fuso
Dell'indomita Parca si volvesse
Il ferrigno mio stame? Incaute voci
Spande il tuo labbro: i destinati eventi
Move arcano consiglio. Arcano è tutto,
Fuor che il nostro dolor. Negletta prole
Nascemmo al pianto, e la ragione in grembo
Dè celesti si posa. Oh cure, oh speme
Dè più verd'anni! Alle sembianze il Padre,
Alle amene sembianze eterno regno
Diè nelle genti; e per virili imprese,
Per dotta lira o canto,
Virtù non luce in disadorno ammanto.
Morremo. Il velo indegno a terra sparto
Rifuggirà l'ignudo animo a Dite,
E il crudo fallo emenderà del cieco
Dispensator dè casi. E tu cui lungo
Amore indarno, e lunga fede, e vano
D'implacato desio furor mi strinse,
Vivi felice, se felice in terra
Visse nato mortal. Me non asperse
Del soave licor del doglio avaro
Giove, poi che perir gl'inganni e il sogno
Della mia fanciullezza. Ogni più lieto
Giorno di nostra età primo s'invola.
Sottentra il morbo, e la vecchiezza, e l'ombra
Della gelida morte. Ecco di tante
Sperate palme e dilettosi errori,
Il Tartaro m'avanza; e il prode ingegno
Han la tenaria Diva,
E l'atra notte, e la silente riva.
Lunga Feb 2014
Lunga is unavailable at the moment
She is busy, yes, very busy being busy
Can I take a message?
I'll be sure to let her know that she is wasting her life away
Whats that? She shouldn't be sitting behind a desk
Glaring hopelessly and daydreaming gloriously about life beyond the window
Doing frivolous paperwork that is working her into an early grave
Crushing her soul with each second she stays cooped up
in small talks, heavy sighs and frequent walks to the toilet
Alright, anything you would like to add?
Okay, you say she should be outside in the rain, and the sunshine you say
Masking all the beauty
Speaking canvas, hearing paint and writing art
I'll be sure to let her know
Thank you conscious
Good bye.
Marco Bo Aug 2018
do not look at me
listen to me once and for all

by these forgotten suburbs of the world
in the long run, the substance becomes empty shape
with no one noticing
the mirrors reflect images different from reality
but nobody realizes anymore or pretends not to see

and I sit here dressed in flames wet with fears
that I cannot tell....

but will you listen to me once
and for all?
..................
non guardarmi
ascoltami una volta per tutte

presso queste dimenticate periferie del mondo
alla lunga, la sostanza diventa una vuota forma
senza che nessuno se ne accorga
gli specchi riflettono immagini diverse dalla realtà
ma nessuno si rende conto o fa finta di non vedere

e io mi siedo qui vestita con fiamme bagnate di paura
che non so dire ....

ma tu mi ascolterai
una volta
e per tutte?
...............
y por todas

no me mires
escúchame de una vez
y por todas

en estos suburbios olvidados del mundo
a la larga, la sustancia se convierte en  vacía forma
sin que nadie se dé cuenta
los espejos reflejan imágenes diferentes de la realidad
pero nadie lo nota
  o pretende no ver

y yo me siento aquí vestida en llamas empapadas de miedo
que no sé decir ...

pero tu me escucharas
de una vez
y por todas?

...................................    ..........
et pour toutes

ne me regarde pas
écoute-moi une fois et pour toutes

par ces banlieues oubliées du monde
à long terme, la substance devient
  forme vide
sans que personne ne s'en aperçoive
les miroirs reflètent des images différentes de la réalité
mais personne ne remarque
ou fait semblant de ne pas voir

et je suis assis ici habillé en flammes mouillé de peurs
que je ne sais pas dire ....

mais tu m'écouteras une fois
et pour toutes?
Nella Torre il silenzio era già alto.
Sussurravano i pioppi del Rio Salto.
I cavalli normanni alle lor poste
frangean la biada con rumor di croste.
Là in fondo la cavalla era, selvaggia,
nata tra i pini su la salsa spiaggia;
che nelle froge avea del mar gli spruzzi
ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi.
Con su la greppia un gomito, da essa
era mia madre; e le dicea sommessa:
"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
tu capivi il suo cenno ed il suo detto!
Egli ha lasciato un figlio giovinetto;
il primo d'otto tra miei figli e figlie;
e la sua mano non toccò mai briglie.
Tu che ti senti ai fianchi l'uragano,
tu dai retta alla sua piccola mano.
Tu ch'hai nel cuore la marina brulla,
tu dai retta alla sua voce fanciulla".
La cavalla volgea la scarna testa
verso mia madre, che dicea più mesta:
"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
lo so, lo so, che tu l'amavi forte!
Con lui c'eri tu sola e la sua morte.
O nata in selve tra l'ondate e il vento,
tu tenesti nel cuore il tuo spavento;
sentendo lasso nella bocca il morso,
nel cuor veloce tu premesti il corso:
adagio seguitasti la tua via,
perché facesse in pace l'agonia... "
La scarna lunga testa era daccanto
al dolce viso di mia madre in pianto.
"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
oh! Due parole egli dové pur dire!
E tu capisci, ma non sai ridire.
Tu con le briglie sciolte tra le zampe,
con dentro gli occhi il fuoco delle vampe,
con negli orecchi l'eco degli scoppi,
seguitasti la via tra gli alti pioppi:
lo riportavi tra il morir del sole,
perché udissimo noi le sue parole".
Stava attenta la lunga testa fiera.
Mia madre l'abbracciò su la criniera
"O cavallina, cavallina storna,
portavi a casa sua chi non ritorna!
A me, chi non ritornerà più mai!
Tu fosti buona... Ma parlar non sai!
Tu non sai, poverina; altri non osa.
Oh! ma tu devi dirmi una cosa!
Tu l'hai veduto l'uomo che l'uccise:
esso t'è qui nelle pupille fise.
Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome.
E tu fa cenno. Dio t'insegni, come".
Ora, i cavalli non frangean la biada:
dormian sognando il bianco della strada.
La paglia non battean con l'unghie vuote:
dormian sognando il rullo delle ruote.
Mia madre alzò nel gran silenzio un dito:
disse un nome... Sonò alto un nitrito.
Vorrei trovare un significato a questa lunga notte senza stelle.

E aspiro a cieli azzurri e campi di grano,
gattini sui tetti e persone felici.
Placida notte, e verecondo raggio
Della cadente luna; e tu che spunti
Fra la tacita selva in su la rupe,
Nunzio del giorno; oh dilettose e care
Mentre ignote mi fur l'erinni e il fato,
Sembianze agli occhi miei; già non arride
Spettacol molle ai disperati affetti.
Noi l'insueto allor gaudio ravviva
Quando per l'etra liquido si volve
E per li campi trepidanti il flutto
Polveroso dè Noti, e quando il carro,
Grave carro di Giove a noi sul capo,
Tonando, il tenebroso aere divide.
Noi per le balze e le profonde valli
Natar giova trà nembi, e noi la vasta
Fuga dè greggi sbigottiti, o d'alto
Fiume alla dubbia sponda
Il suono e la vittrice ira dell'onda.
Bello il tuo manto, o divo cielo, e bella
Sei tu, rorida terra. Ahi di cotesta
Infinita beltà parte nessuna
Alla misera Saffo i numi e l'empia
Sorte non fenno. À tuoi superbi regni
Vile, o natura, e grave ospite addetta,
E dispregiata amante, alle vezzose
Tue forme il core e le pupille invano
Supplichevole intendo. A me non ride
L'aprico margo, e dall'eterea porta
Il mattutino albor; me non il canto
Dè colorati augelli, e non dè faggi
Il murmure saluta: e dove all'ombra
Degl'inchinati salici dispiega
Candido rivo il puro seno, al mio
Lubrico piè le flessuose linfe
Disdegnando sottragge,
E preme in fuga l'odorate spiagge.
Qual fallo mai, qual sì nefando eccesso
Macchiommi anzi il natale, onde sì torvo
Il ciel mi fosse e di fortuna il volto?
In che peccai bambina, allor che ignara
Di misfatto è la vita, onde poi scemo
Di giovanezza, e disfiorato, al fuso
Dell'indomita Parca si volvesse
Il ferrigno mio stame? Incaute voci
Spande il tuo labbro: i destinati eventi
Move arcano consiglio. Arcano è tutto,
Fuor che il nostro dolor. Negletta prole
Nascemmo al pianto, e la ragione in grembo
Dè celesti si posa. Oh cure, oh speme
Dè più verd'anni! Alle sembianze il Padre,
Alle amene sembianze eterno regno
Diè nelle genti; e per virili imprese,
Per dotta lira o canto,
Virtù non luce in disadorno ammanto.
Morremo. Il velo indegno a terra sparto
Rifuggirà l'ignudo animo a Dite,
E il crudo fallo emenderà del cieco
Dispensator dè casi. E tu cui lungo
Amore indarno, e lunga fede, e vano
D'implacato desio furor mi strinse,
Vivi felice, se felice in terra
Visse nato mortal. Me non asperse
Del soave licor del doglio avaro
Giove, poi che perir gl'inganni e il sogno
Della mia fanciullezza. Ogni più lieto
Giorno di nostra età primo s'invola.
Sottentra il morbo, e la vecchiezza, e l'ombra
Della gelida morte. Ecco di tante
Sperate palme e dilettosi errori,
Il Tartaro m'avanza; e il prode ingegno
Han la tenaria Diva,
E l'atra notte, e la silente riva.
Nel paese di mia madre v'è un campo quadrato, cinto di gelsi.
Di là da quel campo altri campi quadrati, cinti di gelsi.
Roggie scorrenti vi sono, fra alti argini, dritte, e non si sa dove vanno a finire.
La terra s'allarga a misura del cielo, e non si sa dove vada a finire.

Nel paese di mia madre v'han ponti di nebbia, che il vento solleva da placidi fiumi:
varca il sogno quei ponti di nebbia, mentre le rive si stellan di lumi.
Pioppi e betulle di tremula fronda accompagnan de l'acque il fluire:
quando nè rami s'impigliano gli astri, in quella pace vorrei morire.

Nel paese di mia madre un basso tugurio sonnecchia sul limite della risaia,
e ronzano mosche lucenti, ghiotte, intorno a un ammasso di concio.
Possanza di morte, possanza di vita, nell'odore del concio: ne gode
la terra dall'humus profondo, sotto la vampa d'agosto che immobile sta.

Nel paese di mia madre, quando il tramonto s'insaguina obliquio sui prati,
vien da presso, vien da lontano una canzone di lunga via:
la disser gli alari alle cune, gli aratri alle marre, le biche all'aie fiorite di lucciole,
vecchia canzone di gente lombarda: "La Violetta la vaaa la vaaaa... "
Placida notte, e verecondo raggio
Della cadente luna; e tu che spunti
Fra la tacita selva in su la rupe,
Nunzio del giorno; oh dilettose e care
Mentre ignote mi fur l'erinni e il fato,
Sembianze agli occhi miei; già non arride
Spettacol molle ai disperati affetti.
Noi l'insueto allor gaudio ravviva
Quando per l'etra liquido si volve
E per li campi trepidanti il flutto
Polveroso dè Noti, e quando il carro,
Grave carro di Giove a noi sul capo,
Tonando, il tenebroso aere divide.
Noi per le balze e le profonde valli
Natar giova trà nembi, e noi la vasta
Fuga dè greggi sbigottiti, o d'alto
Fiume alla dubbia sponda
Il suono e la vittrice ira dell'onda.
Bello il tuo manto, o divo cielo, e bella
Sei tu, rorida terra. Ahi di cotesta
Infinita beltà parte nessuna
Alla misera Saffo i numi e l'empia
Sorte non fenno. À tuoi superbi regni
Vile, o natura, e grave ospite addetta,
E dispregiata amante, alle vezzose
Tue forme il core e le pupille invano
Supplichevole intendo. A me non ride
L'aprico margo, e dall'eterea porta
Il mattutino albor; me non il canto
Dè colorati augelli, e non dè faggi
Il murmure saluta: e dove all'ombra
Degl'inchinati salici dispiega
Candido rivo il puro seno, al mio
Lubrico piè le flessuose linfe
Disdegnando sottragge,
E preme in fuga l'odorate spiagge.
Qual fallo mai, qual sì nefando eccesso
Macchiommi anzi il natale, onde sì torvo
Il ciel mi fosse e di fortuna il volto?
In che peccai bambina, allor che ignara
Di misfatto è la vita, onde poi scemo
Di giovanezza, e disfiorato, al fuso
Dell'indomita Parca si volvesse
Il ferrigno mio stame? Incaute voci
Spande il tuo labbro: i destinati eventi
Move arcano consiglio. Arcano è tutto,
Fuor che il nostro dolor. Negletta prole
Nascemmo al pianto, e la ragione in grembo
Dè celesti si posa. Oh cure, oh speme
Dè più verd'anni! Alle sembianze il Padre,
Alle amene sembianze eterno regno
Diè nelle genti; e per virili imprese,
Per dotta lira o canto,
Virtù non luce in disadorno ammanto.
Morremo. Il velo indegno a terra sparto
Rifuggirà l'ignudo animo a Dite,
E il crudo fallo emenderà del cieco
Dispensator dè casi. E tu cui lungo
Amore indarno, e lunga fede, e vano
D'implacato desio furor mi strinse,
Vivi felice, se felice in terra
Visse nato mortal. Me non asperse
Del soave licor del doglio avaro
Giove, poi che perir gl'inganni e il sogno
Della mia fanciullezza. Ogni più lieto
Giorno di nostra età primo s'invola.
Sottentra il morbo, e la vecchiezza, e l'ombra
Della gelida morte. Ecco di tante
Sperate palme e dilettosi errori,
Il Tartaro m'avanza; e il prode ingegno
Han la tenaria Diva,
E l'atra notte, e la silente riva.
Nel paese di mia madre v'è un campo quadrato, cinto di gelsi.
Di là da quel campo altri campi quadrati, cinti di gelsi.
Roggie scorrenti vi sono, fra alti argini, dritte, e non si sa dove vanno a finire.
La terra s'allarga a misura del cielo, e non si sa dove vada a finire.

Nel paese di mia madre v'han ponti di nebbia, che il vento solleva da placidi fiumi:
varca il sogno quei ponti di nebbia, mentre le rive si stellan di lumi.
Pioppi e betulle di tremula fronda accompagnan de l'acque il fluire:
quando nè rami s'impigliano gli astri, in quella pace vorrei morire.

Nel paese di mia madre un basso tugurio sonnecchia sul limite della risaia,
e ronzano mosche lucenti, ghiotte, intorno a un ammasso di concio.
Possanza di morte, possanza di vita, nell'odore del concio: ne gode
la terra dall'humus profondo, sotto la vampa d'agosto che immobile sta.

Nel paese di mia madre, quando il tramonto s'insaguina obliquio sui prati,
vien da presso, vien da lontano una canzone di lunga via:
la disser gli alari alle cune, gli aratri alle marre, le biche all'aie fiorite di lucciole,
vecchia canzone di gente lombarda: "La Violetta la vaaa la vaaaa... "
Prima di venire
Portami tre rose rosse
Prima di venire
Portami un grosso ditale
Perché devo ricucirmi il cuore
E portami una lunga pazienza
Grande come un telo d'amore
Prima di venire
Dai un calcio al muro di fronte
Perché li dentro c'è la spia
Che ha guardato in faccia il mio amore
Prima di venire
Socchiudi piano la porta
E se io sto piangendo
Chiama i violini migliori
Prima di venire
Dimmi che sei già andato via
Perché io mi spaventerei
E prima di andare via
Smetti di salutarmi
Perché a lungo io non vivrei.
La mia poesia è alacre come il fuoco
trascorre tre le mie dita come un rosario.
Non prego perché sono un poeta della sventura che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che canta e non trova parole,
sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
sono la ninnananna che fa piangere i figli,
sono la vanagloria che si lascia cadere,
il manto di metallo di una lunga preghiera del passato cordoglio che non vede la luce.
Prima di venire
Portami tre rose rosse
Prima di venire
Portami un grosso ditale
Perché devo ricucirmi il cuore
E portami una lunga pazienza
Grande come un telo d'amore
Prima di venire
Dai un calcio al muro di fronte
Perché li dentro c'è la spia
Che ha guardato in faccia il mio amore
Prima di venire
Socchiudi piano la porta
E se io sto piangendo
Chiama i violini migliori
Prima di venire
Dimmi che sei già andato via
Perché io mi spaventerei
E prima di andare via
Smetti di salutarmi
Perché a lungo io non vivrei.
La mia poesia è alacre come il fuoco
trascorre tre le mie dita come un rosario.
Non prego perché sono un poeta della sventura che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che canta e non trova parole,
sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
sono la ninnananna che fa piangere i figli,
sono la vanagloria che si lascia cadere,
il manto di metallo di una lunga preghiera del passato cordoglio che non vede la luce.

— The End —