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Da quel gabbione uscii...
Nessuno mi guardava.
Per quale distrazione?
Per quale pensiero immerso
senza pietà nel cuore?
Per quale esclusiva
incomunicabile passione?
Come una vecchia carta,
un pezzo di giornale trascinato
sul lastrico dal vento,
vagavo, ignorato, contro i cantoni
di marmo e ottone,
gli alberelli severi del Nord,
i vetri di una Banca...
Il futuro dell'uomo!
Nessuno sapeva più nulla della pietà,
della speranza: sapevano
in questa accanita città,
solamente il futuro, come già seppero la vita.
Ognuno l'aveva in cuore,
passione quotidiana, scontata
novità, luce della nuova storia.
E io senza più capire
cos'aveva potere d'importargli,
di avere per loro significato
di farli ridere, di farli piangere,
ero un vecchio pezzo di giornale,
trascinato dal nuovo vento
tra i loro piedi di Angeli.
Amo sorridere,
Voglio volare,
Spingere, spingere fuori,
Andare, andare, andare

Fissarti il colore degli occhi e basta oppure guardare e fantasticare

Vorrei vibrare, vibrare
Come foglie al vento
Come un albero secolare
Movimenti in ogni direzione

Sento il mio cuore che segue il tamburo che segue il rumore che sento rombare

Esplorare il verde, il verde
Chiusi gli occhi al vento e al sole
Pelle morta che si libera nell'aria
Voglio odore, odore, odore

Sentirti un profumo inebriante come un esplosione che saturi tutto tra naso e sapore

Voglio andare piano o veloce
Costruirmi, costruire, costruire
Le braccia tese all'infuori,
e stringersi a sé stessi

Voglio abbracciare con il petto e con le mani ed incendiare e bruciare le vene e il cuore

Voglio creare,
fare cazzate,
Gioire, soffrire, amare,
Capire, vivere, baciare,

Voglio annegare e gustare le mucose e la bocca ed il silenzio e l'immenso

e come un cotone galleggiare
Weaving a new cotton sheet, a piece dedicated to experiences, the senses, and the sensations. More of a stream of consciousness of reality, yours. Mine. Who knows.

E.A.
Dante Rocío Jun 2020
Nella faccia del Senso e di Tutte Le Cose, come davanti al Nascimiento o alla Morte, si risolvono le domande
ed anche noi con tutti i nuostri miraggi: siamo prima di tutto gli stessi bebé, impotenti,
incapabili di vincere tutto
solamente con la raggione,
deboli come porcellana che neghiamo.
I bebé che fanno lo stesso:
sognano,
piangiano,
provano di capire,
suffrono,
osano,
amano
e passano così veloce
ed invisibilemente
come cenere.
Saremo tutti giudicati
e valorati
nello stesso modo
nell’equilibrio
For everyone’s been born to the same respect and grandiosity of porcelain.
A hierarchy put in becoming slander
Sento il peso del mondo sulle mie spalle.
Mi fa male vedere ogni persona che soffre.
Vorrei che tutti fossero felici, anche chi mi ha fatto del male.
Vorrei che gli animali non si debbano ammazzare per sopravvivere.

No, non mi importa
No, non mi importa più
Va tutto bene nonostante il caos
Va tutto bene nonostante tutto

Se conosco la storia di un cattivo riesco a capire perché è cattivo e diventa mio fratello.
Se conosco la storia di un'assassina capisco perché lo è diventata e diventa mia sorella.
Forse porgere l'altra guancia significa capire che ci sono persone che soffrono più di me.
Forse porgere l'altra guancia lenirà la sofferenza di chi arreca sofferenza perché la sua vita è stata più sofferente della mia.
O forse no e sono solo stronzi.

Si, mi importa relativamente perché...
Va tutto bene in realtà
Sto bene in realtà

È tutto una costruzione della nostra mente.
Una costruzione collettiva e culturale.

Dirò quel che vorrò dire,
se ne approfitterai bene, sennò pazienza.
La stessa pioggia fa scappare gli adulti e fa saltare su pozzanghere bambini.

** visto comunisti comportarsi da fascisti, e io che mi definisco marxista ** provato vergogna per me stesso.
Forse il capitalismo non è tutto da buttare.
** visto femministe attaccare in ma ssa, frenetiche come api sul miele, una ragazza.
E Io che mi definivo femminista intersezionale...
Quante volte io avrò tradito i miei ideali?

Oh sì, va tutto bene in realtà.
Oh si, riesco a planare in questa leggerezza.

La natura si mostra in tutta la sua bellezza.
La natura si mostra in tutta la sua violenza.

Svegliarsi è spiacevole, è così bello dormire,
Svegliarsi è spiacevole ma essere già svegli è più bello.

Qual è il vantaggio di mandare un uomo sulla luna quando l'uomo non riesce a vivere sulla terra?

È tutto ok
E io plano lontano su questa leggerezza.

Inseguo un gatto.
Cammino in alto su un muro e non cado, non cado.

E poi
Un piede sull'asfalto
Uno sulla via lattea
Accendo un falò.
Nuoto dove l'acqua è più blu.

È tutto così bello, tutto è più bello.
Tutto è così leggero...

Come camminare in alto su un muro
E non cadere, non cadere

Tu sei bellissima.

Tu turu tu tu turu tu.

/
Amo tutto di lei ed è così bella.
Non ** bisogno di prendere una farfalla per vederne la bellezza.
Se ti piace un fiore lo prendi,
se lo ami lo annaffi.


Spero che questo mio amore per te possa non finire mai, mi sento benedetto quando amo qualcuno.

Mi sento benedetto a stare sotto questo cielo.

Come camminare in alto su un muro e non cadere, non cadere.

E sento te dentro il mio cuore splendere come un gioiello

Dolci sogni che ricorderò.
Dolci sogni che ricorderò tutti.
.








"Non tentare di renderli felici, ti metterai nei pasticci."
"Non tentare di insegnare a cantare a un maiale, il risultato è che lui si irrita e tu perderai tempo".
Da quel gabbione uscii...
Nessuno mi guardava.
Per quale distrazione?
Per quale pensiero immerso
senza pietà nel cuore?
Per quale esclusiva
incomunicabile passione?
Come una vecchia carta,
un pezzo di giornale trascinato
sul lastrico dal vento,
vagavo, ignorato, contro i cantoni
di marmo e ottone,
gli alberelli severi del Nord,
i vetri di una Banca...
Il futuro dell'uomo!
Nessuno sapeva più nulla della pietà,
della speranza: sapevano
in questa accanita città,
solamente il futuro, come già seppero la vita.
Ognuno l'aveva in cuore,
passione quotidiana, scontata
novità, luce della nuova storia.
E io senza più capire
cos'aveva potere d'importargli,
di avere per loro significato
di farli ridere, di farli piangere,
ero un vecchio pezzo di giornale,
trascinato dal nuovo vento
tra i loro piedi di Angeli.
Da quel gabbione uscii...
Nessuno mi guardava.
Per quale distrazione?
Per quale pensiero immerso
senza pietà nel cuore?
Per quale esclusiva
incomunicabile passione?
Come una vecchia carta,
un pezzo di giornale trascinato
sul lastrico dal vento,
vagavo, ignorato, contro i cantoni
di marmo e ottone,
gli alberelli severi del Nord,
i vetri di una Banca...
Il futuro dell'uomo!
Nessuno sapeva più nulla della pietà,
della speranza: sapevano
in questa accanita città,
solamente il futuro, come già seppero la vita.
Ognuno l'aveva in cuore,
passione quotidiana, scontata
novità, luce della nuova storia.
E io senza più capire
cos'aveva potere d'importargli,
di avere per loro significato
di farli ridere, di farli piangere,
ero un vecchio pezzo di giornale,
trascinato dal nuovo vento
tra i loro piedi di Angeli.
Il capitalismo mi prende per mano dicendomi:
"Guarda, Simone, quante cose ti metto a disposizione! Migliaia di prodotti: auto, vestiti, esperienze, viaggi, chitarre bellissime, cellulari bellissimi, fotocamere meravigliosi, prodotti artistici che emozionano il tuo cuore, stimolano la tua mente, film, feste, libri di ogni tipo, strumenti musicali, cultura, social network, notizie da tutto il mondo, podcast di ogni tipo, approfondimenti su di ogni materia...ecc...ce n'è di tutti i gusti, per ogni persona e personalità, pure per un affamato di cultura come me.
E nell'acquisto, nel consumo di queste è nascosta la felicità"

E io mi ritrovo come un bambino in un buffet che vuole provare di tutto.
Ingordo della vita e ansioso di volermi gustare tutto. Non voglio perdere niente di tutto ciò che c'è.
Ma ecco il tranello. Nell'illusione di volermi gustare ogni cosa è insita l'ansia.
L'ansia che una vita è troppo breve per potermi gustare ogni cosa.
E anzi questa iperpossibilità di scelta rischia di non farmi gustare ciò che ** già, perché ci sarà sempre qualcosa di migliore da consumare, qualcosa di più buono da mangiare rispetto a ciò che ** io in bocca. Ed ecco scattata la trappola.
D'improvviso non ** più tempo e sono perso tra migliaia di strade da poter percorrere.
Quale scelta prendere quando le possibilità sono così tante?
Ogni strada percorsa è un'altra strada che non sto percorrendo. E ciò non mi fa gustare appieno la strada che ** scelto.
Maledetto capitalismo. Incredibile tranello narcisistico covert.

Perché covert?
Perché una volta approfondendo i disturbi di personalità scrissi questo appunto sui narcisisti covert:

"Pensiero dei Narci covert:

"Continua ricerca del meglio, perché io sono speciale e merito il meglio dalla vita.
E vivere con un costante senso di insoddisfazione perché questo meglio non è mai abbastanza.
Non c'è niente che appaga pienamente, ma solo momentaneamente."".

Ma ovviamente c'è la soluzione ed è capire, essere consapevoli.

— The End —